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Preparazione Fasmidi

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Insetti
 · 3 Mar 2017
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Preparazione Fasmidi
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Insetti: Preparazione Fasmidi

Introduzione
La preparazione dei Fasmidi segue le procedure più o meno standard che si seguono per molte altri tipi di insetti. L’uccisione avviene mettendo l’insetto dentro un vaso di vetro con un batuffolo intriso di etere dietilico (E’ tuttavia preferibile utilizzare insetti morti di morte naturale). Gli insetti devono essere preparati entro 24 ore dalla loro morte per evitare alterazioni della colorazione. E’ bene preparare l’insetto subito dopo la morte in quanto non solo le sostanze pigmentali potrebbero degradare ma inoltre l’insetto, irrigidendosi in una posizione errata prima della posa, potrebbe essere irrimediabilmente danneggiato da un tentativo maldestro di fissare il corpo e gli arti in posizione di essicaggio.

Ammorbidimento
Se cio’ dovesse accadere, si può utilizzare una camera di ammorbidimento per allentare le articolazioni. La camera è una scatola ermetica di plastica, all’interno della quale si pone l'insetto ormai secco e indurito. Dentro la scatola si pone anche un batuffolo di cotone imbevuto di acqua tiepida e si chiude la scatola. L'acqua tiepida permea nei tessuti dell'insetto ammorbidendone le parti mobili, ovvero, articolazioni e antenne. Per fissare i colori e ovviare al degradamento dell’insetto causato dalla formazione di muffe e microorganismi, si prepara un bagno di acetone diluito o di formaldeide (al 30 %) sempre diluita in acqua distillata. L'insetto deve poi essere immerso in questa soluzione per non più di un paio di ore. Questo però solo nel caso di insetti che non presentino una colorazione verde. Infatti gli insetti verdi, dopo il bagno di formalina o acetone, diventano di colore giallognolo, come fossero bruciati. Alcuni allevatori suggeriscono, in questo caso l’uso della benzina raffinata o varie altre sostanze per cercare di ripristinare il colore verde originale. In genere cio’ che si nota e’ che, qualsiasi sia il prodotto utilizzato e indipendentemente dal suo pH e/o composizione, c'è sempre una certa tendenza a rovinare, seppure in maniera lieve, il pigmento dell'insetto. Bisogna pertanto cercare di evitare questi bagni, soprattutto con insetti di colore verde acceso che sono i più sensibili a queste sostanze.
Il modo piu’ semplice per preparare un Fasmide e’ dunque più semplicemente l’essiccazione, dopo aver pulito l’insetto con acqua distillata (per evitare depositi di calcare). Un lavoro più raffinato e molto più preciso si può ottenere con l'eviscerazione dell'insetto. Le parti molli contenute all'interno del corpo si decompongono velocemente subito dopo la morte. Come conseguenza i pigmenti esterni dell'insetto, a stretto contatto con le interiora, si imbruniscono fino a diventare praticamente neri. Alcuni allevatori per ovviare a questo fenomeno lasciano l'insetto per alcuni giorni senza mangiare prima di ucciderlo per far svuotare l'intestino dalle parti organiche ingerite dall'insetto. Proprio queste parti, che nel nostro caso non sono altro che foglie sminuzzate e digerite di rovo, vanno in putrefazione e rovinano irreversibilmente la livrea dell'insetto. Se però, si opera ad eviscerare l'insetto nel giro di poche ore dalla morte, questo dimagrimento forzato si può evitare.

Incisione della cuticola
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Incisione della cuticola

Eviscerazione
L'animale ormai morto verrà tagliato nella sua parte ventrale, longitudinalmente lungo tutto il corpo lasciando intatto capo e ultima parte addominale. L'incisione può essere effettuata con un bisturi o con una semplice forbicina. Si puo infatti forare l'addome con uno spillo e continuare con la forbice.

Taglio longitudinale
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Taglio longitudinale

Un consiglio è quello di mantenere il taglio abbastanza leggero senza andare troppo in profondità. Questo perche’ non lacerando gli organi interni si potra’ togliere l'apparato digerente come un sacca di cibo senza che esso, lacerato da una mano inesperta, lasci fuoriuscire il suo interno. Dopo aver tolto l'intestino si provvederà a pulire l'interno dell'insetto dagli altri apparti facendo bene attenzione a non asportare lo strato adiposo sottocutaneo nel quale sono contenuti i pigmenti che lo colorano.

Eviscerazione
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Eviscerazione

Pulito delicatamente il suo interno si può, con un piccolo batuffolo di cotone imbevuto di acetone, (meglio se diluito con un po di acqua distillata per evitare che, lo stesso, bruci i colori del fasmide) togliere le ultime tracce di interiora e lavare l'interno dell'insetto.

Pulitura
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Pulitura
Pulitura eseguita
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Pulitura eseguita

Fatto ciò si provvederà a ridargli la naturale consistenza riempiendolo con del cotone. Attenzione a non introdurre cotone anche nella parte toracica in quanto, al momento della spillatura, si potrebbero avere problemi.

Riempimento dell'insetto
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Riempimento dell'insetto

Dopo ciò si provvederà a lavare il corpo dell’insetto con acqua distillata per togliere eventuali residui. A questo punto si provvederà a stendere l’insetto su un foglio di polistirolo. Le due paia di zampe anteriori andranno rivolte verso il capo e fissate con degli spilli mentre l’altro paio di zampe posteriori andranno rivolte verso la parte terminale del corpo.

Messa in posa
Lo spillaggio dell’insetto dovrà avvenire sul torace più precisamente nella fenditura tra l’esoscheletro in corrispondenza del paio di zampe centrali. Le antenne dovranno essere ben distanti tra loro e diritte. Nel caso in cui queste siano molto lunghe si possono ripiegare all’indietro verso il corpo dell’animale per evitarne la rottura accidentale durante gli spostamenti. Nel caso in cui l’insetto possegga delle ali è possibile mettere in evidenza sia la posizione di riposo che quella di volo aprendo a ventaglio solo una delle due ali (preferibilmente la destra) e fissandola in modo che rimanga aperta. L’altra ala invece resterà addossata al corpo in posizione di riposo.

Essicazione
Tanto più rapida sarà l’essiccazione tanto più inalterata risulterà’ la colorazione finale dell'insetto. L’insetto così preparato dovrà essere posto in un luogo il più possibile aerato e caldo ma non esposto al sole diretto e soprattuto al riparo da altri insetti che potrebbero cibarsene. L’operazione di essiccazione dura circa due/tre settimane, o comunque fino a quando il corpo dell’insetto non e’ completamente rigido. Se necessario e´ possibile effettuare una essiccazione rapida, mettendo l'insetto vicino a una stufa o un termosifoni. E’ importante notare che le temperature non devono superare i 30° / 40° C. Temperature più elevate potrebbero danneggiare l’insetto. Quando il corpo dell'insetto e’ completamente rigido, occorre trasferirlo in una scatola entomologica per la sua conservazione.

Conservazione
Le scatole sono realizzate in legno con una faccia in vetro e il tutto rigorosamente ermetico per non permettere a parassiti ed agenti esterni, di intaccare gli insetti contenuti al suo interno. Si provvederà innanzitutto ad etichettare con nome, sesso, provenienza, data di raccolta o di essiccazione gli esemplari. L'eticchetta così preparata sarà fissata al supporto della scatola con lo stesso spillo che terrà fissato l'esemplare. Nella scatola entomologica si provvederà a inserire un vasetto in PVC con delle pastiglie di paradiclorobenzene, un ottimo, ma tossico, antitarma e antimuffa. Questa sostanza passa allo stato gassoso e permea nei tessuti dell'insetto, mantenendolo. Questo prodotto si può reperire nei negozi specializzati ma anche in farmacia. I contenitori del prodotto dovranno essere in PVC e non in comune plastica in quanto il prodotto fonde la comune plastica. Questo antitarma è una specie di naftalina ma molto più potente e deve essere maneggiato con precauzione. Il paradiclorobenzene dovrà essere aggiunto di tanto in tanto in quanto la sostanza sublima (passa da solido a gas). Le scatole così preparate dovranno essere poste in un luogo asciutto e soprattutto al riparo dal sole che tende a scolorire i pigmenti degli insetti così preparati.

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Comments

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Marco's profile picture
@Marco

Dove posso trovare altre guide come questa? Mi interessa molto imparare a preparare gli insetti.

18 Aug 2018
DrWatson's profile picture
@DrWatson

ciao Marco. Puoi trovare molte guide sulla preparazione degli insetti sui libri di entomolgia, oppure attendere che ne scriva qualcuna su Neperos :)

27 Dec 2018
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