Museo del Mediterraneo (Calabria) Zaha Hadid
L'inutilità dell'architettura...
In foto: Museo del Mediterraneo, nell'ambito del masterplan Regium Waterfront, Reggio Calabria (2007), progetto Zaha Hadid.
Il 24 Settembre 2007, alle ore 15:00, presso gli uffici della Stazione Appaltante siti in Palazzo San Giorgio, a Piazza Italia Reggio Calabria, in seduta pubblica, la Giuria composta da Ing. Pasquale Crucitti (Presidente e dirigente LL.PP. RC), Arch. Saverio Putortì (dirigente Urbanistica RC), Arch. Marcello Cammera (dirigente Manutenzioni RC), Prof. Arch. Franco Prampolini (UNIMed), Ing. Vincenzo Di Rosa (CNI), Arch. Giovanni Artuso (Componente supplente, responsabile delle opere del Decreto Reggio) proclama il vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione “Regium Waterfront”, indetto nel 2006 dalla Giunta Scopelliti, per la realizzazione del Masterplan del Waterfront cittadino e la realizzazione di due edifici simbolo: il Museo del Mediterraneo e il Centro Polifunzionale. Il progetto vincitore corrisponde al nome di Zaha Hadid, il migliore delle 33 interessantissime proposte pervenute, lasciando con rammarico al secondo posto un potente progetto corrispondente a un raggruppamento di docenti della Mediterranea.
Già durante l’espletamento del concorso, accade qualcosa di strano, a ridosso del molo di ponente del porto, area del futuro Museo del Mediterraneo, lo stesso Comune, uffici urbanistica diretti dall'Arch. Putorti (componente della Giuria) autorizza la realizzazione di un intervento per la sede del Nucleo Sommozzatori dei VV.FF, come se la mano sinistra non sappia cosa fa la mano destra.
Dopo l’aggiudicazione del concorso procede con non troppa solerzia l’iter amministrativo e solo nel 2009 arriva la firma dell’incarico a Zaha Hadid, che non svilupperà mai la progettazione esecutiva degli interventi.
Il progetto era sostenuto da due finanziamenti, una parte molto consistente che copriva la realizzazione del Museo del Mediterraneo a valere sul Decreto Reggio e il secondo di minore entità con fondi P.I.S.U. per le opere di sistemazione urbana esterne al museo (le aree del porto con il parcheggio, fino al Lido Comunale) afferenti appunto a una parte della zona nord del masterplan. Il resto si sarebbe realizzato con project financing.
Invece, nel 2014 viene definanziata a sorpresa la parte del Decreto Reggio dall’amministrazione Falcomatà appena insediatasi, mentre le opere previste con i PISU erano già state messe in gara dai Commissari Prefettizi sulla base del progetto preliminare avanzato di Zaha Hadid, seguendo la procedura dell’appalto integrato, senza curarsi che così facendo, l’architettura di Zaha non sarebbe stata la stessa cosa. Tra l'altro, il caso vuole che il progettista scelto dall'impresa sia lo stesso Arch. Artuso della Giuria del concorso.
Un’altra cosa strana, pare che con le opere esterne del waterfront nord dei P.I.S.U. non siano state previste quelle propedeutiche alla eventuale futura realizzazione del Museo.
Nel 2016 ci lascia prematuramente Zaha Hadid e oggi, a 16 anni dal concorso, le opere esterne della zona nord del waterfront sono state ultimate ma ricordano solo vagamente la firma della compianta, nessuno mai le fotograferà come tali, troppi difetti specie nei particolari (si sa, dio é nei dettagli). Il Museo del Mediterraneo pare, invece, abbia trovato una speranza con il nuovo stanziamento del Governo di 53 milioni di euro, con il Piano per i Grandi attrattori culturali del Recovery. Del resto del Masterplan e del secondo edificio simbolo, il Centro Polifunzionale, nessuna notizia.