SARDEGNA: PERCHÉ si chiama così?
Anticamente, la Sardegna, aveva altri nomi,
ideati dai greci: Ichnussa, Sandalion per la somiglianza della conformazione costiera all’impronta di un piede e quindi sandalo, Argyróphleps Nèsos ovvero l’isola dalle vene d’argento per l’abbondanza, appunto, di quel metallo nelle sue miniere.
Secondo recenti studi linguistici, la parola latina Sardinia deriva da un’altra denominazione greca conosciuta come Sardò, nome di una leggendaria donna che fa la sua comparsa nel Timeo di Platone e le cui origini venivano da Sàrdeis, capitale della Lidia, luogo dal quale Erodoto farà provenire sia le genti etrusche che quelle sarde.
Sallustio nel I secolo d.C. sosteneva che: «Sardus, generato da Ercole, insieme ad una grande moltitudine di uomini partito dalla Libia occupò la Sardegna e dal suo nome denominò l’isola», e Pausania nel II secolo d.C. confermava quanto detto da Sallustio aggiungendo che: «Sardo venne dalla Libia con un gruppo di coloni ed occupò l’Isola il cui antico nome, Ichnusa, mutò in Sardò». In una stele in pietra risalente all’VIII secolo a.C ritrovata nell’odierna Pula, appare scritto in fenicio la parola b-šrdn che significa in Sardegna, a testimonianza che tale toponimo era già presente sull’Isola all’arrivo dei mercanti fenici.
Oggi, l’isola viene chiamata Sardegna, con piccole variazioni secondo i dialetti locali: Sardigna o Sardinnia in sardo, Sardhigna in sassarese, Saldigna in gallurese, Saldenya in algherese e Sardegna in tabarchino (variante del ligure).