Job Hopping
Col termine "job hopping" si indica una delle tendenze che sono emerse con più forza negli ultimi anni nel mondo del lavoro, in particolare per quanto riguarda le generazioni più giovani. Parliamo dell'abitudine a "saltare" da un lavoro all'altro, divenuta ormai parte dell'esperienza comune per Millennials e Generazione Z, sia a causa del contesto in cui ci si trova a lavorare, sia per scelta personale.
🗓🔍 Ma, in linea teorica, quanto tempo sarebbe bene fermarsi in un'azienda per poter massimizzare l'esperienza che ne ricaviamo? Posto che naturalmente ogni organizzazione è un caso a sé, il consiglio di Jobiri è quello (se possibile) di rimanere nello stesso posto di lavoro per almeno due anni.
Questo, si legge in un articolo pubblicato sulla piattaforma, infatti è il periodo minimo sia per acquisire conoscenze e competenze rispetto al ruolo attuale, sia perché queste competenze possano essere davvero spendibili sul mercato.
FONTE: https://lnkd.in/enuxVa_W
A suggerire una permanenza intorno ai 2-3 anni è anche Claudia Campisi - Psicologa - Career Coach, che in un post invita comunque a porsi una serie di domande e a fare un esercizio, prima di decidere se è arrivato il momento di cercare una nuova avventura professionale.
Ecco i passaggi consigliati dall'esperta:
1️⃣ Chiediti che cosa hai dato all'azienda
2️⃣ Chiediti che cosa invece hai preso
3️⃣ Chiediti se il momento è quello giusto
4️⃣ Elenca i pro e i contro del cambiamento
5️⃣ Scrivi le motivazioni che ti spingono ad andare via come se fosse una lettera di chiarimento rivolta a qualcuno
🎙Che cosa ne pensi? Condividi la tua esperienza e il tuo punto di vista nei commenti.