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Telematicus Volume 05 Numero 05
#### TELEM049 - Telematicus - Volume 05 - Numero 05 - Anno 1995 - 124 pag.####
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Giugno 1995
Bollettino telematico mensile a cura della region 2:33 Fidonet e di RRE
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Il materiale presente in Telematicus e' (C) dei singoli autori. E'
espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in
tutto o in parte, purche' non a fini di lucro e citando sempre autore e fonte
di provenienza.
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***** Indice: pagina 2 - Who's Who: pagina 3 - Distribuzione: pagina 124 *****
############ ###
### 0 ### INDICE ###
############ ###
[ 1] Editoriale . . . . . . . . . . . . (RRE) pag. 4
[ 2] Lettere aperte . . . . . . . . . . . (AAVV) pag. 9
[ 3] Dada. . (rivista) . . . . . . .(Angelo Politi) pag. 37
[ 4] Sottovoce (rivista) . . . . . . .(Diego Roversi) pag. 45
[ 5] BBS Fax (prg comm di Fax made in Italy) . . . (Herve Miozzo) pag. 55
[ 6] Compressione dati . . . - parte 1/4 . .(Gianluca Neri) pag. 59
[ 7] Internet provider: Synapsis . . . . . . (Francesch.) pag. 70
[ 8] Curiosita': Il gergo hacker . - parte 43 . . . . (AAVV) pag. 72
[ 9] Zoc (prg comm per Warp) . . . . . . . (Marco Rocco) pag. 82
[10] Digamma (biblioteca dell'inedito) . . . (Artore Londona) pag. 89
[11] Bibliografia . . . . . . . . . . . (AAVV) pag. 99
[12] Notizie Fidonet region 33 . . . . . . . . (AAVV) pag.111
Questo Telematicus e' nato con l'aiuto di...
Editor Dadans : Angelo Politi | * I collaboratori dai network: *
Editor Vociantis : Gianluca Neri |
Editor Compressus : Diego Roversi | Roberto Orsini (2:332/403.74)
Editor Netticus : Enrico Franceschetti| Giovanni Lopes (2:332/114.2)
Editor Faxxianus : Herve Miozzo | Herve Miozzo (2:333/511.20000)
Editor Letteratus : Gianluca Cheli | Angelo Verdone (2:334/21)
Editor Zocchianicus: Marco Rocco | Enrico Franceschetti (2:335/212)
Editor Sul Campus : Artore Londona |
Editor Mittens : Gianluca Cheli, Marco Musso, Maurizio Scebba, Enrico Fran-
ceschetti
Editor saccheggiati: Eric S. Raymond <esr@snark.thyrsus.com>
Editor citatus : Francesco Pittoni
Renato Rolando (alias RRE) e' reperibile in Fidonet come 2:334/100.9
oppure al proprio maniero in Rotta Naviglio 4 10070 Fiano (TO) al 011-9235565.
e-mail: rolandor@inrete.alpcom.it
############ ###
### 1 ### EDITORIALE ###
############ di RRE ###
INTERNET
1876, nella sede centrale della societa' dei telegrafi Western Union.
- Signori, all'ordine del giorno abbiamo la proposta del Signor... - lo
sguardo dell'amministratore delegato indugia un attimo su un foglio - del
Signor Bell che ci propone un brevetto di sua invenzione.
L'amministratore si aggiusta distrattamente il monocolo e si rivolge agli
azionisti che affollano l'enorme sala riunioni - Ho contattato il nostro
miglior tecnico per avere un parere.
Si alza un trasandato e smilzo tipetto, si schiarisce la gola e senza
osservare in particolare qualcuno attacca - Ecco. Tecnicamente potrebbe
funzionare, e' da migliorare ed industrializzare, tuttavia...
- Tuttavia - coglie la palla l'amministratore facendo cenno al tecnico di
risiedersi - tuttavia Signori Azionisti osservate le garanzie di questo
giocattolo elettronico rispetto alla realta' del telegrafo: coi telegrafi si
ha una traccia fisica permanente della comunicazione.
- Coi telegrafi - prosegue tuonando - il ricevente puo' rispondere quando ha
il tempo e l'opportunita' di farlo. La portata del giocattolo di Bell e'
limitata, il telegrafo e' affidabile e serio.
- Coi telegrafi - incalza entusiasta - attualmente copriamo tutti gli Stati
uniti con 214.000 miglia cavi e 8.500 uffici telegrafici.
- Coi telegrafi - conclude serio - abbiamo servizi specializzati per gli
affari, per gli operatori di borsa, per il governo, la polizia ed i pompieri.
- Che Bell con i sui trucchetti da palcoscenico vada altrove ad importunare.
Chi pretende di spaventare? la sua invenzione, questo suo giocattolo, non
hanno futuro. Sbattete via lui e questo suo, questo suo... - Telefono -
suggersice timidamente il tecnico.
- Questo suo telefono! - conclude l'amministratore in mezzo ad un coro di
applausi.
INTERNET vs FIDO
In questo editoriale saro' prolisso. *:)
Attualmente il dibattito piu' scottante e' tra FIDO e l'emergente Internet.
Spero il paragone sia stato esplicito, rappresenta incidentalmente anche il
mio punto di vista *:)
Ma permettetemi ancora una parola: le famose aree di dibattito FIDO:
decisamente migliori di quelle attualmente presenti - almeno a livello
italiano - a detta di molti.
Se pure la cosa fosse vera, le aree FIDO presentano una inquietante tendenza:
la presenza di un tema dell'area estremamente circoscritto, la presenza di un
moderatore severo e spesso dispotico deviano irrimediabilmente l'area. Mi
spiego.
Prendiamo le aree tematiche sui sistemi operativi: la loro tendenza e' quella
di diventare un celato tripudio allo stesso. Nell'area Macchiana considerano
Windowz, Osso, Unix, Amiga etc. dei giocattoli, cosa corrisposta nelle altre
aree. Ma non finisce qui.
Alla lunga diventa sempre piu' impossibile osare criticare (anche
costruttivamente, anzi! queste sono le piu' temute) l'argomento dell'area.
Nessuno si sognerebbe d'altronde ma di dire in area cucina.ita che odia il
cibo, semplicemente se lo odia non si aggancia all'area. Quindi nell'area
finiscono per rimanerci solo coloro che amano la cucina.
Intendiamoci, questa non e' una critica verso i moderatori, ma verso la
struttura tipica dell'area: e' estremamente difficile, se non impossibile,
avere un dibattito equilibrato nelle aree FIDO perche' il presupposto
dell'area e' che la frequenti gente a cui *piace* l'argomento.
Vabbuo'. Se vuoi ribattere l'area posta e' a disposizione *:)
LE AREE FIDO
A volte tuttavia le aree FIDO possono essere fucine di anime pie, armate di
faccia tosta, buona volonta' ed entusiasmo. A volte capita.
Ed ecco che - a distanza di un anno, almeno, dal primo contatto con Alex - si
e' coronato un mio grande sogno: sogno che voleva una rappresentanza nella
rivista da parte di ogni area dell'ambiente FIDO: ognuno di questi (fosse il
moderatore o no) dava il resoconto o il prodotto dell'area. L'area in
pillole. D'altronde Telem e' o no una rivista legata a FIDO?
Fu cosi' che il *MITICO* Alessandro Gezzer e' riuscito a coordinare gente
dell'area VIAGGI.ITA ed ottenere il primo supplemento a Telem dell'area
VIAGGI.ITA!
Un lavoro non da poco. *:)
Ma cosa ancora piu' incredibile e' che Alessandro assieme al suo roccioso
team (Rino Carli, Paolo Onesti, Fernando Bellizzi e Camilla Maccari) sono
riusciti a creare una rivista piacevole e divertente, nello spirito di Telem.
Come continuera'? Sicuramente nel migliore dei modi: con l'entrata di
un'altra area come supplemento *:)
Forse allora le aree FIDO saranno veramente migliori di quelle Internet.
*:)
Un plauso da tutta la redazione di Telem ad A/R ed al suo team!
RRE
############ LETTERE APERTE ###
### 2 ### AAVV ###
############ ###
Riassunto:
Questa volta la palma delle discussioni suscitate se la chiappa il
Franceschetti: uno favorevole, l'*ottimo* Gianluca Cheli e l'amigoso
Marco Musso (che mi ha anticipato qualcosa su una seconda giovinezza
dell'Amiga).
***
C'e' stato un breve scambio di matrix tra il Franceschetti ed il buon
Marco a proposito dell'articolo - polemico, ovviamente - "Il paradosso
di Internet" pubblicato il precedente number.
Pubblico - per non stroncare il lettore piu' volenteroso - solo la
prima quotata di Marco. Il resto e' comunque a disposizione *:)
***
Scebba "il convinto" :) mi ha inviato in visione questa Kilometrica
lettera spedita ad un centro scolastico per la diffusione della
telematica.
Dovrebbero esserci piu' occasioni del genere, mentre - almeno in
Piemonte - la situazione resta piuttosto smorzata a seguito di un
comportamento del tipo "ci ho gia' provato e non ha funzionato".
Ricordo invece l'interessante progetto Il Formicaio (BABY BBS) di
Francesco Pittoni, recensito in Telem44.
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Da quando ci siamo "sentiti" per Virtual e' uscito anche il numero di maggio
di Telematicus, e tornando a bomba devo dire che non posso che essere
d'accordo con Enrico Franceschetti :-((, anche se sarebbe interessante
esaminare il futuro delle reti hobbistiche alla luce delle sue considerazioni.
Per il resto....:-))
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From : Marco Musso 2:334/21.9
Ecco il mio commento a questo farneticante "articolo"... in stile "messaggio
quotato", se vuoi pubblicalo, ho tentato di essere generale...
EF> ... ma e' proprio vero che Internet costituisce la panacea di tutti i
mali telematici?
Secondo me, in ultima istanza si'. Vado a spiegare il perche':
- in primo luogo perche' si fa di tutto per renderla flessibile e
adattabile alle esigenze dell'utente, ora non piu' costituito da soli
ricercatori...
- in secondo luogo perche' non si puo' non sfruttare la rete, intesa
anche come collegamenti fisici, gia' installata. Dovendo connettere un
computer ad un altro tanto vale usare un canale comune, quando non
serva una canale apposta (per motivi di sicurezza per esempio)
Certo, non si conclude tutto in questo due punti, proseguiamo:
EF> Consideriamo la situazione della telematica amatoriale italiana. La
stragrande maggioranza del traffico telematico viene generata da reti,
tutte in tecnologia fidonet (ormai alquanto antiquata, peraltro)...
Certo, io consiglierei a chi si vuole avvicinare alla telematica di provare
prima Fido e POI, eventualmente, Internet. Ma questo atteggiamento, logico
fino a poco tempo fa, deve essere cambiato. Si sta andando verso una
fruizione di Internet da parte di tutti, con facilitazioni notevoli. Magari
ci vorra' ancora un po' di tempo ma non troppo.
EF> ... consentono il soddisfacimento di una gran massa di utenti nazionali,
che affollano queste strutture in maniera crescente. Su questo scenario
si e' improvvisamente imposta la grande Internet, che apre
all'utilizzatore dei modems le porte del mondo...?!?
Certo, non si puo' negare che Internet porta vantaggi ENORMI nella
comunicazione a livello mondiale. La velocita' e facilita' di un messaggio di
posta elettronica e' difficilmente sostituibile (e quanto costa ?
praticamente zero !)
EF> ... consultare le "newsgroup" mondiali, sui piu' svariati argomenti...
peccato pero' che la stragrande maggioranza, per non dire la totalita', di
esse siano in lingua inglese (e' notoria la difficolta' che ha l'italiano
medio ad impadronirsi delle lingue straniere)...
il problema della lingua e' inesistente. Nessun utente con un minimo
di intelligenza dovrebbe pensare di poter parlare con il resto del
mondo in italiano. L' esperanto non ha avuto successo, beccatevi
l'inglese! E se non vi va ci sono sempre i newsgroups italiani, che
per cominciare vanno benissimo !
EF> I sistemi telematici piu' famosi (cito per brevita' solo Agora' ed McLink)
che attualmente consentono l'utilizzo di Internet, mantengono nelle
"caselle personali" i testi delle "news" soltanto per un giorno, al fine
di evitare un velocissimo [...] riempimento totale delle memorie di massa.
Direi che un giorno e' esageratamente poco....
EF> Naturalmente Internet offre anche la possibilita' di prelevare files in
tutto il mondo, con l'aggiornamento piu' rapido ed intrigante che si possa
immaginare... in teoria.
E in pratica, hai portato un esempio tanto inutile quanto sciocco :-)
EF> In pratica, invece...
Questo e' frutto di disorganizzazione e inferiorita'.
Disorganizzazione perche' ci sono i modi per far sapere cosa contiene
un file, basta usarli.
Inferiorita' semplicemente perche' se uno si collega alla Microsozz sa
gia' a cosa va incontro. Non l'ho inventato io il file system piu'
stupido del mondo. [N.d.E.: Marco e' un amighista]
EF> Nei sistemi piu' organizzati, e' vero, esistono elenchi commentati di
quanto e' presente e disponibile... ma va prelevato a parte. E qui altre
note dolenti. I metodi di prelievo sono lenti, farragginosi ed
approssimativi.
Be', vogliamo fare un esempio ?
Tanto per far contenti tutti evitiamo il discorso commerciale e
buttiamoci sul PD/SW/FW.
Per esperienza personale vi cito l'organizzazione (semplicissima per
altro) dei siti Aminet, la piu' grande raccolta di software per Amiga.
Esistono mirror un po' ovunque quindi ci si collega a quello piu'
vicino a casa. Problema velocita' risolto.
Rimane la questione della navigazione nei files... be'... ogni file ha
un corrispettivo che ha il suffisso .readme e contiene una lunga
(pochi Kb) descrizione del pacchetto.
E fin qui niente di strano, bisogna comunque prelevare il .readme...
Allorche' il creatore (Urban Mueller) di Aminet, questo mostro di
funzionalita' e semplicita', ha avuto una bella idea: "perche' non
fare un semplice programmino che sfrutti l'organizzazione dei nostri
siti e che renda piu' facile la vita all'utente ?"
Et voila', e' nato ADT, Aminet Download Tool, programma menu-driver
che non solo trasferisce una volta per tutte il file dei file recenti
(e per ognuno ci sono circa 40 caratteri di descrizione sommaria) per
di piu' compresso, ma consente di selezionare i files che interessano,
e prelevarli, senza scrivere nulla, al massimo premendo tasti (ebbene
si, non ha una GUI [1]!). E' multipiattaforma e comunque si trova anche il
sorgente...
Senza contare che questi siti hanno anche l'accesso WWW che e' _molto_
piu' user-friendly !
In sostanza basta pensare e fare le cose per bene, questo non c'entra
con Internet.
EF> Chi non ha "combattuto" con il BGET, con il GET o con l'MGET non sa quanto
aleatoria e poco pratica ...
Inoltre, mai provato Archie ? Gopher ? Veronica ?
Ragazzo mio, non si puo' parlare male di una Ferrari se non si sa
guidare.
EF> raggiungono velocita' di trasmissione pari a pochi bits al secondo,
rendendo i tempi di prelievo interminabili... semprecche' la connessione
regga [...]. Se cio' capita... occorre rifare tutto daccapo.
E questo dipende dalla scarsa larghezza di banda. Colpa dell'Italia,
non di Internet. Ma cominciano a girare i soldi, e le fibre ottiche.
Ci vorra' veramente poco e anche noi potremo usare il Multicast....
EF> Cosa occorre per riuscire in tutto cio'? Nulla di particolare. Solo un
computer ben attrezzato per la multimedialita', un modem veloce (a 28.800
bps si va ancora pianino), un software di comunicazione adatto fattosi
installare
Be'... se la connessione con il resto del mondo e' lenta, puo' anche
capitare il paradosso che il fiammante 28800 rimanga fermo ad
attendere i dati...
EF> ... ci si renderebbe subito conto di quanto in realta' Internet sia
(almeno per oggi) distante, inutile e poco interessante per la gran massa
di potenziali utenti.
Il sunto di questo discorso e' inutile quanto questa risposta :-)
"almeno per oggi" nel campo dell'informatica e' ridicolo. Vuol solo
dire che il problema sara' fissato domani. E il domani arriva sempre
piu' presto.
[...]
EF> "Soluzione Telematica" per eccellenza. Non lo e', cosi' come una Ferrari,
[...] non e' adatta per andare ad acquistare le sigarette sotto casa
Il problema non si pone perche' Internet e' flessibile, si adatta
all'utenza. Un Ferrari non si trasforma in una 500 (non una
Cinquecento :-))
EF> Quanto meno, allora, occorrerebbe affiancare ad Internet altre strutture,
altre reti, a tecnologia piu' povera, che consentano concretamente ...
Fidonet per esempio ? :-) Garantisco che la CUCINA.ITA puo' gia'
essere una manna per una casalinga.
EF> Occorrerebbe quindi investire energie nello sviluppo di quella tecnologia
che ha reso le reti "fidonet style" tanto diffuse nel mondo...
Sono ottimista. Non si uccide la passione. Bisogna pero' farla
evolvere...
Per cio' che riguarda il panorama Amiga io sono sempre disponibile.
[N.d.E.: ti ho pubblicamente beccato! ora aspetto gli articoli promessi!]
__Ciao();
/Marco/ /Musso/
*Fidonet* 2:334/21.9
*Amiganet* 39:101/402.9
*Internet* labstp23@di.unito.it
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
From : Maurizio Scebba 2:334/100.6 16 May 95 06:32:04
Al Preside dell'I.P.S.I.A. "G. Galilei" Torino
Al Presidente del Consiglio d'Istituto dell'I.P.S.I.A. "G.
Galilei" Torino
A tutto il personale della scuola sede e succursali.
Agli allievi sede e succursali
Progetto per la realizzazione di un sistema telematico scolastico.
La presente vale anche come richiesta di acquisto di materiale, sia per la
sede sia per le coordinate, in quanto anche esse possono essere collegate con
l'istituto.
Sono ormai quattro anni che ho in mente questo progetto, e' arrivato il
momento di mettere nero su bianco o Byte dietro Byte! Questo mio lavoro, nato
spontaneamente e con grande sacrificio in tempo e in bollette telefoniche e'
scaturito dalla mia ferma convinzione che un supporto telematico possa essere
un utile strumento per il mondo scolastico. Gioverebbe alla didattica,
favorirebbe la comunicazione anche tra individui appartenenti a categorie
diverse, aumenterebbe la cultura personale dei suoi utenti e farebbe tanto
altro ancora.
Prima di tutto i ringraziamenti: soprattutto a mia moglie, che ha
pazientemente sopportato la quantita' di tempo che le ho sottratto; poi al
Prof. Franco Luparello per la lettura e la correzione del presente testo; ai
colleghi Antonio Ferrentino, Fiorenzo Lana, Antonio Mattera, e ai
collaboratori tecnici Paolo Ruffin, Gianfilippo Arena, Franco Biffano, Michele
Selvaggi perche' mi sono stati vicino; a tutti gli amici telematici che
direttamente o indirettamente hanno contribuito al mio lavoro e tra essi
ricordo: Franco Schinco, Denis Truffo, Alex Palmese, Herve Miozzo, Giorgio
Banaudi, Ivano Moschetti, Claudia Giacomazzi, Ivo Dal Bosco, Claudio Abba',
All, Pietro Tommasetti, Andrea Bosio, Stefano Franzato, .mau. Maurizio
Codogno, Frank Stajano, la redazione di Telematicus e Renato Rolando,
Francesco Pittoni, il TGST (The Giant Software Team), Giorgio Rutigliano, le
vari BBS Fido, a cui mi sono collegato, gli autori dei messaggi citati e tutti
coloro che involontariamente ho dimenticato di ricordare.
INTRODUZIONE - Una panoramica sulla telematica
La telematica in Italia ha avuto negli ultimi anni un incremento notevole,
anche dovuto alla caduta dei prezzi delle apparecchiature elettroniche e al
perfezionamento delle stesse.
Il mondo dell'informatica nella scuola si e' inserito, in modo diverso a
seconda delle varie realta' locali e si e' piu' o meno sviluppato.
Ci sono centri, molti sono universitari, dove lo sviluppo e la ricerca si
avvalgono di tecnologie all'avanguardia molte delle quali informatizzate.
Collegate al mondo informatico si sono sviluppate altre tecnologie, per
permettere una maggiore diffusione delle informazioni e lo scambio di
comunicazioni.
Una di esse e' la telematica, ormai viva da oltre un decennio e ora alla
portata di tutti con costi che non sono affatto astronomici. Come ho gia'
accennato, uno degli scopi della telematica e' la veicolazione delle
informazioni attraverso canali di comunicazione, che possono andare dal
semplice collegamento diretto di computers anche diversi tra di loro, al
collegamento di elaboratori distanti da un capo all'altro del globo terrestre
e anche al di fuori dei confini del pianeta terra; basti pensare ai dati e
alle immagini inviate dai computers di sonde spaziali alla telesorveglianza
con sensori installati in punti inaccessibili o non presidiabili.
Si pensi alla rete di sensori installati per controllare lo stato dei
vulcani dei movimenti franosi e di tante altre condizioni, che possono essere
pericolose anche per le persone che dovrebbero sorvegliarle. Per questi
collegamenti a volte non e' possibile avere un cavo diretto, si ricorre quindi
a collegamenti via telefono o via radio o ancora a microonde o laser.
Ebbene si', non sono cose di un altro paese ma di questo mondo, che in tutti
i momenti trovano applicazione. La telematica che interessa noi a scuola e'
quella legata alla veicolazione delle informazioni cosi', come avviene
attraverso i mezzi di comunicazioni ma. al posto di essere unidirezionale,
puo' essere anche bi o multidirezionale.
Gia' sono presenti sul territorio svariati servizi collegati alla
telematica, anche se non ne siamo direttamente coscienti.
Tra essi ricordiamo:
ú Video Tel - nato come mezzo di telematizzazione di massa ma non
decollato;
ú Televideo - servizio offerto dalla Rai e da alcune emittenti televisive
locali;
ú Notizie On-Line borsa - indirizzato all'utenza specializzata, quale
aziende, banche, agenti di borsa;
ú Telesoftware Rai DSE - che offre la possibilita' di invio di softwares
tramite il segnale del televideo per poter essere decodificati, ecco come
utilizzare uno strumento a larghissima diffusione per l'invio di dati
informatici.
Ricordiamo inoltre:
ú lo scambio messaggi e dati fra strutture omogenee e non (ditte,
universita') nella fattispecie leggi Internet, la rete delle reti che
garantisce una interconnettivita' a basso costo tra macchine anche
diverse fra loro e a distanze indefinite;
ú la telematica amatoriale, fatta senza fini di lucro e da appassionati che
mettono a disposizione il loro tempo e le loro attrezzature per la
sperimentazione e la divulgazione della cultura.
A questa mi sono ispirato e da questa, con la collaborazione degli utenti
della rete amatoriale FidoNet e di alcuni suoi SysOp, nasce questo documento.
Rimando alla lettura degli allegati per chiarire alcuni termini.
INVITO AD UNA IMMEDIATA ED ATTENTA LETTURA DELL'ALLEGATO 1.
L'allegato 1 come tutti gli altri allegati e' parte integrante della
relazione ma l'autore di esso non sono io, quindi per comodita' esso viene
tenuto separato. Tutta la documentazione in allegato e' una raccolta di
documenti e di messaggi prelevati dalla rete FidoNet, che servono a
chiarire vari concetti. LA SITUAZIONE NELL'ISTITUTO
L'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "G.
GALILEI" e', dal punto di vista informatico, affidato al volontariato. Manca
all'interno della struttura la consapevolezza che le risorse informatiche e
culturali ad esse collegate sono alte. Con queste premesse, e se il collegio
dei docenti ne prende coscienza, si puo' pensare di risistemare la qualita'
della cultura informatica della nostra scuola. In questo contesto nasce la
mia iniziativa.
INVITO AD UNA IMMEDIATA ED ATTENTA LETTURA DELL'ALLEGATO 2.
PROGETTO PER L'ISTITUTO
Il progetto si suddivide in due piccoli progetti, indipendenti nella
realizzazione ma con possibilita' di collegamento e di integrazione
successiva.
Il primo e' quello di dotare l'istituto di un computer con del software per
collegarsi ad INTERNET, la rete delle reti telematiche. Tale connessione puo'
rappresentare per l'istituto un valido strumento di esplorazione telematica,
di posta elettronica, di scambio file ed esperienze con enti privati e
pubblici, basti pensare all'universita' e al CNR.
Per la realizzazione di tale struttura si rende necessaria, innanzitutto,
la disponibilita' di una linea telefonica a cui collegare il computer.
La struttura Hardware e Software, in linea di massima, dovrebbe essere
cosi' composta:
1 computer Pc Msdos tipo 486/66 o superiore
con almeno 8 Mb di Ram veloce consigliate 16 Mb
Dos e Windows
HardDisk da 500Mb o con capacita' superiore
Multi I/O con seriali FIFO ad alta velocita'
1 modem con velocita' almeno da 14400 bps, meglio se 28800
Software vario, commerciale o shareware; esempio di software shareware:
Trumpt, Netscape, Eudora tutte con quote di registrazione inferiore a 50
dollari.
Potrebbe essere interessante analizzare l'offerta Video On Line.
A tal fine consultare l'allegato zero.
Ovviamente strumenti potenti o piu' completi possono solo migliorare la
qualita' del servizio.
Il secondo progetto, solo per ordine di esposizione, ma sicuramente con
valenza didattica superiore e' quello di dotare l'istituto di un sistema BBS
interno con possibilita' di apertura verso l'esterno.
Illustro brevemente quella che dovrebbe essere la struttura Hard/Soft,
sempre in linea di massima, per poi passare ad analizzare le varie
possibilita' interdisciplinari che offre.
Per la stazione base
1 Pc 486/66 o superiore
con 8 Mb di Ram, meglio se 16 Mb
HardDisk da 500Mb o con capacita' superiore
Multi I/O con seriali FIFO ad alta velocita'
Questo deve essere completato con un gestore di memoria tipo QEMM e con un
Multitasker tipo DeskView
Software vario specifico per BBS che garantisca la compatibilita' verso
strutture reti gia' esistenti, tutto di tipo Shareware e con quote di
registrazione simili a quelle per INTERNET tra cui cito:
FrontDoor, Remote Access, WMail/FastEcho, TheDraw, .....
1 modem con velocita' almeno di 14400 bps, meglio se 28800
Scheda di rete per interconnettivita' con altri Pc locali
Software per la gestione delle schede di rete, es. Personal Netware
Materiale occorrente al cablaggio della rete.
Per ogni stazione di lavoro locale, in prima battuta si puo' sperimentare
con una ed incrementarle successivamente:
Per le stazioni di lavoro locali, si puo' prevedere un sistema di questo
tipo, fermo restando che se ne potra' sperimentare una, per incrementarle
successivamente:
1 Pc 386 o superiore
con almeno 4 Mb di Ram
HardDisk da 100Mb o con capacita' superiore.
Multi I/O
Scheda di rete per interconnettivita' con altri Pc locali Software per la
gestione delle schede di rete es. Personal Netware
Materiale occorrente al cablaggio della rete
Software Shareware o Freeware per la connessione alla BBS
Come Pc per le stazioni di lavoro si possono usare quelli gia' esistenti in
istituto.
Esempio di possibile rete
+-------------------+
| PC BBS istituto | Rete locale di Pc tipo Ethernet
| +----------+---------------+----- // ------+
| | | | |
| | | | |
+-+--------+--------+ +------+-----+ +------+-----+ +------+-----+
| | | Pc Locale | | Pc Locale | | Pc Locale |
| | | terminale 1| | terminale 2| | terminale n|
| | | | | | | |
| | +------------+ +------------+ +------------+
| |
| ++-----------+
| | Modem 1 |
| | |- Linea Telefonica 1 necessaria
| +------------+
|
++-----------+
| Modem 2 |
| |- Linea Telefonica opzionale
+------------+
Prima di passare all'analisi della BBS d'istituto siete pregati di leggere
o rivedere i vari allegati fino adesso citati.
ANALISI DI UNA POSSIBILE BBS D'ISTITUTO
Come avete potuto leggere una BBS e' uno strumento telematico che permette
ad utenti diversi di dialogare tra di loro, spaziando su aree e tematiche
praticamente infinite. A titolo di esempio nell'allegato 5 e' presente la
lista delle aree di conferenza di una BBS torinese.
L'idea iniziale e' quella di mettere a disposizione degli insegnanti e
degli allievi e di chiunque voglia partecipare al progetto, uno strumento che
permetta di creare quello scambio di opinioni, di idee, di informazioni e di
cultura, che nella scuola italiana e' diventato cosi' difficile ma necessario.
Il dialogo telematico pone il soggetto in relazione con se stesso e gli altri.
Puo' aiutare l'allievo a decodificare le componenti dei messaggi e coglierne
la valenza culturale. La BBS puo' servire anche come archivio al cui interno
possono essere contenute informazioni di qualsiasi tipo. Cito alcuni degli
strumenti che possono essere inseriti in questa BBS. Molte delle aree
messaggi possono essere supportate da aree file, cioe' di archivio.
Area conferenze o messaggi
Non sarebbe male ad esempio un'area msg dal titolo: "Il Preside risponde"
dove il nostro capo d'istituto legge i messaggi che gli vengono lasciati, dal
personale e dagli studenti ed eventualmente, una volta collegata con il mondo
esterno, da chiunque voglia lasciargli un messaggio, e dove risponde dando le
sue opinioni e illuminando sui vari quesiti.
Possono essere apportati contributi da parte di tutte quelle persone a cui
sta a cuore il mondo della scuola e sono molte, che appartengano o no
all'istruzione scolastica.
Area file, con annesse o meno area conferenza
Altrettanto valida a nostro parere e' l'idea di aree dedicate alla raccolta
di circolari, al calendario, alle varie commissioni CIC, PEI, commissione
accoglienza alla pubblicazione degli atti ufficiali e pubblici e di
quant'altro possa ritenersi d'informazione per chi e' collegato con la scuola.
In tal modo sara' possibile raccogliere gli atti pubblici, le circolari
d'istituto, i programmi delle varie classi e dei vari insegnanti.
Conservare e divulgare quelli che sono i documenti finali delle
commissioni.
Catalogare per argomento le circolari del provveditorato o del ministero.
Sara' possibile inserire una certa quantita' di programmi shareware e/o
freeware nel pacchetto Files ovviamente separati per aree; ricordiamo che vi
sono anche softwares prettamente dedicati alla didattica.
Varie
L'accoglienza dei nuovi allievi, con presentazione dell'istituto e
spiegazione dei servizi e di quelli che sono il regolamento e le usanze
dell'istituto, puo' trovare anche un'area messaggi dedicata.
Potrebbero esserci uno o piu' bollettini, che comunichino le iniziative,
facciano la presentazione dell'istituto, permettano la composizione di
questionari con l'analisi dei dati, stampino moduli o altro di interesse
comune.
Puo' essere creato un elenco delle ditte che hanno o possono avere rapporti
con l'istituto.
Analogamente puo' essere creato un archivio degli allievi, autocompilato,
dove essi lascino i loro dati e il loro curriculum, affinche' le ditte possano
consultarlo per eventuali assunzioni o stages.
E' possibile inserire dei programmi ministeriali, dei programmi dei corsi
specifici, delle immagini digitalizzate dei laboratori, stampare la
modulistica d'iscrizione, richiedere chiarimenti o l'invio di materiale
informativo.
Vi potra' essere un'area dedicata all'attivita' sportiva con il tabellone
dei risultati, le iniziative, i moduli di partecipazione. In essa sara'
possibile caricare i dati statistici dei singoli allievi che saranno
successivamente rielaborati ed altro.
Sara' di facile consultazione il calendario scolastico con l'agenda delle
attivita' in genere e di quelle sportive.
Il collegamento ad Internet permettera' lo scambio di informazioni e la
lettura delle comunicazioni di aziende e strutture pubbliche di tutto il
mondo.
Cio' potra' anche favorire uno scambio maggiore di iniziative tra la Sede e
le succursali.
Potranno essere aperte delle aree di discussione a disposizione delle varie
commissioni che lavorano all'interno dell'istituto e, nel caso di apertura
all'esterno verso altre realta' scolastiche, potra' essere una discussione che
da locale diventa comunale provinciale o nazionale e perche' no, anche
internazionale.
In questo modo si ha la possibilita' del confronto, ognuno puo' aprirsi con
le proprie idee, senza la paura e il timore di essere incompreso e a sua volta
puo' sentire, meglio, dire, leggere, le idee degli altri, il tutto in tempi e
luoghi diversi.
Pensiamo alla commissione PEI che, come e' stato riferito in collegio
docenti, ha lavorato male con difficolta' anche per mancanza di comunicazione
e di supporto da parte dei colleghi.
Con uno strumento di questo tipo sicuramente avrebbe ottenuto un confronto
e si sarebbe attivata una raccolta di contributi e critiche che scaturivano
dalla discussione nell'area.
Cosi' altre commissioni, pensiamo solo al CIC, potranno trovare una loro
area di confronto.
Il ministero e' sensibile verso questi argomenti.
Si puo' cercare di sensibilizzare l'utenza su quella che e' la dispersione
scolastica e, nel caso di abbandono, si puo' sperare di conoscerne le
motivazioni, si puo' pensare a creare dei documenti per l'orientamento e
pensare anche alla possibilita' di dialogo con scuole inferiori, o
universitarie.
Possono essere aperte aree per la discussione tra allievi, da quella
culturale, impegnata a quella di evasione, una per esempio potrebbe chiamarsi
"Dove ci vediamo stasera" e, pensate a quanto diventerebbe interessante, se
diverse scuole potessero interscambiarsi queste aree messaggi, cosi' come
avviene con le reti amatoriali telematiche.
Altro valido esempio puo' essere la messa in linea degli archivi
informatici della biblioteca, per permettere una ricerca sui titoli o gli
autori senza dover necessariamente essere presenti nella biblioteca: in questo
modo si estende la possibilita' di consultazione anche al di fuori dell'orario
di apertura della stessa.
Sempre a proposito di libri, si puo' pensare di inserire un CdRoom con il
catalogo librario; dovrebbe chiamarsi Alcei e se a qualcuno interessa vederlo
in funzione puo' recarsi nella libreria Feltrinelli sotto i portici di P.zza
Castello.
Pensate alla Videoteca, alle recensioni dei films e alla possibilita' di
raccogliere insieme tutte le notizie relative al materiale audiovisivo
dell'istituto.
Infine sara' possibile effettuare un eventuale collegamento con
associazioni culturali o BBS letterarie, a Torino ne e' nata una recentemente.
La BBS puo' essere di valido supporto all'insegnante di religione e
dell'ora alternativa, anzi non sarebbe affatto male pianificare gia' da adesso
un eventuale progetto finalizzato all'ora alternativa.
Anche il ministero, come gia' detto, e' sensibile a queste tematiche.
A titolo di esempio il Provveditorato agli studi di Torino, con Circ. n.
315 Prot. n. 15177/2 del 13 Marzo 1995 illustra quello che e' il 'Progetto
pilota per l'attuazione del "Socrates" Costituzione di banca dati'.
Rimando al collegio la lettura della circolare, ma da essa si evince la
multiarea dei curricoli formativi, la molteplicita' degli strumenti didattici
utilizzabili, la varieta' dei supporti su cui registrare gli elaborati per
l'interscambio, la quantita' e la qualita' dei mezzi di comunicazione.
Tra questi la 'Posta elettronica'.
Lascio le considerazioni su un'eventuale partecipazione al progetto al
C.D., le aree di interesse sono svariate e possono interessare anche il nostro
istituto.
Quello che mi preme evidenziare e' la quantita' e la qualita' dei mezzi di
interscambio culturale e didattico, tali da lasciare impallidire noi poveri
mortali non informatizzati.
Dimenticavo di dire che gli allievi e chiunque lo volesse possono
collegarsi al sistema anche dalla propria abitazione: pensate a quei genitori
che magari non possono venire a parlare con gli insegnati, con i quali
potrebbero instaurare, cosi', un dialogo a distanza.
La lettura e la scrittura dei messaggi puo' anche essere preparata in
Off-Line, per poi in pochi minuti essere trasmessa e prelevata dando a tutti
la possibilita' di operare.
ESEMPI DI MESSAGGI DELLA RETE AMATORIALE FIDONET
Leggete attentamente l'allegato 3, il primo messaggio e' un altro esempio
di inserimento dello strumento in una realta' scolastica.
Per altri esempi di messaggi fate riferimento all'allegato 4, e' molto
corposo ma esemplificativo.
MIE IMPRESSIONI PERSONALI
Ora, se siete riusciti a capire che le potenzialita' comunicative di una
struttura simile sono enormi e che esiste una bidirezionalita' nella
comunicazione e come me siete convinti che un ulteriore strumento puo' solo
migliorare quello che e' il servizio che dobbiamo rendere alla popolazione
scolastica, non potete non prendere in considerazione questa iniziativa.
Maurizio SCEBBA
2:334/100.6
[1] GUI: acronimo di Graphic User Interface. In pratica qualsiasi interfaccia
utente grafica.
############ Le riviste delle reti ###
### 3 ### DADA ###
############ Angelo Politi ###
Riassunto:
Eccomi qua! Dunque per presentare DADA ho pensato di inviarti il
testo del mio Editoriale che si trova sul N. Zero + il Sommario +
Alcune mie considerazioni.
Tu taglia, copia, incolla, insomma fai cio' che ritieni piu'
opportuno. L'unica cosa che ti chiedo e' di precisare bene che la
Base Strategica di DADA e' la BBS Techno World di Piacenza
(0523-335772 Fido 2:332/805, mio ind. Fido 2:332/805.3) e il nodo
Internet "Piacenza On Line" (web: http://www.agonet.it/).
Inoltre tutti i numeri verranno anche distribuiti via E-Mail Internet
(ovviamente in formato testo). Tutti coloro che vorranno ricevere la
rivista dovranno mandarmi un messaggio (a.politi@agonet.it) indicando
VOGLIO DADA! Poi ogni due mesi riceveranno automaticamente il nuovo
numero.
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EDITORIALE
di Angelo Politi
Perche' una nuova rivista telematica?
Perche' ho appena perso il lavoro (sono sempre stato un po' sbadato), ho
perso pure uno zio (molto sbadato allora!) e sono li' li' con la fidanzata...
cosi' ho molto tempo libero, perche' dieci sono meglio di nove, perche'
qualcosa bisogna pur fare, perche' sulla tv non c'e' niente stasera (e
giurerei di averci messo un vaso ieri), perche' il vino e gli amici sono
finiti, perche' la voce di Kurt non c'e' piu', perche' fuori piove madonna
come piove madonna come viene giu' uh e qualche volta le madonne piangono
pure, ma mai che ridano un po', perche' sei dio esiste c'avra' la sua buona
scusa, perche' l'America e' lontana (per fortuna!) e la palla e' rotonda, e
non sempre tutto va come vorremmo, ma qualche volta si', perche'...
perche'... sono fatti miei!
Perche' una rivista di stampo letterario?
Perche' non so niente di astronomia e di semiologia, di funghi e di
licheni, che si sa vanno sempre in coppia come gli assiri ed i babilonesi di
cui peraltro non so nulla, non m'intendo di astrologia ne' di robotica, ne' di
politica ne' di numismatica, per non parlare di chirurgia e macrobiotica, che
mi fa pure un po' senso, o di botanica e liturgia di cui non so veramente un
cazzo!
Perche' DADA?
Perche' DUDU era brutto, Rivista Letteraria Telematica era scontato, Il
Canestrario Virtuale non vuole dire niente e un nome bisognava pur darglielo.
[SERIOUS MODE ON]
Cosa conterra' DADA?
Di tutto, di piu'! Non e' nuovo come slogan? Pazienza, noi inseriremo
nella rivista testi vecchi ed inediti, di grandi autori e di emeriti
sconosciuti, racconti e poesie, storielle brevi ed aneddoti, tagline e testi
di canzoni, barzellette e scioglilingua, recensioni letterarie, musicali,
teatrali, televisive, ecc.., editoriali e cazzate varie (c'e' differenza?),
varie ed eventuali. Insomma tutto quello che secondo noi vale la pena
leggere, almeno per una volta.
Chi scrive su DADA?
Tutti quelli che avranno voglia di inviarci il loro, o di altri , materiale
(ved. nella zona saluti i nostri indirizzi), sempre che ci piaccia. Se non
ci piacera'... amici come prima.
In ogni caso privilegeremo sempre le cose sentite, le cose con un'ANIMA,
indipendentemente dalla grammatica, dalla lingua, dalla lunghezza, dal tema
trattato, dall'attualita' (e' la cosa che c'interessa meno, le cose belle non
hanno eta') dall'importanza di chi le ha scritte (anche questo c'interessa
poco, a meno che non ci sovvenzioni ;-) ).
[SERIOUS MODE OFF]
Perche' la TELEMATICA?
Si risparmia.
Perche'?
Perche' no!
Ciao!
Ciao!
***********************************************
* Contenuto del N. 0 della rivista DADA *
* *
* ARTICOLI: *
* Editoriale di Angelo Politi *
* Poesia e Cyberspazio di Guildestern *
* Tagtime di Leone L'allegro *
* Recensioni a cura di Angelo Politi *
* *
* RACCONTI: *
* Le Consultazioni di Vittorio Curtoni *
* Lui di Vincenzo Scarpa *
* Mattia e Pallino di Angelo Politi *
* Short Stories di Istvan Orkeny *
* Tagline a cura di Leone L'allegro *
* *
* POESIE: *
* L'Infinito di Giacomo Leopardi *
* Olio Fiammingo di Corinna Ellaspide *
* Notte tra il 12... di Alessio Saltarin *
* Songs di Syd *
* Poesie di Stefania De Pantz *
* Songs di Tom Waits *
* *
***********************************************
Dada non ha assolutamente la pretesa di essere una rivista diversa o
migliore delle altre che ci hanno preceduto. Vuole solo essere qualcosa che
va ad integrare le proposte gia' esistenti nell'ambito della telematica
italiana. Le scelte principali sono state due e riguardano rispettivamente i
contenuti ed il formato.
Per quanto concerne il primo aspetto abbiamo pensato di indirizzarci verso
il campo della cultura tout-court (quindi parleremo di letteratura, musica,
cinema, teatro, televisone, ecc..) anche se, per ovvi motivi legati al mezzo
che si utilizza, i testi avranno piu' spazio rispetto al resto.
Poi privilegeremo "la creazione" rispetto "alle opinioni", anche se non
disdegneremo articoli, recensioni, interviste, ecc... che pero' avranno uno
spazio minore in confronto alle opere che ci verranno inviate dagli utenti e
che, secondo noi, devono essere la parte piu' importante della rivista che e'
nata proprio per dare spazio a chi ama "creare" piuttosto che "parlare".
E questo anche con un po' di provocazione nei confronti degli utenti
telematici che di solito "sprecano" tantissime discussioni in "thread", ecc...
Insomma cominciamo a pensare allo strumento telematico come potentissimo mezzo
per diffondere nuove idee e promuovere la cultura e non solo come mezzo
(comunque interessante) per conoscere nuova gente al solo scopo di intavolare
discussioni.
Per quanto riguarda il formato si e' optato per una rivista fatta con
Neobook (che e' stato regolarmente registrato dopo la prova del primo numero),
programma che consente di creare testi e pubblicazioni efficaci sia dal punto
di vista grafico che dell'utilizzo visto che e' di tipo win-style con uso del
mouse, finestre, menu', ecc...
Certo questo comporta la creazione di file piuttosto consistenti (la
rivista si aggirera' in formato compattato intorno ai 300 Kb) e i conseguenti
maggiori tempi di scarico via modem.
Noi, comunque, pensiamo che una rivista che si occupa di arte non possa
trascurare la veste grafica (che magari non e' indispensabile per altre
riviste maggiormente tecniche o discorsive vedi la vostra, il Corriere
Telematico, che fin dall'inizio mi ha ispirato l'idea di questa rivista, ed
altre).
Per spiegare il concetto provate a pensare di vedere un'opera di
Shakespeare rappresentata in un teatro o in uno stadio e, a parita' di
acustica, bravura degli attori, ecc.. la differenza ci sara' ugualmente,
eccome!!
In ogni caso chi sara' interessato solo ai testi potra' riceverli
bimestralmente direttamente nella propria E-Mail (solo x Internet) se ne fara'
richiesta a me all'indirizzo sopracitato.
Grazie e a presto.
<<Greetings from Angelo Politi >>
The DADA's great director
e-mail a.politi@agonet.it
############ Le riviste delle reti ###
### 4 ### SOTTOVOCE ###
############ Gianluca Neri ###
Riassunto:
Ecco Gianluca Neri col suo giornale. Il primo a pagamento ad apparire
sulle pagine di Telem!
Ciao Renato! Mi spiace per il ritardo, ma ho avuto "qualche"
contrattempo. Ora sono tornato a casa, e ti invio via e-mail il pezzo.
Mi spiace per tutte le traversie che hai dovuto affrontare per
ottenerlo. :-)
Ciao, e a presto. Ti ringrazio ancora per l'attenzione (magari si
potrebbe risucire ad organizzare, qualche volta, una sorta di
collaborazione tra Telematicus e SottoVoce. fammi sapere!) [N.d.E.:
vedremo di fare qualcosa di galattico!]
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PARTECIPARE
Meglio chiarire subito due cose: la prima e' che "SottoVoce" non e' un
giornale al di sopra delle parti; la seconda, che si decide di creare,
confezionare e distribuire un nuovo giornale perche' si ha la sottile
presunzione di poter dire qualcosa di nuovo.
Fin qui niente che giustifichi la fatica, la spesa, il lavoro e il rischio
che la creazione di un nuovo giornale richiede. Nulla di nuovo, potrebbe
sembrare.
E invece qualcosa di nuovo c'e'.
"SottoVoce" innanzitutto, piu' che un giornale d'opinione cerchera'
d'essere di opinioni. Almeno due, e opposte. Invece che di parte, di piu'
parti.
Ci piace esagerare. Ma soprattutto siamo convinti che la vera neutralita'
sia data dalla somma degli opposti, piuttosto che dal raschiare via i commenti
dagli articoli da mandare in stampa.
A garanzia di tutto questo due cose: una redazione che e' una babele di
opinioni e bagagli culturali, e un editore che piu' che qualcuno e' qualcosa,
ovvero l'insieme dei collaboratori e dei lettori che hanno creduto e
crederanno a questo tentativo (gia', "tentativo" e non "progetto", che e'
abusato e male si addice a questo prodotto che e' nato artigianale e
artigianale intende restare).
Ai lettori chiediamo di marcarci stretto, essere intransigenti, di
assicurarsi di volta in volta che il nostro sia un giornale di controcanti, e
non di assoli.
Su un punto e' necessario essere sinceri: il fatto che "SottoVoce"
pubblichi anche articoli in netto contrasto con i pensieri e gli ideali che
ciascuno di noi ha coltivato puo' provocare un normalissimo, fisiologico, moto
di repulsione. E' successo anche a noi della redazione (d'altra parte, si
cullano con amore e dedizione le proprie idee perche' si ritiene siano
giuste).
Poi abbiamo scoperto che discutere e' piu' bello, che la masturbazione del
monologo e' incomparabile al fascino del confronto.
Per carita', nessuno poi ha rinnegato le proprie convinzioni, ma servire
e' servito. Quantomeno a far capire che non sempre l'avversario e' un
coglione, in quanto avversario.
Ecco, abbiamo creato un giornale di cui sentivamo la mancanza. Ma non
basta. Vorremmo anche che ai lettori piaccia leggerlo.
Per questo abbiamo messo in piedi la prima redazione totalmente
"virtuale", parola che ha il magico potere di scatenare l'interesse dei
news-magazine, e che spesso viene utilizzata a sproposito.
L'ho fatto anch'io, ammetto: una redazione virtuale non e' nient'altro che
un posto (raggiungibile da tutto il mondo attraverso un qualsiasi tipo di
computer e un modem al costo di una chiamata al vicino di pianerottolo) in cui
e' possibile discutere l'impostazione, le scelte, gli articoli, i temi
trattati dal giornale senza mai incontrarsi di persona.
Non che sia facile gestire un'idea del genere, un organo di informazione
con questa concezione della politica (perche' questa e' senza dubbio politica
nell'accezione piu' nobile, quella di Don Milani e dei suoi ragazzi di
Barbiana, secondo cui "Il problema degli altri e' uguale al mio. Sortirne
tutti insieme e' la politica. Sortirne da soli e' l'avarizia").
Noi ci stiamo provando, spendendo in questo "tentativo" tutte le risorse,
le energie e la passione che le nostre differenti vite, i portafogli, ma
soprattutto il cuore ci consentono.
Dico "ci stiamo provando" perche' non e' per niente semplice - ma lo
potete immaginare anche voi - trovare in ogni caso voci dissenzienti,
specialmente quando la controparte e' un coro. In poche parole: miriamo alla
perfezione, ma non siamo affatto perfetti.
Di norma un pezzo che non e' stato sottoposto a critica viene
inesorabilmente bocciato, per forza di cose. Eppure in qualche caso ci sembra
di perdere qualcosa, perche' a volte anche frasi che fanno a pugni con i
propri credo hanno il sublime dono della chiarezza, la capacita' di non
sembrare pretenziose e al contempo quella di guadagnarsi il rispetto. Non
capita spesso, ma capita.
Per questo, anche se siamo in tanti, vogliamo essere di piu', fare di
questo giornale una piazza nella quale si possano riscoprire il gusto e il
senso dell'incontrarsi, del discutere e dell'incazzarsi senza che sia
necessaria la mediazione dei maurizicostanzi.
Non "fare" informazione, ma "far partecipare" all'informazione. E dare
eco alle voci. E restituire dignita' al confronto.
Gianluca Neri
gianluca.neri@galactica.it
g.neri@peacelink.it
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
SOTTOVOCE IN BREVE
"SottoVoce" e' un mensile telematico che si occupa di Attualita', Politica,
Cultura, Societa', Arte e Tempolibero.
Piu' che un giornale "d'opinione", cerchera' di essere "DI opinioni".
Almeno due, e opposte. Invece che "di parte", insomma, "di piu' parti".
Questo perche' siamo convinti che la vera neutralita' sia data dalla somma
degli opposti, piuttosto che dal raschiare via i commenti dagli articoli.
Qualsiasi articolo d'opinione pubblicato da "SottoVoce" avra' al suo fianco
il punto di vista della controparte, in modo che il lettore sia in grado di
"costruirsi" da solo un idea, mediante il confronto. "SottoVoce" e' un
giornale che non conosce censura. Idee e opinioni sono sacre, e il direttore
responsabile, per statuto, puo' intervenire esclusivamente nel caso si
riportino fatti non verificabili o suffragati da prove.
A garanzia dell'imparzialita' una redazione che e' una babele di opinioni e
bagagli culturali (e il fatto che l'area "Sottovoce.Italia" sia aperta a tutti
ne e' la prova). L'area "Sottovoce.Italia", creata, pubblicizzata e diffusa
grazie alla buona volonta' dei Sysop che hanno creduto a questo progetto, e'
la redazione di SottoVoce.
Tramite la "SottoVoce.Italia" possono essere inviati articoli alla
redazione, si possono scambiare commenti, inviare suggerimenti, proposte e
critiche ma, soprattutto, si puo' rispondere ad un articolo che non incontra
il proprio favore.
Redigendo il vostro articolo non ribattete punto per punto a quello della
controparte. Voi guadagnereste un vantaggio incalcolabile, dato dal fatto che
avete l'ultima parola, e per la pubblicazione e' invece necessario che l'ago
della bilancia sia pari.
Per inviare messaggi nella "SottoVoce.Italia" non e' necessario osservare
alcun regolamento. L'unica cosa richiesta e' il buonsenso. Sarebbe meglio,
pero', se si riuscisse a limitare la grandezza delle firme e dei "logo"
disegnati con caratteri ascii estesi, questo in considerazione degli utenti
che non dispongono di un sistema capace di visualizzare tali caratteri. E'
bene anche ricordare che piu' un messaggio contiene materiale "inutile", piu'
spendono i SysOp che distribuiscono i messaggi di quest'area.
Cosi' come il giornale, anche l'area messaggi non conosce censura. A
nessuno sara' mai impedito l'accesso, ma e' necessario ricordare che ciascuno
e' responsabile delle cose che scrive. L'importante e' essere consci delle
conseguenze: anche se non esistono moderatori, nessuno vieta agli utenti
dell'area di rispondere come meglio credono alle provocazioni o a messaggi
"fuori tema".
"SottoVoce" e' nato come "prodotto artigianale", e artigianale (nelle
concezioni e nei contenuti) vuole restare. Il successo del giornale, com'e'
ovvio, dipende da tutti, per cui si intende che il lavoro degli utenti
dell'area e dei redattori non e' svolto per tornaconto personale.
"SottoVoce", nel caso il progetto vada in porto nel migliore dei modi,
potra' prendere in considerazione la possibilita' di retribuire gli articoli
dei propri collaboratori che pubblichera'. Tutti gli articoli verranno
conservati in un archivio (conservato presso SottoVoce BBS, 02/603417, e tutte
le BBS che ne faranno richiesta), disponibili per un eventuale utilizzo da
parte del giornale. Si intende che una volta inviato un articolo nell'area,
"SottoVoce" e' autorizzato alla pubblicazione dello stesso. Gli articoli
vanno inviati via messaggio al caporedattore della sezione del giornale
competente. I capiredattori sono indicati in calce a questo messaggio (per
alcuni di essi e' necessario indicare come destinatario lo pseudonimo)
Per collaborare a "SottoVoce", ovviamente, non e' indispensabile saper
scrivere. Un mensile ha un'infinita' di necessita' e di spese, e ha bisogno
tanto di giornalisti quanto di fotografi, impaginatori, grafici, vignettisti,
amministratori, notai, distributori, avvocati, programmatori (trattandosi di
un giornale telematico e multimediale). Il lavoro di chiunque e'
preziosissimo, e non sempre ha a che fare col sapersi destreggiare tra i
congiuntivi.
E' chiaro che se i redattori o i collaboratori di "SottoVoce" esprimono
un'opinione nella "SottoVoce.Italia" o in altre aree di qualsiasi rete, lo
fanno a titolo personale e non, assolutamente, a nome di tutto il giornale.
"SottoVoce" sara' distribuito mensilmente in due formati: MULTIMEDIALE (in
formato eseguibile, contenente articoli, immagini, suoni e animazioni), e
ASCII, tenuto conto del fatto che non tutti i modem sarebbero in grado di
prelevare in breve tempo la versione multimediale. La redazione si impegna
comunque ad inviare la versione multimediale via posta a chiunque ne fara'
richiesta.
E' possibile richiedere un numero di "SottoVoce" inviando un contributo
perle spese postali all'indirizzo: Gianluca Neri, c/o "SottoVoce", Via
Sarzana, 41 - 20159 - MILANO.
Un giornale, anche telematico, ha alti costi, e spesso gli introiti
pubblicitari non bastano a coprirli. Si puo' aiutare "SottoVoce" inviando un
contributo al numero di conto corrente postale indicato sulla rivista.
Gianluca Neri
gianluca.neri@galactica.it
g.neri@peacelink.it
############ Programmi italiani ###
### 5 ### BBS Fax ###
############ Herve Miozzo ###
Riassunto:
Ed ecco l'ultimo capolavoro *:) dello storico Herve.
"Come ti sistemo il fax" *:)
Naturalmente recensito con la solita impagabile, impareggiabile,
inossidabile puntualita' *:)
------------------------------------------------------------------------------
BBSFAX
Another Fine Software Developed By Erve Miozzo !!
Bye _©ª_ (c) Erve Miozzo 1995
(O§) ^
( : )³ Herve Miozzo 2:333/511@Fidonet.Org
~~~~~~~
BBSFAX e' un programma che, come dice il nome stesso, consente ad una BBS di
poter sfruttare l'eventuale modem di classe 1 o 2 anche per poter ricevere
e/o stampare dei fax.
BBSFAX e' un programma Freeware puo' essere liberamente distribuito senza
alterare nessuno dei files che lo compongono.
Vediamo a grandi linee le caratteristiche principali di questo programma.
BBSFAX puo' funzionare in due modalita' che io ho definito "CLIENT" e
"STANDALONE".
La modalita' "CLIENT" consente a BBSFAX di poter essere utilizzato come
client di un programma front-end come ad esempio un Mailer di una BBS, oppure
un programma di comunicazione. In questo caso il programma front-end deve
preoccuparsi di effettuare le operazioni di inizializzazione del modem e di
gestire il riconoscimento della stringa che viene generata dai modem/fax
quando ricevono una chiamata di tipo FAX.
La modalita' "STANDALONE" e' caratterizzata dal fatto che BBSFAX integra al
suo interno un piccolo programma di comunicazione. Al caricamento di BBSFAX
in modalita' "STANDALONE" viene effettuata l'identificazione e
l'inizializzazione del modem/fax.
Una caratteristica molto importante di cui BBSFAX e' dotato, e' quella di
poter utilizzare un proprio fossil driver integrato oppure un normale fossil
driver comunemente utilizzato per le BBS.
Con BBSFAX e' anche possibile eseguire la stampa dei FAX ricevuti. La
stampa puo' essere effettuata o su stampanti che emulino una EPSON oppure su
stampanti Laser HP.
Relativamente alle stampe, BBSFAX ha una interessante possibilita'.
Attraverso un opportuno parametro BBSFAX crea un file .BAT con tutti i
comandi per effettuare la stampa di tutti i FAX ricevuti.
Non mi dilungo oltre questa e' solo una piccola panoramica su alcune delle
caratteristiche principali che caratterizzano questo programma, altre
informazioni si potranno avere
leggendo la documentazione allegata al
programma.
Per il futuro (tempo permettendo) e' in cantiere anche la possibilita' di
inviare FAX.
Il programma BBSFAX e' requestabile con la magic BBSFAX presso:
All Games BBS 2:331/221 (Dalle 21:00 alle 08:00)
THE GIANT BBS 2:333/511 (Dalle 14:00 alle 08:00)
Herve Miozzo
2:333/511@Fidonet.Org
############ ###
### 6 ### COMPRESSIONE DATI - PARTE 1/4 ###
############ Diego Roversi ###
Riassunto:
Era da parecchio pronta questa serie di articoli dell'ottimo - quanto
a chiarezza espositiva - Diego Roversi.
Il primo articolo - questo *:) - era gia' stato pubblicato nel mai
abbastanza compianto Mensile Italiano di Programmazione Software. Gli
altri saranno inediti.
Diego ci accompagna pian pianino attraverso le tortuose insidie della
compressione dei dati. Grazie Diego!
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Compressione Dati.
parte 1/4
[Info] Mensile Italiano di Programmazione Software!
Compressione dati.
Negli ultimi anni si e' diffuso l'uso di programmi per comprimere dati.
Ormai di tali programmi ne esistono molti, e anche su piattaforme diverse.
Non che il problema sia nato solo in questi ultimi anni, ma solo recentemente
interessa anche l'utente finale. Probabilmente la prima grande spinta
all'uso di massa e' stata proprio la telematica, infatti comprimendo i dati
e' possibile accorciare i tempi di trasmissione nonche' diminuire le spese.
Non a caso i primi programmi di compressione come ARC e PKZIP si sono diffusi
soprattutto fra i frequentatori di BBS.
Ma come fanno questi programmi a dimezzare la lunghezza dei file senza farne
perdere nessuna informazione?
In realta' dire che i file vengono compressi non e' corretto, sarebbe meglio
dire che ne viene ottimizzata la codifica, ovvero le informazioni contenute
nel file vengono ricodificate in maniera di usare una quantita' minore di
spazio. In questo modo gia' si incomincia a intuire come funzionano tale
programmi.
Ma prima di scendere nei dettagli e' meglio partire dal definire alcuni
termini che verranno usati abbastanza spesso.
Alfabeto : insieme di simboli.
Stringa : sequenza di simboli appartenenti ad uno stesso alfabeto.
Linguaggio : un insieme di stringhe.
Per esempio i file su un sistema MS-DOS sono delle stringhe il cui alfabeto
sono tutti i possibili bytes. Da queste definizioni vediamo poi che il C o
il Pascal sono dei linguaggi, in quanto qualsiasi listato e' una stringa di
caratteri ascii. Quindi definiamo che il C e' un linguaggio il cui alfabeto
e' composto da caratteri.
Il termine linguaggio comunque non deve trarre in inganno. Qui il termine
viene usato in una accezione piu' ampia di quella usata comunemente. Per
esempio nessuno ci vieta di definire il linguaggio "eseguibili" a cui
appartengono tutti i programmi eseguibili su un certo computer. Inoltre non
e' detto che una stringa composta da elementi dell'alfabeto debba per forza
appartenere al linguaggio, come una sequenza di lettere italiane non forma
sempre una parola italiana.
Un altro termine da definire e':
Codice : corrispondenza fra i simboli [N.d.E.: gli elementi dello
alfabeto] di un linguaggio e le stringhe di un altro
linguaggio.
La definizione puo' sembrare paradossale, parlando di compressione dati,
dato che in questo modo una codifica associa ad un simbolo in entrata, una
sequenza di simboli in uscita. In realta' bisogna ricordarsi che gli
alfabeti in entrata e in uscita sono differenti. Per fare l'esempio pratico
della lingua italiana, la lingua scritta, intesa come linguaggio composto
dalle lettere dalla A alla Z e' una codifica di informazioni: ad esempio al
concetto di "cane" associamo la stringa di lettere c,a,n,e. Da questo punto
di vista l'italiano e' un codice che codifica le informazioni che vogliamo
esprimere.
E' importante ricordarsi che nella definizione di alfabeto, la parola
simbolo puo' essere qualsiasi cosa, un bit, una lettera, una parola, o
qualsiasi informazione.
Ad ogni caso questo concetto, diverra' importante soprattutto quando si
parlera' di codice di Huffman.
Per ora incomincieremo lavorando su dei file generici, e questo significa
che avremo in ingresso una stringa qualsiasi di bytes, e il alfabeto di
uscita sia composto ancora dai bytes.
* Un semplice metodo di compressione: Run Length Encode.
Si tratta di individuare all'interno del file dei byte ripetuti piu' volte e
sostituirli con un codice particolare che indichi quale byte e' ripetuto e
quante volte. Per semplicita' assumeremo che l'alfabeto in uscita sia lo
stesso di quello in entrata e quindi il processo di codifica avra' le
seguenti regole:
a) ogni byte puo' essere codificato con se stesso, ovvero viene lasciato
inalterato
b) le sequenze di uno stesso byte possono essere codificate nel seguente
modo:
<esc><byte da ripetere><numero di volte>
Possiamo notare che questa codifica ha le seguenti caratteristiche:
1) una sequenza di byte uguali puo' essere sia lasciata tale e uguale, sia
puo' essere codificata come specificato in b). Dato che il nostro scopo
e' di comprimere, per scegliere quale delle due regole usare, decideremo
in questo modo: se la sequenza di byte e' di almeno 3 bytes useremo la
seconda, altrimenti useremo la prima.
2) il byte <esc> se lasciato inalterato, dara' dei problemi di ambiguita'
quando dovremo decomprimere il file compresso. Infatti non potremo sapere
se <esc> indica che nel file originale c'era un <esc> oppure una sequenza
di byte uguali. Per questo motivo un <esc> in entrata verra' codificato
in questo modo: <esc><esc><1>; il cui ovvio significato e': una sequenza
di un solo <esc>.
3) dato che il numero di volte da ripetere un byte, e' espresso in byte, la
regola b) mi potra' codificare al massimo una sequenza di 255 byte.
Quindi sequenze di piu' di 255 bytes dovranno essere spezzate in parti,
minori o uguali a 255 bytes.
Ecco l'algoritmo in Pascal:
Const Esc:byte=27;
type bf=file of byte;
var fi,fo:bf;
Procedure RLE_Codifica(var file_in,file_out:bf);
var nuovo,vecchio:byte;
numero,i:byte;
begin
read(file_in,vecchio); numero:=1;
while not eof(fi) do begin
read(file_in,nuovo);
if nuovo=vecchio then begin
if numero<255 then
numero:=numero+1
else begin
{ ne ho gia' letti 255 di byte uguali }
write(file_out,ESC,vecchio,numero);
vecchio:=nuovo;
numero:=1;
end;
end
else begin {nuovo<>vecchio}
if (numero>2)or(vecchio=ESC) then begin
{ codifico se ho trovato piu' di due oppure se e' un ESC }
write(file_out,ESC,vecchio,numero);
numero:=1;
end
else begin
for i:=1 to numero do
write(file_out,vecchio);
numero:=1;
end;
end;
vecchio:=nuovo;
end; { while }
if (numero>2)or(vecchio=ESC) then begin
{ se ho trovato piu' di due }
write(file_out,ESC,vecchio,numero);
numero:=1;
end
else begin
for i:=1 to numero do
write(file_out,vecchio);
numero:=1;
end;
end;
Procedure RLE_Decodifica(var file_in,file_out:bf);
var b,num,i:Byte;
begin
while not eof(file_in) do begin
read(file_in,b);
if b=ESC then begin
read(file_in,b,num);
for i:=1 to num do
write(file_out,b);
end else
write(file_out,b);
end;
end;
L'algoritmo e' abbastanza semplice. La parte di codifica usa tre variabili,
"nuovo" e' il carattere appena letto, mentre "vecchio" e' il precedente. Se
"nuovo" e' uguale a "vecchio" allora "numero", che mi indica quanti caratteri
consecutivi sono stati trovati finora, viene incrementato.
Se invece "nuovo" e' diverso da "vecchio", significa che la sequenza di
caratteri uguali e' terminata e se questa era lunga almeno tre viene
codificata, altrimenti viene lasciata inalterata.
Quella di decodifica e' ancora piu' semplice: scrive i caratteri man mano
che li legge, e se trova un <esc> lo decodifica in una sequenza di caratteri
uguali.
Per finire, alcune considerazioni sul RLE. Per prima cosa notiamo che la
sua semplicita' permette di scrivere algoritmi molto veloci. Questo pero' a
scapito della bonta' della sua compressione, in genere e' molto scarsa.
Infatti sono poche le categorie di file che contengono sequenze di byte
ripetuti, e ancora meno sono i file che ne contengono a sufficienza per avere
un guadagno veramente vantaggioso.
Un caso abbastanza tipico di uso di questo algoritmo e' la memorizzazione di
immagine bitmap, dove e' facile incontrare sequenze di byte uguali. Infatti,
non a caso il formato PCX si basa proprio su questo algoritmo.
In fine rimane il problema di scegliere il carattere <esc>. Dovra' essere
per forza un carattere che compare poche volte all'interno del file, o
comunque che compaia come sequenza di caratteri uguali. Infatti abbiamo
visto come un singolo <esc> debba essere per forza codificato come
<esc><esc><1>, quindi con tre bytes.
Nei prossimi articoli, verra' discusso l'algoritmo di compressione di
Lempel-Ziv-Welch, che e' in grado di rimuovere alcune limitazioni del RLE.
Diego Roversi
2:331/308
############ ###
### 7 ### Internet provider in Italia : Synapsis ###
############ Enrico Franceschetti ###
Riassunto:
Il buon Farnceschetti mi segnala questa Synapsis per gli utenti di
Napoli e dintorni.
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Un network al mese....o quasi
Internet provider in Italia
SYNAPSIS
P.S. - Con quest'ultimo provider napoletano, la Synapsis, ho trovato la mia
pace. Il sistema e' gestito (solo gestito, egli e' il tecnico non il
proprietario finanziatore) da Giacomo Tufano (ex sysop del nostro net),
persona quantomai disponibile, gentile e soprattutto preparata, che ha
organizzato in poco tempo un servizio funzionale ed efficiente.
Gli abbonamenti per utenza domestica costano circa 250.000 lire annue iva
compresa ed offrono servizi Full Internet (maggiori info su www.synapsis.it)
Non per fare pubblicita' interessata (non ci guadagno nulla, purtroppo :))
ma... che ne diresti di darne notizia sulla rivista? Se c'e' una cosa che
funziona meriterebbe di essere resa nota... soprattutto a Napoli, dove c'e'
carenza di alternative.
Enrico Franceschetti
E.Franceschetti@Agora.stm.it
2:335/212.1
############ ###
### 8 ### IL GERGO HACKER - PARTE 43 ###
############ Eric S. Raymond & .mau. ###
Riassunto:
Ancora due puntate ed il gergo e' finito.
Questa volta si sparla di vaxiani, aspirapolveri e di un codice del
cattivo programmatore.
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<VAX> /vaks/ s. 1. [da Virtual Address eXtension] Il progetto di
minicomputer di maggior successo nella storia dell'informatica, eccetto forse
il suo immediato predecessore, il PDP-11. Tra il suo rilascio nel 1978 e
l'eclisse dovuta ai <killer micro>s dopo circa il 1986, il VAX e'
probabilmente stata la macchina favorita dagli hacker, specialmente dopo
l'uscita nel 1982 dello UNIX 4.2BSD UNIX (vedi <BSD UNIX>). Notevole
specialmente per il suo insieme di istruzioni ampio e amichevole per il
programmatore, qualita' che divento' pero' un ostacolo dopo la rivoluzione
RISC intorno al 1985. 2. Una famosa casa di aspirapolvere inglese. Citata
perche' quello che era considerato il motto dei suoi venditori, "Nothing sucks
like a VAX!", dibvenne una sorta di grido di battaglia dei partigiani RISC.
Ironicamente, lo slogan era in realta' quello di una marca rivale,
l'Electrolux.
<VAXen> /vak'sn/ [da "oxen", buoi; forse influenzato da "vixen", volpe ma
anche strega] s.pl. La forma plurale standard usata tra gli hacker per
indicare i VAX. "Abbiamo installati quattro PDP-10 e venti VAXen". Vedi
<boxen>.
<vaxism> s. Un pezzo di codice che esibisce <vaxocentrism> in aree
critiche. Confr. <PC-ism>, <unixism>.
<vaxocentrism> /vak'soh-sen'trizm/ [in analogia a "ethnocentrism"] s.
Malattia immaginaria che affliggerebbe i programmatori C che persistono nello
scrivere codice secondo certe assunzioni valide (spec. sotto UNIX) sui
<VAXen>, ma false altrove, il che puo' portare a seri problemi di
portabilita'. Tra di esse:
1. L'assunzione che dereferenziare un null pointer e' lecito, perche'
tutti i suoi bit sono 0, e la locazione 0 e' leggibile e vale 0 (puo'
invece causare una trap di indirizzo illegale sui non-VAX, e persino
sugli stessi VAXen, con altri sistemi operativi).
2. L'assunzione che puntatori e interi abbiano la stessa dimensione, e
che i puntatori si possano salvare in variabili intere e tirati di
nuovo fuori senza essere troncati o modificati.
3. L'assunzione che qualunque tipo di dati puo' iniziare a un qualunque
indirizzo di memoria (ad esempio, si puo' tranquillamente costruire un
puntatore a un oggetto delle dimensioni di una parola a un indirizzo
dispari). Su molte architetture (spec. RISC) ottimizzate per
esecuzione ad alta velocita', questo non e' lecito e puo' causare un
bus error o un errore di indirizzo illegale.
4. L'assunzione (correlata) che alla fine di un tipo non ci sia alcun
"riempimento" e che in un vettore si possa passare immediatamente
dall'ultimo byte di un elemento al primo del successivo.
5. L'assunzione che lo spazio di indirizzamento e' piatto e che foo[-1]
e' qualcosa di sensato. Questo non e' vero sulle macchine indirizzate
a segmenti come i chip Intel (si', la segmentazione e' universalmente
considerata un modo di progettazione <brain-damaged>, ma quella e'
un'altra storia).
6. L'assunzione gli oggetti possono essere grandi a piacere senza
considerazioni speciali (di nuovo, falso sulle architetture
segmentate).
7. L'assunzione che i parametri di una routine siano salvati in memoria
in maniera contigua e in ordine strettamente ascendente o discendente
(falsa su molte architetture RISC).
8. L'assunzione che bit e unita' indirizzabili all'interno di un oggetto
siano ordinate nello stesso modo, e che quell'ordine sia una costante
della natura (falsa sulle macchine <big-endian>).
9. L'assunzione che abbia senso confrontare puntatori a differenti
oggetti non all'interno dello stesso vettore, o a oggetti di tipi
differenti (la prima e' falsa sulle architetture segmentate, la
seconda su macchine dove l'unita' di base e' la parola o con piu'
formati per i puntatori).
10. L'assunzione che un puntatore a un qualunque tipo puo' essere
trasformato in un puntatore a un qualunque altro tipo (falsa su
macchine dove l'unita' di base e' la parola o con piu' formati per i
puntatori).
11. L'assunzione che un "int" abbia 32 bit (falsa sui 286 per alcuni
compilatori), o (quasi equivalentemente) che sizeof(int) ==
sizeof(long).
12. L'assunzione che si possa scrivere su argv[] (falsa in alcuni sistemi
C).
13. L'assunzione che i char abbiano un segno (falsa sui 68000 e altrove).
14. L'assunzione che tutti i puntatori abbiano la stessa dimensione e
formato, il che significa che non ci si deve preoccupare di scrivere
correttamente i tipi nelle chiamate a procedure (vedi il punto 10.)
Si noti che un programmatore puo' venire validamente accusato di
vaxocentrismo anche se non ha mai visto un VAX. I termini "vaxocentricity" e
and "sindrome del tutto-il-mondo-e'-un-VAX" sono stati usati come sinonimi.
<Version 7> alt. V7 /vee-se'vn/ s. La versione non sopportata di <UNIX>
del 1978, ancestrale a tutte le attuali versioni commerciali. Prima del
rilascio degli standard POSIX/SVID, le feature V7 erano prese come una base di
portabilita' per UNIX. Vedi <BSD>, <USG UNIX>, <UNIX>. Alcuni amanti dei
tempi passati che non sopportano la commercializzazione e il gonfiarsi dei
kernel affermano ancora che il V7 e' stato l'Ultimo Vero UNIX.
<vi> /vee ie/, *non* /vie/ e *mai* /siks/ [da 'Visual Interface'] s. Un
editor a schermo messo insieme (v. <crufted together>) da Bill Joy per una
delle prime versioni di <BSD>. Divenne l'editor standard de facto UNIX e il
favorito tra gli hackers praticamente senza rivali fino alla crescita di
<EMACS> intorno al 1984. Tende a frustrare i nuovi utenti, visto che non
accetta comandi mentre si scrive il testo di input e viceversa, e il setup di
default non da' alcuna indicazione del modo in cui si e'. Cio' nonostante, e'
ancora molto usato (quasi meta' di chi ha risposto a un sondaggio USENET
qualche anno fa lo preferisce), e persino i fan EMACS spesso lo sfruttano
come editor per i mail o per testi piccoli (principalmente perche' parte piu'
in fretta del gigantesco EMACS). Vedi <holy wars>. [NdT: io sto scrivendo
il Jargon file con vi, scrivo le mie pagine HTML con vi... e' troppo comodo
avere lo stesso editor su tutti i sistemi - .mau.] [N.d.E.: uno dei motivi
della scelta di Amiga era perche' user friendly! Consideravo gia' il dos
troppo ostico.]
<virgin> agg. Non usato, riferito a un programma. "Tiriamo su un sistema
vergine e vediamo se casca di nuovo". Spec. utile dopo avere contratto un
<virus> via <SEX>. Anche, per estensione, buffer non usati e cose simili
all'interno di un programma. [NdT: notate la mancanza del significato
italiano di floppino da formattare - .mau.]
<virus> [dalla SF] s. Un programma distruttivo che si propaga 'infettando'
(inserendosi in) altri programmi fidati, spec. sistemi operativi. Vedi
<worm>, <trojan horse>.
<virtual> agg. 1. Facente funzione di. La memoria virtuale fa le veci
della memoria reale, ma non lo e'. 1. Alternativa comune a <logical>, ma mai
usata con le direzioni cardinali. Si noti che per un qualsiasi X, un X logico
e' o un X reale o un X virtuale, ma mai entrambi.
<virtual reality> s. 1. Simulazione al calcolatore che utilizza grafica 3D
e usa strumenti tipo il Dataglove (un guanto con speciali sensori) per
permettere a un utente di interagire con la simulazione. Vedi <cyberspace>.
2. Un tpo di interazione di rete che incorpora aspetti dei giochi di ruolo,
teatro interattivo, commedia improvvisazionale e riviste di "storie vere". In
un gruppo di "realta' virtuale" (come il newsgroup USENET alt.callahans o gli
esperimenti di MUD su Internet) l'interazione tra i partecipanti e' scritta,
come in una storia condivisa completa di scenario, i "personaggi principali"
che possono essere tipi completamente diversi dalle persone che li creano, e
"personaggi secondari" comuni manipolabili da tutti i partecipanti. L'unica
legge ferrea e' che non si possono fare cambiamenti irreversibili a un
personaggio senza il consenso della persona che lo "possiede"; per il resto,
e' valido tutto. Vedi <bamf>, <cyberspace>.
<visionary> s. Uno che fa hack sulla visione, nel senso di un ricercatore
AI che lavora sul problema di far si' che i calcolatori "vedano" cose usando
le telecamere. (Non ci sono problemi a mandare l'informazione di una
telecamera a un calcolatore. Il problema e', come si puo' programmare il
calcolatore per fare uso di tale informazione?) Vedi <SMOP>.
<VMS> /vee em ess/ s. Il sistema operativo proprietario DEC per i suoi
minicomputer VAX; uno dei sette ambienti o giu' di li' che incombono
maggiormente nel folklore hacket. Molti fan UNIX concedono generosamente che
il VMS potrebbe probabilmente essere il sistema operativo commerciale favorito
dagli hacker se non esistesse UNIX; anche se vero, cio' rende furiosi i fan
VMS. Il maggior lamento degli hacker e' la sua lentezza, da cui il limerick:
There once was a system called VMS
Of cycles by no means abstemious.
It's chock-full of hacks
And runs on a VAX
And makes my poor stomach all squeamious.
---The Great Quux
[C'era una volta un sistema chiamato VMS
che non era certo astemio di cicli di CPU.
E' zeppo di hack
e gira su un VAX
e rende il mio povero stomaco squamoso]
Vedi anche <VAX>, <TOPS-10>, <TOPS-20>, <UNIX>.
<voodoo programming> [dalla "economia vudu'" di George Bush"] s. Uso per
supposizione o scopiazzatura di un algoritmo o una proprieta' <obscure> o
<hairy> di un sistema che in realta' non si capisce. L'implicazione e' che la
tecnica puo' non funzionare, e in tal caso non si sapra' mai perche'. Confr.
<magic>, <deep magic>, <heavy wizardry>.
<vulcan nerve pinch> s. [Stretta vulcaniana, dai telefilm di Star Trek via
gli hacker Amiga] La combinazione di tasti che forza un boot a caldo o il
salto al monitor in ROM (sulle macchine che supportano questa feature). Su
molti micro e' Ctrl-Alt-Del; sui Mac, e' <Cmd>-<Power switch>! Detta anche
<three-finger salute> [saluto a tre dita].
<vulture capitalist> [capitalista avvoltoio] s. Hackerismo peggiorativo per
"venture capitalist", derivante dalla pratica comune di imporre contratti che
privano gli inventori sia del controllo sulle loro innovazioni che della
maggior parte dei soldi che avrebbero potuto ottenere da esse.
tradotto da .mau.
Fidonet: 2:334/100.5
2:332/407.909
Internet: mau@beatles.cselt.stet.it
############ ###
### 9 ### Zoc ###
############ Marco Rocco ###
Riassunto:
C'e' stata un po' di bufera - questo per i distratti - a seguito di un
mio articolao - volutamente polemico - postato sull'area osso.ita o
qualche cavolo del genere.
Parecchi - hai visto le lettere - sono letteralmente impazziti, sono
diventati *furiosi*!! cani rabbiosi schiumanti bile.
Di tutti quelli che hanno tentato di mordermi l'unico che ha tentato di
costruire qualcosa di concreto (oltre che il ribattere con futili
polemiche) e' stato il buon Marco.
Ecco qui un frutto della collaborazione, un altro e' gia' stato spedito
in area oss.ita o come cavolo e riguarda i parametri di setup per osso.
Bravo Marco!
Quanto alle proxime collaborazioni... se son rose fioriranno! *:)
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ZOC
Uno dei piu'diffusi pacchetti di comuni cazione per OS/2 e'senza dubbio
Zap-O-Comm (o, per gli amici, ZOC ) attualmente giunto alla versione 2.05.
Realizzato da Markus Sch mitd, tedesco, e' shareware. Interessante (se ne
parlera' dopo) il si stema usato per la registrazione.
Il programma, rigorosamente Presentatio n Manager, (cioe', per i non esperti
di OS/2, che gira in una finestr a grafica , rispetto alla modalita' testo,
nel quale un programma gira in una finestra di testo) e' esteticamente
gradevole ed e' personaizzabile praticamente in ogni sua parte.
Nella sua configurazione standard, ZOC si presenta con la classica
finestra-terminale nella quale si puo' c olloquiare direttamente con il modem
e sulla quale comparira' l'outp ut del sistema remoto al quale ci si
e'collegati.
In alto, due file di bottoni: la prima (ad iconcine) rappresenta degli
shortcuts per le funzioni di prima ria utilita' (apertura PhoneBooks, dial,
hangup, script... ), mentre la seconda (a bottoni tradizionali) consente di
associare ad o gni bottone una caption ed una funzione a scelta dell'utente.
Ques to permette di crearsi una toolbar di acceleratori che consentono u n
accesso rapidissimo alle azioni usuali.
Sul margine inferiore, sotto alla fines tra-terminale, si trova un'altra
serie di indicatori, tra i qual i troviamo un bottone che riporta i parametri
di connessione (baud rate, parity, bit, stop) che, se premuto, porta
direttamente alla finestra di setup dei parametri stessi.
Successivamente abbiamo l'indicatore de l protocollo di ul/dl, quello del
tipo di emulazione terminale attiva, quello della durata della sessione di co
municazione (esprimibile in tempo o in denaro, mediante una curatiss ima
tabella di analisi scatti/tempo), quattro simil-LED che rip ortano lo stato
delle linee del modem, ed un bottone timer, attivabi le a piacere dall'utente.
Le impressioni d'uso sono notevoli. E' un prodotto che, sebbene shareware,
non ha nulla da invidiare a c oncorrenti piu' blasonati (e commerciali!).
Essendo ampiamente dotat o di toolbar e bottoni vari, si puo' utilizzarlo con
una facilita' e comodita' che permettono di concentrare l'attenzione sul
collegament o in corso e non su come utilizzare il programma...
Tra le cose che piu' o meno sono comuni ai pacchetti di comunicazione
troviamo lo scrollback (ch e si attiva in una sua finestra indipendente), il
chat (anche s e un po' "strano" e non all'altezza del resto del programma), i
logfiles (gestiti giorno per giorno, in maniera da rendere possibile una
archiviazione off-line dei log pregressi). Il logfile e' anche attivabile e
disattivabile da una checkbox sulla status bar.
Quello che invece non e' usuale e' la f inestra "snippet", come la chiama
ZOC: e'una finestra nella quale, una volta attivata, si possono trovare tutte
le parole che, a g iudizio di ZOC, sono nomi di file oppure indirizzi Fido che
sono appa rsi sullo schermo. Questo facilita la richiesta di files al sistem
a o l'invio di messaggi.
Aprendo il PhoneBook (o meglio, "i" Pho neBooks : ZOC dispone di un elenco di
default e di tre elenchi utent e) vengono visualizzati i siti memorizzati.
Per ogni sito possono essere memorizzate le informazioni usuali, oltre che
indicazio ni sullo script associato, sulla directory di download, sui paramet
ri IEMSI... e su altre innumerevoli cose. Anche in questo ambi to, ZOC e' la
configurabilita' fatta programma!
Sui phonebooks vengono riportate da ZOC le info sulle connessioni effettuate
ed, addirittura, se l'utente ha fornito i dati sulla frequenza delle
connessioni per i suoi s iti, gli vengono rammentati i sistemi che devono
essere chiamati per che' e' venuto il loro momento!
Durante il dialing, se l'utente lo desi dera, ZOC si "minifinestrizza",
rimanendo in secondo piano e permettendo cosi' all'utente di continuare a fare
altro, m onitorando pero' l'andamento dei tentativi di connessione. Una volta
agganciato il sistema remoto, la finestra principale viene ria perta e la
sessione puo' cominciare.
I protocolli di ul/dl sono i soliti che si trovano usualmente, e tra questi
lo ZModem e' sicuramente il piu' usato per l'efficienza che dimostra. Anche
qui i protocolli sono c onfigurabili nei loro parametri operativi.
Se l'utente lo desidera, puo' "aggancia re" dei protocolli esterni, che ZOC
poi utilizzera' come intrinseci.
Il setup, completo (e, per un principiante, addirittura eccessivo!) permette
di modificare praticamente qualunque feature del programma: dai settaggi del
modem, delle seriali, delle finestre, delle macro utente, delle toolbar...
tutto puo' essere personalizzato.
E' anche possibile associare delle "abbreviazioni" a delle frasi di uso
comune, in maniera da poter risparmiare tempo di battitura (come esempio,
viene fornita di default una abbreviazione che, ogni volta che si scrive "ZOC"
lo trasforma in "ZOC (2.05)" ...)
E' anche disponibile una sofisticata mappatura dei costi telefonici per
orario e per fascia chilometrica, che permette di tenere traccia con
precisione degli importi delle connessioni. Peccato che venga fornito solo il
file gia' pronto per gli utenti tedeschi. Occorrerebbe un utente (italiano)
di buona volonta' che potesse provvedere... sicuramente Markus non avra'
problemi a inserire il file in una prossima release.
Gli script di ZOC possono essere scritti in un linguaggio proprietario,
oppure, nelle ultime versioni, anche in REXX, il potente linguaggio IBM
fornito di serie con OS/2. Con gli script e' possibile controllare in maniera
totale il funzionamento e la reattivita' di ZOC.
Essendo shareware, e' richiesta la registrazione dopo 30 giorni di prova. Il
"nag" (o sollecito di registr azione) e' una dialog box che compare dopo ogni
download con Z-MODEM. La dialog box in questione e' quella che riporta le
informazioni per la registrazione stessa, nel suo piccolo un esempio di come
lavor i l'autore di ZOC.
La dialog box permette di scegliere la nazione in cui ci si trova, la
modalita' di pagamento, il sito al quale mandare la richiesta di
registrazione... automaticamente compila il modulo, calcola l'importo nella
valuta corretta per il luogo di registrazione e per il tipo di registrazione
scelta (fino al la versione 1.99,perenne, con floppy, senza, ...) e lo stampa!
La registrazione e' sui 90 DM (dipende da cosa si vuole)... speriamo solo
che il marco scenda dalla stratosfera!
In conclusione: ZOC e' senza dubbio un ottimo pacchetto di comunicazioni,
sicuramente tra i migliori in assoluto tra quelli disponibili su PC. La sua
grande configurabilita' e versatilita' lo rendono adatto alle utilizzazioni
piu' diverse, mentre le sue (poche) pecche non rovinano certamente il quadro
generale.
E' reperibile da: Biolus 2:334/501 (ZOC 205.ZIP 566105 bytes)
Marco Rocco
2:334/501
mrocco@ibm.net
############ ###
### 10 ### Digamma ###
############ Artore Londona ###
Riassunto:
E come tutti i bravi torinesi che non hanno assolutamente nulla a che
vedere con l'editoria sono andato anch'io a versare il mio obolo per
l'ingresso al Salone del Libro. In realta' anche il nostro
inossidabile inviato speciale, Artore Londona ha approfittato della
mia innata generosita'; trovatosi all'ingresso "per caso" e
"attualmente sprovvisto di liquidi" non ha esitato ad accodarsi.
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Conscio che tanto 'sti taccagni non rilasciano in queste occasioni neppure
un piccolo sconticello, mi sono aggirato - anima in pena - in mezzo a mucchi e
mucchi di ponderosi, accattivanti, spesso inutili - diciamocelo -,
multicolori, patinati o cartonati, esposti a bella mostra o impilati alla
rinfusa... insomma in mezzo a tonnellate e quintalate di quelle robe li': i
libri.
Essendo il mio portafoglio piu' in vena del solito nel mostrarmi un bel
vuoto pneumatico l'unica consolazione e' stata quella di cercare qualche
editoria legata - seppur marginalmente - alla telematica.
Tralasciando le scarse novita' multimediali, l'unica segnalazione degna di
Telem risulta essere la Digamma.
Ho lasciato il Nostro alle prese con i volantini della Digamma e l'incarico
di scrivere un breve articolao: eccovelo.
DIGAMMA [1]
Renato mi spintona - Vai, che li' ci scappa un articolo per telem.
Vado.
Presidiano uno sparuto bancone una gentil Signora ed un distinto Signore.
Disponibili oltre che interessati, lui si ricorda di un'altra rivista
telematica (mannaggia, mai che conoscano Telematicus): SB..., SBD...
- SBDI! - esclamo. Precisamente.
Com'e', come non e' mi informano di rilasciare entro il primo di giugno (se
RRE come al solito non pubblica l'articolo un anno dopo siamo pure puntuali)
di rilasciare, dicevo, una BBS accessibile a tutti con a disposizione il
materiale della Digamma.
Arraffo tutto cio' che sembra disponibile - anche, scopriro' in seguito, la
carta di un panino alla maionese lasciata sbadatamente sul tavolo - per
leggermi il tutto a casa con calma. Maionese permettendo.
Alla fine - forse piu' per cortesia - i signori mi chiedono le generalita'.
Non ricambio chiedendogliele; non per carenza di cortesia, piuttosto per
l'emozione di riuscire finalmente a dare per Telem una "vera" intervista.
Comunque passiamo a riportare cosa sia questa Digamma. Su uno dei volantini
arraffati si legge:
LA BIBLIOTECA DELL'INEDITO
La Biblioteca dell'Inedito e' un circuito interattivo [2] di promozione,
divulgazione e lettura di opere inedite. I testi vengono raccolti,
archiviati, riversati su vari supporti di lettura di opere inedite (cartaceo,
informatico, telematico) e quindi presentati, attraverso un catalogo, a un
vasto campione di pubblico che ne valuta sia le qualita' artistiche sia le
potenzialita' commerciali.
Per una autore, quindi, iscriversi alla Biblioteca dell'Inedito significa
avere la possibilita' di rendere i prorpi scritti visibili a un circuito di
Lettori altrimenti impossibile da raggiungere. Per un lettore d'altra parte,
iscriversi significa avere a disposizione un intero archivio di scritti
inediti, nel quale potrebbero circolare nuovi, originali talenti.
La Biblioteca dell'Inedito non propone il successo ma un serio, costante
impegno nel promuovere, nell'ambito del proprio circuito, la lettura e la
valutazione delle opere scritte. Tuttavia, proprio grazie a questa
circolazione 'interna', il viaggio nel nostro mondo editoriale "parallelo"
puo' concludersi, per alcuni, con il passaggio dall'universo dell'inedito a
quello dell'edito. [3]
Le opere migliori, infatti, oltre ad ottenere riconoscimenti e premi nei
concorsi promossi dalla Biblioteca, vengono segnalate ai piu' importanti
Editori italiani, accompagnati da una documentazione comprendente classifiche
dei testi piu' richiesti, schede di valutazione, commenti e recensioni.
In un panorama dell'editoria "minore" nel quale gli Autori sono spesso
oggetto di manovre poco limpide e speculazioni, la Biblioteca dell'Inedito si
pone come punto di riferimento chiaro, concreto e svincolato dalle illusioni e
dalla false promesse tipiche di quei sottoboschi editoriali nei quali e'
facile imbattersi quando si cerca un riconoscimento delle proprie qualita'
creative.
Il volantino continua illustrando i settori letterari disponibili:
praticamente tutti, non sto ad elencarli. Da notare che la grossa divisione
e' su meno o piu' di 64 pagine.
LA CAMPAGNA INDAGATORI DEL MISTERO
Qui la Biblio - permettetemi l'abbreviazione - lancia una campagna per la
raccolta di scritti su alcuni grandi argomenti riguardanti il mondo del
mistero (giustamente, avendo avuto fortuna "Torino citta' magica I e II" non
si sa mai. Questi argomenti tirano sempre).
Gli argomenti:
Santo Graal
Eldorado
Atlantide
Extraterrestri
Presenze misteriose
il tutto su taglio giornalistico. Quasi quasi gli mando qualcosa *:)
Chiaramente onori e stampe al vincitore, agli altri si tocca la mano.
VARIE & EVENTUALI
Per un appasionato del genere, invece di scrivere su Telem, la cosa non
potrebbe che essere piu' allettante: non mancano altre gustose proposte.
Ci si puo' (improvvisare?) critici di opere altrui. E anche qui chi critica
piu' (o meglio? non ho capito *:) ) verra' premiato.
Si puo' scoprire dove sono gli editi tra i testi inediti. Anche qui
caramellina finale.
Oppure ci sono i REALFICTION ROLEGAMES e qui torniamo a pesce sul mare:
REALFICTION ROLEGAMES
Serie gialla
L'idea e' far partecipare ad un gioco di ruolo, un giallo, piu' persone
tramite recapito postale, telematico o telefonico. I personaggi in gioco
ondeggiano (a seconda del titolo) dalle 5 alle 8 persone.
Lo scopo e' ovviamente quello di trovare il colpevole, dati una serie di
indizi iniziali e interagendo secondo determinati schemi - pena l'espulsione -
con gli altri partecipanti.
La redazione di Reafiction (o realfiction? nel volantino vengono usati
entrambi) oltre a dar vita ad uno dei personaggi del gioco e a descrivere
luoghi e situazioni, svolge anche la funzione di supporto, di coordinamento e
stimolo nello svolgimento del gioco.
Esordiscono con la Serie Gialla, ma promettono a breve una Storica, Fantasy,
di Fantascienza e d'Avventura.
GLI SGHEI
Ed eccoci ai prezzi, escludendo i supporti (telefono, fax, audiocassetta)
concordabili in separata sede ecco le fasce d'iscrizione:
FASCIA A - Questa fascia e' valida per gli Autori che consegnano il proprio
testo via modem o su dischetto e che intendono diffonderlo
attraverso la linea telematica e la spedizione di dischetti [4].
LETTURA DIFFUSIONE LIRE
fino a: fino a:
512 pagine 64 pp 40.000
1.024 pagine 128 pp 80.000
1.536 pagine 192 pp 120.000
FASCIA B - Questa fascia e' valida per gli Autori che inviano il proprio
materiale su carta e che intendono diffonderlo esclusivamente
attraverso spedizioni di materiale cartaceo. E' valida inoltre per
gli autori che inviano il propiro testo su dischetto o via modem e
che intendono diffonderlo, oltre che in linea e su dischetto, anche
su carta, raggiungendo cosi' tutte le fascie di pubblico della
Biblioteca. [4]
LETTURA DIFFUSIONE LIRE
fino a: fino a:
512 pagine 64 pp 80.000
1.024 pagine 128 pp 160.000
1.536 pagine 192 pp 240.000
FASCIA C - Questa fascia e' valida per gli autori che inviano il proprio testo
su carta e che intendono diffonderlo, oltre che su supporto
cartaceo, anche in linea e su dischetto, raggiungendo cosi' tutte le
fasce di pubblico della Biblioteca. [4]
LETTURA DIFFUSIONE LIRE
fino a: fino a:
512 pagine 64 pp 120.000
1.024 pagine 128 pp 240.000
1.536 pagine 192 pp 360.000
L'iscrizione da' diritto a mantenere le opere in circuito per un anno a
partire dalla data di consegna alla Biblioteca dell'Inedito.
La Biblioteca dell'Inedito
DIGAMMA - Via P. G. Lais 12, 00142 Roma
tel/fax (06) 5037383/5037763 - BBS (06) 5039753
Artore Londona
[1] Digamma : agenzia di servizi editoriali che cura, tra l'altro, la
progettazione, la documentazione e la realizzazione redazionale del Libro
dei Fatti AdnKronos (120.000 copie vendute nel 1995) ai primissimi posti
nelle classifiche dei libri piu' venduti, e comprende, tra i suoi
collaboratori, redattori, giornalisti e scrittori provenienti da diversi
settori dell'attivita' editoriale.
[2] interattivo: sara' una moda o operera' veramente in questo modo?
[3] : watz! questo commento era solo per farti andare un po' su e giu' *:) In
realta' qui non c'era un salto di paragrafo, ma a mio insindacabile
giudizio ci sta bene.
[4] diffusione: qui mi sfugge qualcosa, ma non e' la Digamma che dovrebbe
preoccuparsi di diffondere le opere? Boh.
############ ###
### 11 ### Bibliografia ###
############ AAVV ###
Riassunto:
Cosi' Gianluca mi ha accompagnato la recensione:
Ad essere sincero Internet mi sta stancando. Non parlo del suo utilizzo, ma
di come viene trattata al di fuori dell'ambito telematico. Ogni volta che
vado in edicola trovo una pubblicazione nuova che ne parla, e la maggior parte
delle volte e' del tipo talmente patinato che il contenuto scompare, sommerso
dal caolino [1] della carta o dalle escursioni grafiche dell'impaginazione
:-(.
Il telegiornale parla di Internet, Santoro la ascolta, probabilmente per il
suo secondo compleanno mio figlio vorra' un accesso personale, e si chiedera'
perche' quel rincoglionito di suo padre si ostina a tenere il point su Fido
non accontentandosi della *rete*.
[...]
***
Abbiamo poi la recensione dei due libri della Feltrinelli promessovi
tanto tempo fa *:)
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VIRTUAL
Editore: Edizioni Wilsor
Direttore: Stefania Garassini
Telefono: 02/48010171 4987826
Telefax : 02/4982098
E-MAIL: info@virtual.it
Il sottotitolo recita "Mensile di Relta' Virtuale e Immagini di Sintesi", e
cio' dovrebbe spiegare tutto.
A questo punto, pero', il quesito e' inevitabile: cosa e' la Realta'
Virtuale?
No, non iniziero' un trattato di trecentosettantadue pagine sull'argomento
(paura eh ?:-)), semplicemente dico che ci si puo' mettere dentro tutto ed il
contrario di tutto, o quasi.
Niente di strano, quindi, che gli articoli vertano su simulatori,
anticipazioni tecnologiche, resoconti di fiere e convegni, multimedialita', ma
anche sulla telematica, dalla tendenza all'etica, al costume.
In questa ottica gli interventi non sono tecnici (su programmi o procedure),
ma ovviamente di piu' ampio respiro, sui fenomeni e le problematiche, quali ad
esempio il futuro del diritto d'autore, la criminalita' legata alla
telematica, le "riviste elettroniche".
E _la_mamma_di_tutte_le_reti_? Beh, Internet e' sempre stata vista con un
occhio di riguardo, e questo si e' concretizzato in un inserto chiamato
"InternetCafe'".
E' tutto ancora in crescita: le pagine aumentano ad ogni uscita (sono passate
da otto a sedici), e le rubriche si assestano come spazi e posizioni, per cui
questa mia descrizione va presa con le molle, considerando che sono anch'io un
lettore, e non un redattore ;-).
Oltre all'elenco telefonico dei providers italiani (uno "speciale" e' stato
pubblicato tre mesi fa), c'e' la rubrica "avviso ai n@viganti", che focalizza
l'attenzione sulle problematiche spicciole come la ricerca di un indirizzo
e-mail, o quali sono i programmi di comunicazione vocale disponibili.
"Hot spots", invece, e' una raccolta di notizie sui "posti caldi della rete":
nuovi servizi e siti, pagine www, trucchi ed altro ancora, accompagnati
generalmente dalla videata grafica che li contraddistingue.
Questo fa da cornice ad alcuni articoli piu' corposi ed approfonditi, come la
descrizione di Little Italy, e i nuovi navigatori di rete a tre dimensioni.
Come ebbi modo di scrivere al nostro beneamato RRE (:-)) non mi piacciono le
riviste che seguono le mode, ed in questo caso particolare parlano di Internet
perche' e' un "must".
In Virtual c'e' di buono che non e' tra queste.
Ciao,
Gianluca ... ]Stk[
2:332/416.16
[1] caolino: argilla bianca pregiata, usata per la fabbricazione della
procellana nell'industria della carta e in quella dei refrattari; e'
costituita essesnzialmente da colinite [2] pura. (Dal nome inglese della
localita' cinese Kao-ling]. [3]
[2] caolinite: minerale costituito da silicato di alluminio; si presenta in
masse terrose biancastre ed e' il componente fondamentale dell'alluminio.
[3]
[3] definizione presa dal Garzanti.
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MIRAGGI ELETTRONICI
arte, scienze e tecniche di realta' virtuali
di Steve Aukstakalmis [2]
David Blatner [3] (1992)
prefazione di Jaron Lanier
postfazione di Aaron Brancotti
Feltrinelli editore. Collana Interzone [1].
Lo dico gia' dall'inizio per evitare di stancare troppo chi vuole dare solo
una veloce scorsa alla recensione: e' un bellissimo libro e - benche' del '92,
un'eternita' in queste cose - regge splendidamente. Come dice lo Zhuang-zi
[5] "la grande intelligenza illumina, la piccola discrimina". Segnalo inoltre
la postfazione di Aaron Brancotti: un illuminato, indubbiamente.
OK, terminata questa spericata ovazione entriamo piu' nel dettaglio: il
capitolo primo, "il miraggio elettronico" illustra esaurientemente cos'e' la
realta' virtuale (VR), cosa e' gia' in grado di fare, le prospettive e...
cos'e' la realta'!
Questo atteggiamento - spiegare anche il 'banale' - e' parte integrante di
tutto il libro e rappresenta indubbiamente una delle sue carte vincenti.
Una seconda parte si dilunga esaurientemente ad illustrare i possibili
strumenti della VR, grossomodo quelli che coprono i nostri sensi: vedere,
udire, toccare, riconoscere.
Anche qui, oltre agli strumenti tecnici viene attentamente esaminato il
corrispondente organo umano, i suoi limiti ed il modo in cui opera. Per ogni
strumento tecnico viene inoltre illustrato il principio di funzionamento.
Ecco che il libro comincia ad acquisire una connotazione piu' enciclopedica
che di pura e semplice ode alla tecnologia del momento.
Segue una terza parte in cui si esaminano le applicazioni possibili della VR:
architettura, divertimenti, salute e medicina, educazione, scienze, controllo
dell'informazione e telepresenza.
Ed infine un'ultima parte piu' di taglio sociale (che penso sia stata la piu'
seguita dal gruppo Shake, interessati piu' al sociologico che alle
tecnologie).
Il libro e' molto equilibrato e finisce - anche senza dire sconvolgenti
verita' o ipotizzare radiosi futuri galattici -coll'interessare e coinvolgere
molto piu' il lettore; sia il neofita desideroso di chiarezze che quello piu'
smaliziato, convinto ormai di sapere gia' tutto.
Chiudo con una splendida definizione sulla VR:
"La realta' virtuale e' un modo per gli esseri umani di visualizzare,
manipolare e interagire con computer e dati estremamente complessi. Tutti
qui."
E' unlibro che si puo' leggere comodamente in spiaggia, e cio' nonostante
imparare qualcosa di nuovo. Gli americani sono maestri in questo genere di
libri, quando riescono. *:)
Consigliato.
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MANIFESTO CYBORG
donne, tecnologie e bipolitiche del corpo.
Donna J. Haraway [4] (1991)
Feltrinelli editore. Collana Interzone [1].
E' un libro di consultazione per specialisti. Se solo siete incuriositi e
volete farvi un'idea di cosa sia il cyberfemminismo girate alla larga; a meno
di non impossessarvi di un buon vocabolario filosofico ragionato e di tutti i
bignami sulla filosofia su cui riuscite a metterci le mani.
E' il solito problema di qualsiasi cultura specialistica: la terminologia.
Se siete disposti ad affrontarla scoprirete che l'autrice non scrive cose del
tutto prive di senso.
Evitate di regalarlo alla vostra amica femminista a meno che non sia di
sinistra e si dia arie di colta. Allora e' perfetto: la stenderete!
(Consiglio piuttosto per tutti gli altri casi "Donne che corrono coi lupi").
L'introduzzione di Rosi Braidotti e' - se possibilie - ancora piu' criptica:
in questo libro si e' rinunciato su ogni fronte (anche solo nella biografia
dell'autrice) ad incoraggiare il profano nella letteratura.
E' un libro piccino, ma puo' mettere in soggezione.
Nel primo capitolo abbiamo il manifesto per cyborg: "scienza, tecnologia e
femminismo socialista nel tardo ventesimo secolo (che aria di decadenza ha
questo titolo! wow!)."
Segue poi a ruota: "saperi situati: la questione della scienza nel femminismo
e il privilegio di una prospettiva parziale."
Ed infine la bomba: "bipolitica di corpi postmoderni: la costituzione del
se' nel discorso sul sistema immunitario."
Volevo riportarvi un pezzo del manifesto, ma penso che questo basti.
E' comunque un testo miliare e finalmente acneh in Italia possiamo avere bla
bla bla... La mia idea e' che chi potrebbe essere interessato al testo, e
avesse le capacita' per comprenderlo, avrebbe potuto benissimo - o con minimo
sforzo - riuscire a leggerselo in inglese. *:)
***
[2] Steven Aukstakalnis
gia' utore di Virtual Reality: The Next Revolution in Computer/Human
Interface, e' un'autorita' riconosciuta sul tema della realta' virtuale. E'
membro del comitato editoriale della rivista "CADalyst" e i suoi scritti
appaiono su pubblicazioni quali "Cadence", "Design Net" e "VR Monitor".
[3] David Blatner
e' vincitore di vari premi per il suo stile di scrittura di facile
comprensione e per il suo enorme lavoro di informazione sulla tecnologia
informatica. Tiene conferenze su diversi temi riguardanti le nuove
tecnologie.
[1] Collana Interzone
Una collana di frontiera in grado di fornire, per i suoi orientamenti
trasversali, idonei strumenti di lettura di una realta' sempre piu'
multiforme e complessa. Una collana editoriale che prende avvio dalla
consapevolezza teorica che la rivoluzione digitale iniziatasi da piu' di un
decennio sia irreversibile e destinata a mutare in maniera profonda gli
ambiti della produzione, del consumo, del piacere e in sede ultima anche
l'identita' degli oggetti.
Una collana di editoria "cyberg" che fornisce un'interpretazione
alternativa della rivoluzione culturale e tecnologica in atto, e che fa
propri i principi irrinunciabili del diritto all'informazione per tutti i
sogetti sociali.
La collana Interzone si avvale della consulenza di E. "Gomma" Guarnieri e
Raf "Valvola" Scelsi.
[4] Donna J. Haraway
e' un'autorevole voce accademica nel campo della storia e della filosofia
della scienza, specializzata soprattutto nella biologia e nelle
biotecnologie. Allieva del filosofo francese Georges Canguilhelm [?], le
cui lezioni segui' a Parigi da giovane, Haraway e' un'accorta lettrice di
Michel Focault [?] e in questi ultimi anni si e' avvicinata molto al
pensiero di Bruno Latoru [?]. Insegna accanto a Hayden White, Teresa de
Laurentis [?] e Angela Davis nel leggendario dipartimento di History of
Consiousness all'universita' di California a Santa Cruz.
[5] Zhuang-zi
si pronuncia, secondo la trascrizione ufficiale cinese 'pinyng', oggi
comunemente accettata, Chuang-tzu.
Scritto nel IV secolo a.C. e' da sempre considerato uno dei tre grandi
classici del taoismo. Si puo' trovare in Italiano nella biblioteca Adelphi,
numero 121.
############ NOTIZIE FIDONET REGION 33 ###
### 12 ### NEWS ###
############ AAVV ###
Riassunto:
Ci dev'essere stato un intasamento l'altro mese, come si evince da
alcuni msg. Altra prova che i nostri fidi informatori sono fidosi!
***
L'altro mese - tanto tempo fa - si e' svolto il NETCOM.335.
Naturalmente - invitato - non ho resistito alla tentazione di farci una
capatina.
Naturalmente - accomiatandomi dal chiassoso gruppo - ho promesso di
scriverci un articolo a patto che l'avessero fatto anche loro.
Naturalmente loro l'hanno scritto, io no *:(
Posso solo scusarmi ed addurre i tempi della rivista, le cavallette, il
terremoto, Doom II, Descent etc.
Posso anche - quantomai doverso - dire che l'ospitalita' e
l'accoglienza del NET e' stata all'altezza della fama - quella buona -
che godono i napoletani in simili occasioni.
Un grazie di cuore quindi a tutti: e' stata una giornata molto
divertente.
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*** NET 331 ***
** !NESSUNA NUOVA! **
*** NET 332 ***
From : Roberto Orsini 2:332/403.74
OsseCui Renato!
Ho visto che su questo numero di Telematicus non ci sono le news. Boh, io,
un mesetto fa, ti ho scritto che Mario Battacchi e' il nuovo NC 332. Qui ci
sono stati dei problemi di routing, ultimamente. Rispondimi se ti arriva
questo messaggio.
RR> ciao, vecchia roccia!
Ciao, diretur! :-)
RR> ci sono news?!
Pare proprio di no, a parte qualche nuova entrata.
|'!Chao!_
|__ OrsO/
/
2:332/403.74
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
From : Giovanni Lopes 2:332/114.2
RR> lavativo!!!!
'azz' scusa, devo andare in bagno....
RR> lavativo di un lavativo!!!!!!
Noooooo... ancora!
RR> non ti fai piu' sentire.
Eccomi.
Mario Battacchi e' il nuovo NC del 332; l'elezione anticipata si e'r esa
necessaria in seguito al trasferimento dell'ex-NC Mario Mure', che e' tornato
a vivere nella natia Sicilia per motivi di lavoro. Adesso Speed-of-life
potra' essere raggiunto nel 335....
Ciao Ciao!
___
/ _
<___/ iovanni
2:332/114.2
*** NET 333 ***
From : Herve Miozzo 2:333/511.20000
P.S. NOTIZIE DAL 333
Nessuna nuova ..... buona nuova... :-)
Se questa estate girando per udine o per le spiegge limitrofe vedrete dei
ragazzi indossare una strana maglietta con il disegno di una formica e la
scritta "IL FORMICAIO BABY BBS PER RAGAZZI" (o qualche cosa del genere) beh !!
sappiate che quelli sono i ragazzi del Formicaio. [1]
Il nostro incredibile Pittoni ha fatto fare le magliette per tutte le sue
formichine. Quelli saranno i ragazzi che domani porteranno avanti le citta'
del futuro, le citta' dell'informazione... dovrebbero esserci tante formiche
non solo ad Udine ma in tutta l'Italia..
Aloha !!
(Compuserve : Erve Miozzo 100411,2234)
2:333/511.20000
[1] Progetto di Francesco Pittoni recensito nel Telem44 di BBS scolastica.
*** NET 334 ***
From : Angelo Verdone 2:334/21
RR> ci sono NEWS?
Se ce ne fossero te lo direi :-)
Non mon cheri, "pas de nouvelles bonnes nouvelles"
Saluti,
Angelo
2:334/21
(unito@pmn.it)
*** NET 335 ***
From : Enrico Franceschetti 2:335/212.1
RR> ci sono news?
L'unica notizia di rilievo e' costituita dall'arrivo, nel nostro net, del
caro amico sysop Mario Mure' (che ha preso il numero 2:335/533) a seguito del
suo trasferimento dalla magnifica Toscana (se mal non ricordo) all'altrettanto
bella terra di Sicilia.
Di tale "nuovo" acquisto il net e' stato particolarmente lieto e non si sono
lesinati i messaggi di benvenuto e di saluto.
Per il resto, si iniziano ad apprezzare (per chi ama la bella stagione) le
prime giornate di caldo e si comincia a pensare alle agognate ferie... il
che, con i tempi che corrono, e' pressocche' l'unica cosa piacevole che si
possa fare! :))
Dal nostro net, per chiudere, un saluto cordiale a te ed a tutti i lettori
del Telematicus.
Ciao!
Enrico
(EFranceschetti@Synapsis.it)
2:335/212.1
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Ciao a Tutti!
In una terribile giornata di pioggia (che non ha pero' smorzato il nostro
entusiasmo), per la precisione domenica 30 aprile u.s., si e' svolto in Napoli
il programmato Netcon del 335.
I partecipanti alla convention (elencati in ordine di arrivo) sono stati i
seguenti:
Paolo Punzo, Enrico Franceschetti, Aris Ferrara, Stefano Ferrara (cosysop),
Cicci Serra (point), Giulio Tirabasso, Diego Angrisano, Paolo Polce, Vittorio
Veneziano, Paolo Carotenuto, Salvatore Viglietti, Antonio Ianiri, Lelio Della
Pietra, Alex Palmese, Marcello De Santis, Andrea Brancatelli, Fabio Bizzi,
Cesare Tensi, Gaetano Ble', Vincenzo Virgilio, Francesco Fanelli, Mario
Pacchiarotti, Piergiorgio De Marinis, Giuseppe Giardina, Giovanni Pugliese,
Alberto Marcedone, Marco Tomassoni, Alberto Cucinella (point).
Molti, sono intervenuti in compagnia delle proprie compagne (mogli&fidanzate)
e dei propri figli, portando il numero totale dei partecipanti a 45 paganti.
Graditissimo ospite del Net e' stato il noto editore e redattore del
TELEMATICUS, Renato Rolando, accolto dall'assemblea con un fragoroso applauso
e con tanta simpatia ed apprezzamento per il lavoro che mensilmente svolge in
favore dell'intera region e dello "spirito Fidonet". [N.d.E.: sono commosso!]
Il netcon, svoltosi dopo una "vacanza" di circa tre anni dall'ultimo evento
collettivo, era stato pensato soprattutto quale occasione di incontro
amichevole e conviviale fra i sysops, piuttosto che come evento esclusivamente
o prevalentemente tecnico, e come tale e' stato, con successo, vissuto.
I "lavori" piu' squisitamente attinenti alle tematiche telematiche sono
infatti iniziati alle ore 11:00 e si sono conclusi alle 13:30, aperti e chiusi
dall'NC Gaetano Ble' (che li ha presieduti) e dal NEC Aris Ferrara, con
prolusioni di benvenuto e di commiato di Paolo Punzo ed Enrico Franceschetti.
In questo intervallo di tempo si e' discusso essenzialmente della questione
oggi piu' di moda fra gli appassionati del settore: Internet ed il suo mondo.
L'orientamento emerso, che, sia pure con qualche lieve distiguo, ha trovato
sostanzialmente omogenea l'intera assemblea, e' essenzialmente coerente a
quanto gia' da tempo veniva emergendo nelle aree sysops di net, dove si era
gia' avviata una profiqua discussione in merito.
Internet e Fidonet, si e' concluso, non costituiscono entita' telematiche in
contrasto o in concorrenza fra loro, quanto piuttosto organizzazioni miranti a
raggiungere obiettivi diversi su piani diversi, all'occorrenza
intercomunicanti.
Quella che a prima vista puo' apparire come la piu' grande debolezza della
Fidonet (cioe' l'indisponibilita' di
capitali e risorse ingenti), infatti, si
trasforma in punto di forza capace di distribuire capillarmente, ed in modo
piu' economico e semplice, i servizi telematici all'utenza. Utenza che spesso
e' affascinata ma non realmente interessata a prestazioni indubbiamente
scenografiche (pensiamo ai Web Explorer) ma di scarso contenuto pratico
quotidiano.
Tale realta' concreta e' efficacemente dimostrata negli USA, dove la
comunita' Fidonet convive, con successo, con la piu' grande ramificazione
Internet del mondo; l'una realta' non ha minimamente inciso sul successo
dell'altra, e viceversa.
Obiettivo interessante potrebbe essere, per completare il quadro, quello di
integrare alcuni dei servizi Internet nelle nostre strutture. Si pensi
tipicamente alla mail ed ai newsgroups che, per contenuti e forma,
maggiormente si assimilano ai servizi gia' attualmente offerti dalla rete
Fidonet italiana.
In questo senso diversi sysops del net, fra i quali Alberto Marcedone, stanno
preparando degli studi di fattibilita' (economica e tecnica) che si riservano
di sottoporre alla comunita' dei sysops appena in grado.
Dopo la chiusura del "lavori" telematici, si e' passati all'incontro
conviviale con un lauto pranzo sociale a base di specialita' di pesce fresco.
Al termine dell'incontro, verso le 17:30, ognuno ha ripreso la strada di casa
(spesso lontana centinaia di chilometri) con la consapevolezza di aver
trascorso una piacevole giornata in compagnia di amici fin'ora conosciuti solo
"via tastiera" e con il proposito di rinnovare al piu' presto l'esperienza
appena vissuta.
Dagli organizzatori, un grazie sincero a tutti gli intervenuti ed a quanti
hanno collaborato attivamente alla riuscita del Netcon (fra i quali vanno con
piacere citati Paolo Polce, Lelio della Pietra, Cicci Serra, Stefano Ferrara),
con l'auspicio di poter quanto prima rinnovare l'evento anche insieme ai
sysops che, per impedimenti o altre scelte, non hanno potuto essere presenti
questa volta.
Enrico Franceschetti
Sysop on 2:335/212
(EFranceschetti@Synapsis.it)
******************************************************************************
Telematicus e' formattato a 80 caratteri su 22 righe.
Per stamparlo correttamente *non* usare i font proporzionali.
******************************************************************************
Il number di TELEMATICUS stato corretto con:
Spellita v1.1.5b2 di Marco Minardi (2:332/402.32. Via G. Battisti 8 47100
Forli') (versione registrata)
e redatto con :
BOXER 6.0a per OS/2 di Boxer Software (Po Box 3230. Peterborough - NH 03458)
(in prova).
BREEZE 5.0 (Kevin Solway. Po Box 207. University of Queensland. St. Lucia
QLD 4067. Australia) (In prova).
Esistono ben 2 lettori di Telematicus per Mac (Telem 47, 43) ed uno per DOS
(Telem 43). Quello per DOS legge attualmente solo fino a pag. 99, quindi con
tale lettore mettete 99 al posto di 124 sia nella riga 1 che 22.
******************************************************************************
TELEMATICUS SI PUO' TROVARE IN TUTTI I NODI I.S.N.
(Italian Shareware Network)
Assieme alla rivista ho inserito ISN-NODE.*, la lista di tutte le BBS
appartenenti ad ISN.
#### End of TELEM049 ####