Prova il senso di colpa
Vuoi vivere bene? Prova il “Senso di colpa”®!
Una grandissima fetta dei consigli di self help e di crescita personale è composta da contenuti che fanno leva sul senso di colpa e sono ammantati da una forma motivazionale. Se applicati non operano cambiamenti positivi ma lasciano addosso la sensazione di essere i colpevoli del proprio del proprio fallimento. Ne è un esempio il libro “100 consigli per vivere bene” di Raffaele Morelli, dove lo psichiatra televisivo, giunto al ventiduesimo consiglio, spiega al suo pubblico (femminile) che “ingrassa perché non germoglia”.
Seguiamolo nella lettura. Morelli scrive:
“Il seme contiene un'altissima percentuale di grasso prima di germogliare. È la sua riserva energetica e la usa prima per far formare la gemma e poi per nutrirla. Appena sboccia, i grassi si riducono fino a scomparire: nei germogli, infatti, non sono presenti. In poco tempo, dunque, il seme brucia tutti i suoi grassi per diventare pianta”.
Non starà per dire che gli umani, come i fiori, se sono grassi è perché non sono fioriti? Sì, lo sta per dire.
“Allo stesso modo tu, se non germogli, accumuli il grasso e resti incompiuto. Se non diventi te stesso, se non fai le tue cose, se ti fermi, inevitabilmente ingrassi, affondi. Se non maturi, se non cresci, se non fiorisci, resti intrappolato in una forma ibrida, adulterata, contraffatta. Il grasso è la spia tangibile di questa incompiutezza. Ingrassi ogni volta che interrompi il grande viaggio che è la vita”.
In altre parole: se sei grasso/a è colpa tua. Di più: è colpa del fatto che non sei te stesso. Ingrassare significa aver smesso di “viaggiare la vita”. Nel 2015 un libro di alta diffusione, quindi, invitava le persone a valutarsi psicologicamente come “incompiuti” se fisicamente non si era in forma. Ora, il punto non è prendersela con Morelli, che pure ha le sue responsabilità. Il problema è che a molte persone sembrano plausibili questi discorsi manipolatori, che spingono a valutare se stessi e gli altri sulla base di semplificazioni aberranti.
Bisogna cambiare il modo con cui ci rapportiamo ai nostri corpi, e smettere di intessere col senso di colpa le nostre esistenze.