AR1: Come costruirsi un eliografo
COME COSTRUIRSI UN ELIOGRAFO
uno strumento semplicissimo per fare segnalazioni a distanza sfruttando i raggi solari
by AGH
L'eliografo e' un semplice strumento per fare segnalazioni ottiche a distanza sfruttando la luce del sole. Il nome deriva dal greco "Helios", sole per l'appunto, e "Graphos", scrittura, ovvero scrittura con il sole.
Un eliografo puo' esser molto utile in situazioni di emergenza, ove non sia possibile comunicare con altri mezzi. Naturalmente per poterlo usare e' indispensabile la presenza del sole. Anche in certe notti di luna piena comunque e' possibile inviare segnali luminosi visibili a distanza.
L'eliografo che qui descriviamo e' semplicissimo, e puo' esser autoscostruito con estrema facilita'. In sostanza e' un piccolo specchio con un sistema di puntamento.
MATERIALE OCCORRENTE:
- un piccolo specchio di circa 8x10 cm (le misure non sono fondamentali) con un foro al centro di circa 1 cm. Lo spessore deve essere di almeno 3 mm per garantire una certa robustezza. Fate molare i bordi per non tagliarvi. (potete farvi preparare tutto da qualsiasi vetraio)
- una cordicella di circa 40/50 cm.
- un asticciola di plastica o legno. (vanno benissimo anche i "dorsini" di plastica usati per rilegare i fogli)
- dello scotch robusto o nastro isolante.
COSTRUZIONE:
Con un taglierino fate un'incisione a "V" in cima all'asticciola, di circa 5 mm. in orizzontale e 5 mm. in verticale (sara' il vostro "mirino").
Piu' in basso, circa a meta' dell'asticciola, fate ancora due incisioni simmetriche sui due lati; vi serviranno per legare un' estremita' della cordicella. Legatela in corrispondenza dei due intagli con un semplice nodo.
L'altra estremita' della cordicella andra' attaccata in verticale con lo scotch o il nastro isolante sulla faccia non riflettente dello specchio, sul lato corto inferiore, piu' o meno in questo modo:
SOLE \|/
-0-
/|\
|-----------| | mirino
| SPECCHIO | |
lato posteriore | | /| ASTICCIOLA
specchio | foro | / |
| ( ) | / |
| | /
| | | /
| | | /
|-----|-----| /
| /
| /
| /
|/
cordicella
A questo punto il gioco e' fatto. Ora fate una prova: con il sole frontale o di lato, con una mano accostate all'occhio lo specchietto, traguardando attraverso il foro; tendete la cordicella impugnando con l'altra mano l'asticciola.
Osservate attraverso il foro dello specchietto l'asticciola che impugnate davanti a voi; lo specchio proiettera' su di essa il suo riflesso con una piccola ombra circolare al centro (il foro dal quale state guardando!): sara' sufficiente far collimare quest'ombra con il mirino dell'asticciola davanti a voi per puntare con precisione l'eliografo verso il vostro obiettivo.
I segnali lanciati con un eliografo possono esser notati a grande distanza, di giorno e in buone condizioni metereologiche (assenza di nubi o foschia) anche a decine di chilometri. Come gia' detto, persino nelle notti di luna piena e' possibile lanciare dei segnali.
Come ultimo tocco potete applicare nella parte posteriore dello specchietto un'etichetta che riporti i piu' comuni segnali internazionali di soccorso.
Per le segnalazioni ottiche di soccorso, si lanciano 6 segnali nel tempo di un minuto (uno ogni dieci secondi), intervallati da un minuto di pausa; cioe' tra un ciclo di segnali e l'altro si attende un minuto: se si riceve risposta si conferma con 3 segnali al minuto, cioe' uno ogni 20 secondi.
Naturalmente, ove possibile, i segnali vanno lanciati in direzione di rifugi, paesi, case e ovunque si pensa vi sia presenza umana in grado di raccogliere l'allarme. Grazie al sistema di puntamento potete direzionare i segnali luminosi con grande precisione.
ALESSANDRO GHEZZER
2:333/408
2:333/403