S' AFFITTU ( l' affitto )
Un ragazzo si chinava, posando il capo sulle ginocchia di un altro che si sedeva !
Il giocatore seduto, con i pugni, picchiava sulla schiena dell' altro e pronunciava i primi tre versi della filastrocca, alla fine dei quali spiegava alcune dita.
Se il giocatore inginocchiato indovinava il numero delle dita del compagno, prendeva il suo posto, altrimenti il bambino seduto rinnovava la domanda.
CABADDU stammi stretto ?
Conca di ria,
canti corri pot't'a ru me' cani ?
Cavallo cosa mi dai d' affitto ?
Testa di rapa,
quante corna ha il mio cane ?
A questo punto l' altro giocatore indicava un numero.
Se aveva sbagliato, l' altro giocatore, immediatamente correggeva.
Se aveva indicato con le dita, per esempio il numero cinque, diceva :
ZINCU m' abussi dittu
( Sassari )
Cinque ti ho detto ...
VARIAZIONE
Lo stesso gioco veniva fatto a Santulussurgiu, dove variava la filastrocca, che era :
Chicchiri cozza
cariga e barozza
cariga e baru`
quante dita son quassù ?
( Santulussurgiu)