Siamo soltanto richieste d'aiuto
“Siamo soltanto richieste di aiuto”, canta Giovanni Truppi in Scomparire.
Provare a essere umani, infatti, significa esercitarsi nel riconoscere la nostra interdipendenza radicale; da soli siamo niente, insieme siamo altro. Solo appoggiandoci a vicenda possiamo restare a galla, navigando quell’oceano di incertezze che è la vita.
“Due che si abbracciano strettissimi
ce la fanno
a scomparire”,
prosegue a proposito Truppi nei versi del brano, che risuonano con quelli di “Conoscersi in una situazione di difficoltà”, in cui canta:
“Stare con te mi definisce
Se ti do la mia solitudine
Tu mi dai la tua solitudine”
Il discorso prosegue idealmente, poi, in “Procreare”:
“A volte penso che non esiste niente
E tutta la mia vita è un'invenzione
I fatti, i sentimenti e le persone
Ma se ripenso a certe albe
Al bene che mi scambio con qualcuno
Mi dico anche se fosse così
Mi andrebbe bene”.
Ho avuto la fortuna di riflettere con Giovanni Truppi sulla sua musica. È appena uscito il vinile di “Tutto l’universo”, la raccolta dei dieci anni di musica di Giovanni. Dentro c’è un libretto che racchiude una lunga conversazione che c’è stata tra noi sulle sue canzoni e sulla sua poetica. È stato un onore provare a misurarsi sull’orlo del burrone che siamo: grazie Giovanni. Sta andando bene.