Da dove deriva la parola "fica"?
Da dove deriva la parola "fica"? Per rispondere a questa domanda dovrò fare una breve digressione etimologica, dato che la questione è molto più intricata del previsto.
Il termine di partenza deve essere l'aggettivo e sostantivo fico (figo nella variante settentrionale, dove il mutamento da /k/ a /g/ è sistematico), usato praticamente ovunque in Italia col significato di "bello, ganzo". Esso pare provenire dal termine romanesco ficaccio, le cui attestazioni sembrano risalire ad un secolo e mezzo prima rispetto a quelle di fico (e quindi togliere ogni dubbio che sia una derivazione di fico con l'aggiunta del suffisso - accio ). Il testo in questione sarebbe un sonetto di G. Belli del 1835, dove troviamo il sintagma "ficaccia mediscina", ovvero "medicina utile". È infatti Belli stesso, in una nota a piè di pagina, a spiegare la derivazione di ficaccia da efficace, diventandone così una «corruzione popolare». Si può quindi pensare che da qua si sia sviluppato, per retroformazione, l'aggettivo romanesco fico, col significato di "valido, in gamba" (e quindi, in un certo senso, un'estensione semantica di efficace), e che poi si sia diffuso in tutta la Penisola. Successivamente, il termine è stato anche "convertito" al femminile fica, con un significato ancora più esteso, legato al campo sensuale ed erotico.
L'etimologia è tuttora dibattuta e non abbiamo una risposta univoca da parte di tutti gli studiosi, tant'è che molti sostengono il contrario, ovvero che fico derivi da fica (sebbene non ci sia alcuna motivazione formale o semantica a riguardo).
Fonte: Baglioni Daniele, L'Etimologia, Carocci, Roma 2020.