CA BARDUFFULA ( la trottola)
La trottola veniva costruita con grande pazienza dai bambini.
Essi sceglievano un pezzo di legno duro.
L' olivastro era il legno più pregiato per via delle sue venature.
In questo pezzo di legno veniva infisso un chiodo, al quale veniva tagliata la testa, rendendo appuntita l' estremità.
Oppure il chiodo veniva confitto e poi limato per appuntirne la parte che fuoriusciva e che serviva per far roteare la trottola.
Dopo questa operazione, i bambini sagomavano il legno a colpi di sgorbia e scalpello oppure con una buona " illesorza" ben affilata.
Al legno veniva data la forma di una pera e poi venivano praticate delle scanalature a gradini.
Le scanalature permettevano che lo spago aderisse con maggior facilità alla trottola.
Nella parte superiore della trottola veniva sagomato un piolo che serviva come punto d' appoggio per l' indice, quando i bambini lanciavano la trottola, rimaneva in mano al giocatore.
Con la trottola solitamente giocavano i maschietti, i quali tracciavano in terra un cerchio e una linea di lancio a una certa distanza dal cerchio.
Stabilito l' ordine di lancio, i bambini lanciavano la trottola nel cerchio, gridando :
"ZACCADDA A MESU"
( lanciala nel mezzo)
Con una
" CORDIOLA" ( corta cordicella).
Vinceva chi era più abile a " DA ETTARE" ( a lanciarla) dentro il cerchio e chi riusciva a farla roteare per più tempo.
(Abbasanta)