FRUTTA SECCA
Fra le incombenze della donna vi era la preparazione della frutta secca per l'inverno.
LE PESCHE, LE PERE e I FICHI venivano messi a seccare al sole o infornati su dei cestini fatti con i rami del finocchietto selvatico.
I POMODORI vengono tagliati a metà, messi su vassoi di legno, salati e messi al sole a seccare.
Quando sono pronti vengono riunite le due parti e riposti in vasi.
LE CILIEGIE vengono lasciate sull'albero sino a completa maturazione; dopo raccolte viene loro tolto il picciolo e messe ad asciugare al sole.
Una volta ben asciutte si lavano con vino bianco e aceto e così si conservano.
I FICHI D'INDIA vengono sbucciati, fatti seccare al sole ed infornati per finire di asciugare.
Vengono poi ben pressati dentro una caldaietta di rame.
Capovolta la caldaietta, i fichi d'India ne mantengono la forma e così vengono conservati per l' inverno (pilarda 'e figu morisca).
Per la preparazione DELL'UVA PASSA, bisogna scegliere dell' uva i cui acini siano un po' distanziati tra loro (preferibilmente galoppo o meglio ancora.zibibo), pulirla, tagliando gli acini appassiti, spaccati o guasti.
Legare i grappoli a due a due alla sommità del raspo.
Preparare una lisciva piuttosto forte con cenere di legna.
Lasciar sfreddare e colare attraverso una tela; mettere al fuoco questo liquido in un recipiente piuttosto alto e non metallico.
Quando giunge ad ebollizione immergere per tre volte la coppia di grappoli per la durata ogni volta di circa 1/2 minuto.
Mettere poi i grappoli ad asciugare al sole su canne ben distanziate fra loro.
Lasciare così sin che l'uva sia tutta appassita.
La si fa passare allora nell' acqua bollente per un attimo ed infine la si mette ad asciugare al forno appena appena tiepido per circa una giornata.
Quando la si toglie deve essere completamente asciutta e lucida.
Lasciarla sfreddare e conservarla in scatole metalliche foderate e a buona chiusura.