Siamo fatti di storie
Siamo fatti di storie: abbiamo il dovere di imparare a selezionarle, scartando quelle che ci tengono ancorati al peggio del passato e scegliendo quelle che ci slanciano verso il meglio del futuro.
È questo il fulcro dei due discorsi che Yuval Noah Harari ha tenuto a Bologna, anticipando l’uscita a ottobre per Bompiani de 'Gli inarrestabili’, una serie per bambini e ragazzi che racconta il modo con cui gli umani sono diventati gli esseri più creativi e distruttivi del pianeta.
È proprio il potere delle storie ad aver permesso la costruzione magnifica delle civiltà e la devastazione incomprensibile delle guerre. È la capacità di inventare e credere alle storie ad averci reso così potenti: “Nessuno scimpanzé farebbe mai una guerra santa credendo alla promessa di banane e noci di cocco in paradiso, né infonderebbe potere in un pezzo di carta chiamandolo ‘denaro’”, ha detto lo storico israeliano.
“Siamo prigionieri di storie inventate da persone morte del passato. Storie inventate centinaia, magari migliaia di anni fa e che ancora oggi dominano la nostra vita" ha sottolineato in riferimento alle idee di Putin, che “sta imponendo le sue fantasie al mondo intero” per paura della storia potentissima incarnata dall’Ucraina: la democrazia.
L’enorme potere delle storie e della Storia terrorizza le dittature: “Il pensiero che lo spaventa è che se gli ucraini riusciranno a darsi la democrazia, allora anche i russi potranno farlo”.
Il punto, quindi, non consiste nel rinunciare alle storie, perché per noi umani sarebbe come voler smettere di bere o di mangiare: siamo intessuti di storie. Il punto, piuttosto, è saper scegliere quelle migliori, quelle capaci di liberarci dai pesi del passato per creare un futuro più aperto.
[In foto una delle illustrazioni della serie, grazie a Bompiani per la concessione].