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Telematicus Volume 02 Numero 03

eZine's profile picture
Published in 
Telematicus
 · 3 years ago

  

#### TELEM015 - Telematicus - Volume 02 - Numero 03 - Anno 1992 - 42 pag. ####

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Marzo 1992

Bollettino telematico mensile a cura della region 2:33 Fidonet e di .mau.

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Il materiale presente in Telematicus e` (C) dei singoli autori.
E` espressamente consentita la distribuzione e il riutilizzo del bollettino in
tutto o in parte, purche` non a fini di lucro e citando sempre autore e fonte
di provenienza.

==============================================================================

***** Indice: pagina 2 - Who's Who: pagina 3 - Distribuzione: pagina 42 *****

############ ###
### 0 ### INDICE ###
############ ###

[ 1] Editoriale, di Maurizio Codogno . . . . . . . . pag. 4
[ 2] Che cos'e`... il V.42bis, di Maurizio Codogno . . . . . pag. 6
[ 3] Internet: i comandi, di Maurizio Codogno . . . . . . pag. 11
[ 4] Vivamiga, di Renato Rolando . . . . . . . . . pag. 17
[ 5] Curiosita`: Il gergo hacker - parte 12 . . . . . . pag. 26
[ 6] Notizie Fidonet region 33 . . . . . . . . . pag. 37













Questo Telematicus e` nato con l'aiuto di...

Editor stakanovius: Maurizio Codogno | * I collaboratori dai network: *
Editor serialis: Renato Rolando |
| Vertigo (331/301)
|
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### 1 ### EDITORIALE ###
############ ###

This is the way the world ends
This is the way the world ends
This is the way the world ends
Not with a bang! but a whimper

(T. S. Eliot, _The Hollow Men_)

Cari lettori,
dopo il tocco culturale che non guasta mai mo' vi spiego qual e` il mio
piagnucolio.

Avete gia` visto la dimensione ridotta di questo numero di telematicus
(minor tempo di download), e magari avete dato un'occhiata alla lista (?) dei
collaboratori: l'ottimo RRE (puntuale come un orologio svizzero) e il sempre
gradito Vertigo. Se avete anche letto l'indice - e tenuto conto che sono
sempre io a tradurre il Gergo Hacker), avrete capito che questo numero e` per
due terzi scritto da me.

Non sono diventato improvvisamente malato di protagonismo alla Isaac
Asimov: il fatto e` che nessun altro ha mandato alcunche`. Per la precisione
non ho avuto la possibilita` di downloadare il file CAVI.ZIP di Alfredo
Berlusconi, ma la cosa sarebbe cambiata di poco.

Ora, io posso anche smetterla di lamentarmi che non ricevo feedback dai
lettori (ci sono sempre i soliti affezionati che in ogni caso downloadano il
file per dire "C'ero anch'io!"), pero` non ho la possibilita` ne` la capacita`
di scrivere 50 K di materiale al mese.

Ergo, o mi arriva del materiale "telematico" (ormai sapete qual e` la
nicchia in cui telematicus si colloca), o questo sara` l'ultimo numero. Punto.

ciaociao...
.mau.







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### 2 ### CHE COS'E`... ###
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Il V.42bis
==========

I modem a 2400 sono ormai considerati troppo lenti da molti appassionati,
che non riescono piu` a downloadare i pacchetti software dai BBS che ormai
raggiungono le centinaia di KB. I piu` fortunati e ricchi si lanciano sui mo-
dem a 14400 bps, che funzionano piu` che bene nonostante le linee telefoniche
italiane e l'incredulita` anche degli addetti ai lavori - pensate che la scor-
sa settimana un mio collega mi ha chiesto delle informazioni per comperare dei
modem per un servizio Sip, e voleva convincermi che era impossibile raggiunge-
re con una linea a due fili i 14.4 Kbit/s...

Il guaio e` che i prezzi di queste bestie sono bene al di sopra del mi-
lione. E` facile allora restare estasiati delle pubblicita` che promettono i
9600 bit/s a meno di mezzo milione. L'utente ignaro compra l'apparecchio, lo
collega secondo tutti i crismi, si collega alla BBS preferita... e si vede la
stringa CONNECT 2400/V42B. Dopo il primo momento di sconforto, pensa "Si`, pe-
ro` la mia seriale e` settata a 9600, magari le lettere magiche V42B faranno
il miracolo di quadruplicare la velocita`"
. Parte l'Ymodem-G (non lo Zmodem,
perche` al nostro amico e` stato detto che col suo nuovo modem non ci sono
errori di trasmissione), e il file PIPPO.ZIP arriva alla base con una
velocita` di 270 cps, contro i 235 che otteneva prima col buon vecchio V22bis
senza ammenicoli vari.

Pubblicita` truffaldina? Un poco lo e`, ma tanto non riuscireste a
trascinare in tribunale i venditori. Diciamo che e` un modo di edulcorare la
verita`. Per evitare questi acquisti poco oculati, cerchero` di darvi una
spiegazione su cosa significa esattamente la sigla V.42bis (e gia` che ci sono
un po' di altre sigle, che non fa mai male).

Quando nel campo delle telecomunicazioni vedete una sigla che comincia
con V, potete essere ragionevolmente certi che e` una raccomandazione del
CCITT. CCITT sta per Comitato Consultivo Internazionale di Telegrafia e
Telefonia, che e` un organismo internazionale che e` nato appunto per cercare
di standardizzare il piu` possibile le interfacce telefoniche e che ogni tanto
emette queste raccomandazioni che diventano in breve standard, visto che i
vari costruttori sanno che sono riconosciute in tutto il mondo. Chi ha
trafficato con i modem ne conosce sicuramente qualcuna:


- V.21 : trasmissione dati a 300 bps - full duplex.
- V.22 : trasmissione dati a 1200 bps - full duplex.
- V.22bis : trasmissione dati a 2400 bps - full duplex.
- V.23 : il famigerato sistema di trasmissione Videotel. 1200 bps su un
canale, 75 bps sull'altro.
- V.32 : 9600 bps - full duplex (mentre la V.29 era half duplex)
- V.32bis : 14400 bps - full duplex.

Tutte queste sono valide per sistemi a due fili, come i telefoni usuali a
casa (lo so, voi mi direte che i fili di un telefono sono quattro e non due,
ma il telefonino cordless che vi siete comprati made in Taiwan di fili ne ha
due e se, in barba al regolamento Sip, apriste la vostra presa telefonica vi
assicuro che trovereste due fili soltanto). Esistono anche delle specifiche
per i sistemi a quattro fili (quelli per le linee dedicate) e per cose che a
prima vista non c'entrano nulla. Avete presente l'interfaccia seriale di con-
nessione tra calcolatore e modem RS-232 ? Bene, quella e` la raccomandazione
V.28 del CCITT !

Orbene, negli ultimi cinque anni l'esplosione dei modem e dei protocolli
proprietari tipo l'MNP ha portato alla creazione di due nuove raccomandazioni:
la V.42, che oltre che come risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita,
l'Universo e Tutto Quanto serve come standard per la correzione degli errori,
piu` o meno come MNP4, e la nostra V.42bis, che riguarda la compressione dei
dati similmente ad MNP5.

Quando si sente parlare di compressione, la mente corre subito a ZIP (o
CPT per gli amici macchisti, o LHA per gli amighi) e agli algoritmi di Lempel-
Ziv. Bene, non ci crederete ma anche il V.42bis e` un algoritmo firmware di
compressione dati basato su Lempel-Ziv, il che significa due cose: che spedire
un file non compresso con V.42bis equivale circa a spedire lo stesso file, ma
zippato, e che il V.42bis e` inutile se non dannoso nel caso di files gia`
compressi.

Il primo caso e` quello che permette ai costruttori di modem V.22bis con
V.42bis di affermare che essi raggiungono i 9600 bps. E` chiaro che, se si
spedisce un file ASCII, e` abbastanza facile comprimerlo tre o quattro volte.
Se quindi la velocita` di trasferimento dati tra il calcolatore e il modem e`
di 9600 bps, il modem riesce a comprimerli a 2400, che vengono spediti sulla
linea e ritrasformati in 9600 dall'altra parte. Il commerciante ha ragione: il
risultato e` stato di trasferire dati a 9600 bps. Peccato che nessuno tenga
generalmente files non zippati sulle BBS...

Nel secondo caso c'e` un trucco: a differenza ad esempio di MNP5 che
*aumenta* effettivamente i tempi di trasferimento nel caso di files zippati
(ed e` per questa ragione che e` possibile disabilitare via software MNP5),
l'algoritmo implementato nel V.42bis e` piu` intelligente. Esso si accorge se
il file non e` comprimibile, e smette di fare tentativi inutili. In questo
modo l'utente non si deve preoccupare di nulla, e` il modem che pensa a tutto
(grazie, modem!)

Insomma, il V.42bis (insieme al V.42, ma e` virtualmente impossibile
avere il primo senza il secondo) prendera` sempre piu` piede nel mondo
telematico. I protocolli MNP 2-5 saranno ancora presenti per molto tempo (e
tenete conto che il V.42bis prevede un fallback verso MNP5, quindi avrete
sempre le garanzie di correzione di errore e compressione dati anche nei
riguardi di un modem meno recente) ma al giorno d'oggi penso che si possa
decidere con tutta fiducia di scegliere un modem che supporti questi standard,
che non saranno resi obsoleti tanto presto. Pensate che si pensa di passarli
pari pari nelle trasmissioni numeriche via ISDN...

.mau.





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### 3 ### INTERNET: I COMANDI ###
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Sperando che siate sopravvissuti tutti dalla chiacchierata dell'altra
volta, tiremm innanz e vediamo cosa puo` fare un tapino - anzi un Uomo/Donna
Fortunato/a - che abbia la possibilita` di avere tra le mani una connessione
Internet. Cerchero` di dare uno sguardo dal punto di vista dell'utente di BBS,
abituato alla sua scatoletta con scatolettina modem: ricordatevi che non avete
bisogno di fare il numero di telefono, la linea e` gia` a disposizione!

Innanzitutto, l'idea stessa di collegamento a una BBS non esiste, o per-
lomeno e` molto meno importante che nel mondo amatoriale. Il comando classico
per avere una connessione remota e` telnet. Se volete, potete considerarlo co-
me TELephone to NETwork... Se il percorso fisico tra il vostro e il loro cal-
colatore e` funzionante, viene creato un terminale VT100 virtuale sul calcola-
tore remoto, e vi appare il promt di login esattamente come se foste sul po-
sto. Si`, mi direte voi, ma chi diavolo conosce le password da usare laggiu`?
Hehehe... e` proprio questo il motivo per cui telnet non viene usato molto
spesso, a meno che non si sia sulla propria area locale (in ufficio mi capita
molto spesso. Pretenderete mica che mi alzi a vedere cosa sta succedendo
sull'altro calcolatore?).

Esistono pero` alcuni nodi che hanno deciso di offrire un servizio di
questo tipo. Ad esempio posso citare freenet (indirizzi internet 129.22.8.82,
129.22.8.75, 129.22.8.76 corrispondenti a freenet-in-?.crwu.edu con ? rispet-
tivamente a,b, e c) che e` appunto un servizio gratuito per offrire un accesso
Internet ai poveri mortali: per iscriversi - oltre a riuscire a collegarvisi!
- bisogna mandare un modulo firmato in cui si afferma fondamentalmente di non
usare l'accesso per fini illegali. Un altro bbs su Internet e` quello della
Denver University, che si chiama Nyx ed e` raggiungibile sotto Internet al
130.253.192.9 . Nyx ha anche delle linee dial-up; nel banner iniziale ci sono
i numeri telefonici locali, che sono

(2400 bps) 871-3324 (7 lines) -4824 (4 lines)
(1200 bps) 871-4770 -4812 (300 bps) 871-4803
(9600 - HST/V.32:) -3323 (V.32:) -3319
-3326 (PEP/V.32) -4771

Se qualcuno non ha paura della bolletta e fa lo 001-713 (mi pare sia questo il
prefisso di Denver) seguito da questi numeri puo` avere l'idea di una BBS
"universitaria". E` anche possibile richiedere l'accesso alla shell, cioe`
essere un vero e proprio utente del sistema: per problemi che hanno avuto con
degli hacker che hanno usato nyx come base per cercare di penetrare su
Internet, occorre spedire una fotocopia della propria carta di identita` con
firma autenticata (altro che i nostri bbs...)

Passiamo all'attivita` preferita dagli utenti dei bbs: il puppaggio dei
files. Beh, questa e` semplicemente una pacchia. Esiste un programma chiamato
ftp (File Transfer Protocol) che funziona in modo simile a telnet, ma che in-
vece di consentire i comandi interattivi permette semplicemente di andare su e
giu` per le directory del sistema remoto e prelevare (e uploadare :-) ) files.
E la password? Qui c'e` il vero colpo di genio. Ci sono moltissimi calcolatori
in tutto il mondo che hanno tra i loro utenti una "persona speciale" che si
chiama "anonymous" e che accetta qualunque password. Anonymous non e` un vero
login, quindi e` inutile tentare di usarlo con telnet; ha generalmente meno
privilegi di un utente normale, quindi e` inutile tentare di rubare il file
delle password per mezzo di esso; ma se vi interessa semplicemente fare
l'equivalente di un File Request, queste non sono di certo limitazioni!

E` chiaro che essendo questo un servizio gratuito, ci sono delle regole
di etichetta da rispettare. Ad esempio, e` buona norma usare come password il
nome del proprio account, in modo che possiate essere rintracciabili in caso
di problemi; e` poi richiesto di evitare i collegamenti nelle ore lavorative,
diciamo dalle 8 alle 18 *ora locale*, per evitare di intasare la CPU. In ogni
caso ci sono centinaia di GigaBytes disponibili: uno dei posti che preferisco
al momento e` l'Universita` di Washington (wuarchive.wustl.edu) che ha la co-
pia dei mitici archivi PD e Shareware dell'Esercito americano (192.88.110.20,
simtel20.army.mil, che al momento ha dei problemi di budget legati ai tagli
del bilancio della difesa USA), oltre che gli archivi della Free Software
Foundation e altra "robetta". In Europa uno dei posti piu` forniti - l'elenco
compattato dei files supera il Mbyte! - e` il nodo finlandese garbo.uwasa.fi.
La mia lista dei nodi che accettano l'anonymous ftp e` lunga 250K, ma oramai
non viene piu` aggiornata. Esiste infatti un database, chiamato archie, che
puo` essere interrogato via posta elettronica e che ritorna l'insieme dei
posti in cui si puo` trovare il software cercato. Piuttosto comodo, vero?

Terminiamo in bellezza con le conferenze echo. In questo caso abbiamo due
diverse possibilita` di trasmissione dei messaggi. Il primo e` quello
associato a USENET, che possiamo vedere in Italia su Sublink. Esiste un
insieme di conferenze, ciascuna dedicata a una particolare area o sottoarea.
L'iscrizione di un nodo alla conferenza e` assolutamente libera: basta cercare
un nodo che la riceva gia` e pollare da lui. Esistono sofisticati programmi di
lettura delle "news" - questo e` il nome tecnico di queste aree messaggi - e
con l'aumento dei link internet che sono attivi tutti i momenti non e` affatto
strano ricevere le risposte a un quesito nel giro di ore, se non addirittura
*minuti*! Il sottoscritto, ad esempio, si collega a Nyx semplicemente perche`
ha la possibilita` di leggere i messaggi in rec.music.beatles, 15-20 al gior-
no. Al momento ci sono un migliaio di aree messaggi, il traffico medio gior-
naliero dovrebbe aggirarsi tra i 5 e i 10 Mbytes, anche perche` esistono aree
"messaggi" che in realta` contengono listati o persino disegni digitalizzati
(alt.erotica.pictures e` il gruppo col maggiore traffico, se la cosa vi puo`
interessare).

Il secondo metodo di avere la circolazione dei messaggi e` quello della
lista. In realta` non c'e` una vera differenza tra i due: alcune aree USENET
sono copiate pari pari in una lista, per la gioia di chi come me ha in ufficio
solo un accesso mail all'Internet e usa un pied-a-terre gentilmente concesso
da un suo amico per sfruttare in pieno la Grande Rete. La lista e` sempli-
cemente un recipiente fittizio a cui vengono scritti i messaggi e che si peri-
ta di ridistribuirli a chiunque sia interessato, sfruttando il piu` possibile
la topologia della rete per evitare di mandare doppioni inutili in giro. Alcu-
ne liste, come MARIO (MAiling list Ragionevolmente Italiana di Oltreconfine,
un punto di incontro per gli italiani all'estero che vogliono parlare nella
dolce lingua del si`) rimandano immediatamente i messaggi ricevuti; altre,
come comp.text.tex (la lista dedicata a TeX) preferiscono creare i Digest.
Come in Selezione, si raccolgono tutti i messaggi e li si impacchettano
insieme, per ottimizzare i tempi di connessione. Chi riceve il messaggione
puo` scegliere se rispacchettarlo o leggerlo tutto assieme come faccio sempre
io (sono pigro).

Insomma, come dicevo il mese scorso, Internet sta diventando sempre piu`
insostituibile per centinaia di migliaia di persone. E non credete a quello
che scrive Gibson: il cyberspazio e` questo!

.mau.
















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### 4 ### VIVAMIGA ###
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Orbene, abuliche mucillaggini, e` successo l'incredibile! Un VERO uomo,
assiduo lettore di Telematicus, mi ha contattato!! Purtroppo il contatto e`
durato lo spazio di un matrix, poi non ho piu` riceuto alcuna risposta al mio.
Forse e` stato mangiato da una balena volante. Mah. Comunque quest'insperato
afflusso di comunicazione mi ha tirato su il morale e mi accingo ora ad ini-
ziare un argomento estremamente stimolante ed interessante, che non si conclu-
dera` certamente con questo articolao: il sesso.

Seee, magari! Parleremo invece della seriale in Amiga. Questo presuppone
pero` tutta una serie di conoscenze che voi certamente non possedete :), quin-
di se sembrero` divagare un po' sara` soltanto perche` non mi faccio prima una
scaletta di cio` che devo dire :)

Andiamo ad incominciar: l'Amiga, nello spirito dei multitask, ha tentato
di risolvere lo spinoso problema della condivisione delle risorse; succede in
continuazione che piu` task tentino di accedere alla risorsa video, ai dischi,
al suono, alla stampante, alla tastiera, ed alla... seriale.

Il problema e` stato risolto mettendo a capo di queste risorse dei task
supervisori che ne gestiscano ordinatamente l'accesso e lo sfruttamento. Soli-
tamente il task che necessita di una specifica risorsa usa una porta di comu-
nicazione (la message port) per inviare la richiesta del servizio al task su-
pervisore, questo legge il tipo di richiesta, l'esegue e ritorna tramite la
stessa porta di comunicazione l'esito dell'operazione. Le cose possono essere
rese piu` raffinate con l'uso dei semafori (che non trattero`) e col fatto che
lo scambio dei messaggi tramite le porte puo` avvenire in modo sincrono od
asincrono (come vedremo) oppure accodando il proprio messaggio ad altri prece-
denti o forzandone l'esecuzione in modo immediato (che non vedremo).

Chiaramente una simile metodologia ha i propri vantaggi e svantaggi;
l'accesso alla risorsa risulta in ogni caso piu` lento di quello teorico per
il tempo di gestione della porta da parte di entrambi i task, ma la risorsa
puo` essere trattata in modo standard. Un tipico esempio e` la stampante: il
SO conosce il tipo di stampante che abbiamo, il nostro prg puo` inviare alla
stampante dei codici standard di controllo senza preoccuparsi del modello; sa-
ra` poi il SO a ritrasformare i codici standard nei codici dedicati per quella
stampante. Chiaramente se il SO ha dei bug a questo livello la cosa e` molto
triste.

Il SO dell'Amiga dispone dei seguenti DEVICES (risorse trattate nel modo
sopra esposto): Audio, Clipboard, Console, Gameport, Input, Keyboard,
Narrator, Parallel, Printer, SCSI, Serial, Timer e Trackdisk. Non mi ci provo
neppure a descriverle, questa e` un'altra storia. Ci sono, tanto per dovere di
cronaca, anche delle altre RISORSE, che non sono proprio devices e che sono
trattate un pochino diversamente; in pratica sono funzioni che per la loro na-
tura non necessitano di un task supervisore; sono nuove di zecca del 2.0 e ri-
guardano l'orologio a batteria, la memoria tampone (! il SO la prevede ma non
l'ho mai vista), la gestione del CIA (Complex Interface Adapter, sono gli In-
terrupt HW) e cosi` via...

Torniamo ora alla nostra seriale. E` un device e come tale dovrebbe esse-
re gestita; chiaramente il piu` popolare (perche` piu` veloce) programma di
comunicazione su Amiga NON la gestisce come tale - parlo del JRComm. Quindi
occhio. Se non hai inoltre voglia di sorbirti i miei sproloqui [NdE: ormai RRE
ha capito che parla per UN solo lettore...] per capire qualcosa sulla seriale
ti consiglio di studiare il sorgente di TERM, ottimo programma di comunicazio-
ne solo per 2.0.

Un programma cristiano che deve accedere alla seriale solitamente esegue
questi passaggi: chiede al SO di avere una porta di comunicazione, ottenutala
apre il device seriale (chiede al task supervisore della seriale di avere un
canale di comunicazione con lui) dicendogli di voler comunicare tramite la
porta seriale precedentemente aperta.

Il tutto in C si traduce piu` o meno in questo modo:

#include <devices/serial.h> /* la seriale */

/* le struct della seriale */
struct MsgPort *SerPort = NULL;
struct IOExtSer *MyIOExtSer = NULL;
...

if (SerPort = CreatePort("Mia_seriale", 0L))
if(MyIOExtSer = CreateExtIO(SerPort, sizeof(struct IOExtSer)))
if(!OpenDevice("serial.device",0L,(struct IORequest *)MyIOExtSer,0L))
{
tutto bene...

L'include contiene le struct della seriale (piccolo trucchetto: questo
include a sua volta richiama gli include dell'exec per definire la struct
MsgPort, spesso si rischia quindi nel proprio prg di richiamare piu` volte gli
stessi include con penalizzazione dei tempi di compilazione!). [NdE: perche`,
gli #include dell'Amiga non hanno degli #ifdef per evitare di includere tutto
da capo?]

Subito balza all'occhio al lettore piu` attento una cosa: la struttura
IOExtSer non e` la struttura standard per i device. Infatti e` un'estensione e
se non usate quella... scriverete su dell'innocente memoria! Si procede allora
richiedendo una porta di messaggi standard trasformandola in una estesa per la
seriale. All'apertura della device si forza col cast il tipo di porta estesa.
Questo perche` il comando OpenDevice() e` standard per qualsiasi DEVICE e si
aspetta una porta messaggio standard di tipo MsgPort. Se non si forza la cosa
col cast il tutto funziona lo stesso ma il compilatore ritorna un Warning.

Ma cosa cavolo si manda in questa porta estesa? Alcuni parametrucoli
mooolto interessanti; solitamente questi vengono automaticamente riempiti coi
valori di default settati nei preferences; cosi` in pratica ci collegiamo col
modem secondo i valori che abbiamo stabilito una volta per tutte, come per il
discorso con la stampante.

E qui vorrei segnalare in anteprima un bug del 2.0 trovato dal sotto-
scritto. Il programma di settaggio delle preferences oltre i 16K di memoria
per il buffer della seriale (quindi 32K e 64K) decide che il buffer deve es-
sere di soli 500 bytes!! Ecco quindi che e` estremamente rischioso fidarsi del
SO ciecamente...

Vediamo questa struct a grandi linee:

struct IOExtSer {
struct IOStdReq IOSer;
----> questa e` la famosa porta messaggio per la seriale che viene
inglobata dalla porta messaggio estesa

/* STRUCT MsgNode
----> ...ed alcuni valori per scorrere i nodi. Questo messaggio puo`
essere accodato ad altri etc.
...
* STRUCT IOExt
----> ...pezzo di identificazione della seriale richiesta...
* 14 APTR io_Device
* 18 APTR io_Unit
----> ...da questo punto si gestisce la richiesta del tipo d'operazione
ed i valori di ritorno, li vedremo la prox volta
* 1C UWORD io_Command
...
* 30 */

ULONG io_CtlChar; /* control char's (order = xON,xOFF,INQ,ACK) */
ULONG io_RBufLen; /* length in bytes of serial port's read buffer */
ULONG io_ExtFlags; /* additional serial flags (see bitdefs below) */
ULONG io_Baud; /* baud rate requested (true baud) */
ULONG io_BrkTime; /* duration of break signal in MICROseconds */
struct IOTArray io_TermArray; /* termination character array */
UBYTE io_ReadLen; /* bits per read character (# of bits) */
UBYTE io_WriteLen; /* bits per write character (# of bits) */
UBYTE io_StopBits; /* stopbits for read (# of bits) */
UBYTE io_SerFlags; /* see SerFlags bit definitions below */
UWORD io_Status;
};

qui ci sarebbe da chiaccherare per una vita.

io_Device e` il nome del device, nel nostro caso e` il serial
io_Unit e` il numero del canale della nostra device! Ovvero
piu` task possono accedere alla seriale con lo stesso io_Unit
se il comando e` abilitato e quindi condividere gli stessi
dati. Oppure due task possono accedere alla seriale con due
io_Unit diverse (0,1) e quindi avere i dati fisicamente
separati. Quando gli amighisti sostengono di usare la stessa
seriale per piu` linee di modem non dicono castronate...
[NdE: ma poi le fanno perche` sbagliano a cuccarsi i dati :-) ]

io_Command si invia qui il tipo di operazione che vogliamo il
task faccia per noi; lo esamineremo la prossima volta. Ho tagliato
una serie di dati vitali che vedremo prossimamente.

Seguono poi i valori della IOExtSer che sono:

- i caratteri per l'xON, xOFF etc. che trattero`

- la dimensione del buffer in letture della SERIALE (quello che puo` presen-
tare il bug menzionato)

- i flag di controllo della seriale, se la vogliamo condivisa o no, se deve
gestire un modem con 7cavi o con solo 3 etc. (questo non puo` essere modifica-
to per tutto il tempo di accesso, contrariamente a tutti gli altri parametri)

- la velocita` di collegamento :)

etc.

Signori per oggi basta, ho un po' sfondato il tetto max delle 60 righe
(8-)) e quindi probabilmente l'articolao verra` mutilato! [NdE: troppa fatica,
dovrei leggerlo...] Spero di avervi dimostrato quanto semplice e lineare sia
la faccenda... dimenticavo, tutte queste risorse devono anche essere chiuse (e
non tentate MAI di chiudere una risorsa mai aperta!), magari ne riparleremo.

Semper meum...
[NdE: toh, questa e` nuova]

RRE
2:334/100.9












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### 5 ### IL GARGO HACKER - PARTE 12 ###
############ ###

<Cinderella Book>: [Il libro di Cenerentola] s. `Introduction to Automata
Theory, Languages, and Computation', di John Hopcroft e Jeffrey Ullman, Addi-
son-Wesley, 1979. Chiamato cosi` perche` la copertina rappresenta una ragazza
(immaginata Cenerentola) che e` seduta di fronte ad un apparecchio a pulegge e
tiene in mano una corda attaccata ad esso. Il retrocopertina rappresenta la
ragazza con l'apparecchio a soqquadro dopo che ha tirato la corda. Vedi anche
<book titles>.

<CI$>: s. Hackerismo per `CIS', Compuserve Information Service. Il
dollaro si riferisce ai costi piuttosto alti di CompuServe. [NdE: Qui da noi
si usa molto scrivere Compu$erve]. Usato spesso nei <sig block> subito prima
di un indirizzo CompuServe.

<Classic C>: /klas'ik see/ [gioco di parole su `Coke Classic'] s. Il lin-
guaggio di programmazione C come definito nella prima edizione del <K&R>, con
qualche piccola aggiunta. E` noto anche come `K&R C'. Il nome e` entrato nel-
l'uso durante il processo di standardizzazione per il C dal comitato ANSI
X3J11. Detto anche 'C Classic'. La costruzione e` a volte applicata ad altre
cose: si ha cosi` `X Classic', dove X = Star Trek (riferendosi a ST:TOS, la
serie TV originale), o X = PC (riferendosi alle macchine IBM con bus ISA op-
posto alla serie PS/2). Questa costruzione e` usata specialmente per serie di
prodotti in cui le versioni seguenti sono considerate serie perdenti rispetto
alle originarie.

<clean> [pulito, pulire]: 1. agg. Usato per un disegno di software o
hardware, implica `eleganza nel piccolo', cioe` un disegno o una implementa-
zione che non contiene alcuna sorpresa ma fa le cose in un modo che e` ragio-
nevolmente intuitivo e relativamente facile da comprendere dall'esterno. L'o-
pposto e` `grungy' o <crufty>. 2. v. togliere files non necessari o indeside-
rati nel tentativo di ridurre la confusione. "Sto ripulendo [I'm cleaning up]
il mio account"
, o "Ho fatto pulizia [I cleaned up garbage], e ora ho 100 mega
liberi su questa partizione"


<CLM>: /see el em/ [Career Limiting Move, mossa che limita la carriera]
1. s. Un'azione che mette in pericolo le prospettive future di ottenere buoni
progetti e aumenti di stipendio, o addirittura il proprio lavoro: "Ha usato un
<bubble sort>! Che CLM!"
2. agg. Denota l'estrema severita` di un bug,
scoperto da un utente e ovviamente dovuto a poco testing: "Questo e` un baco
CLM!"
.

<clobber> [picchiare duramente]: vt. Riscrivere sopra; di solito in
maniera non unintenzionale, come in "Ho superato la fine dell'array e
`clobbered' lo stack"
. Confr. <mung>, <scribble>, <trash>, and <smash the
stack>.

<clocks>: s. Cicli logici del processore, chiamati cosi` perche`
generalmente corrispondono a un impulso di clock nella temporizzazione del
processore. I tempi di esecuzione relativi delle istruzioni in una macchina
sono generalmente discussi in clock piuttosto che in frazioni assolute di un
secondo. Confr. <cycle>.

<clone>: s. 1. Un esatto duplicato, come in "Il nostro prodotto e` un
clone del loro"
. Implica una reimplementazione legale, ottenuta a partire
dalla documentazione o per mezzio di reverse engineering. Connota anche un
prezzo piu` basso. 2. Una copia spuria e scadente, come in "Il loro prodotto
e` un clone del nostro"
. 3. Una flagrante scopiazzatura, che molto probabil-
mente viola copyright, brevetti o segreti di prioduzione, come "Il tuo prodot-
to e` un clone del mio"
. 4. Un `PC clone'; un microelaboratore basato su
un'architettura 80x86 PC-BUS/ISA o EISA-compatibile (in questo uso e` spesso
scritto `klone' o `PClone'). Essi danno invartiabilmente piu` valore per
dollaro degli archetipi IBM che ricordano. 5. Nella costruzione `UNIX clone':
Un SO disegnato per fornire un ambiente UNIX-like senza dovere pagare licenze
UNIX all'AT&T, o con features addizionali `critiche' necessarie alla
particolare versione, come il supporto per la programmazione real-time. 6. v.
fare una copia esatta di qualcosa. "Fammelo clonare" puo` significare
"prestami l'articolo, che ne faccio una fotocopia" oppure "dammi una copia di
questo file, prima che lo butti via (<mung>)"
.

<COBOL>: [COmmon Business-Oriented Language, linguaggio orientato ai
comuni affari] s. Sinonimo di <evil> [malvagio] --- un linguaggio debole,
verboso, e flaccido usato dai <card walloper> per fare cose noiose e sciocche
sui mainframes <dinosaur>ici. Gli hacker credono che tutti i programmatori
COBOL siano fighetti (<suit>s), o <code grinder>s [macinatori di codice], e
nessun hacker che si rispetti ammettera` mai di avere imparato il linguaggio.
Il suo stesso nome e` raramente pronunciato senza espressioni rituali di
disgusto o orrore. Vedi anche <fear and loathing>, <software rot>.

<COBOL fingers>: /koh'bol fing'grs/ [dita COBOL] s. Riportato in Svezia,
una (ipotetica) malattia che si puo` contrarre programmando in COBOL. Il
linguaggio richiede un codice verboso al di la` di ogni ragione. Programmare
troppo in COBOL causa il consumo delle dita (per la battitura senza fine) fino
a che ne rimangono solo dei mozziconi. Questa malformazione e` appunto detta
`COBOL fingers'. "Mi rifiuto di battere di nuovo tutto quel codice; mi farebbe

<code grinder>: [macinatore di codice] s. 1. Un tirapiedi vestito in
<suit>, di quelli assoldati a legioni dalle banche e dalle compagnie di assi-
curazione per implementare i pacchetti dei libri-paga in RPG e altri errori
inenarrabili. Nel suo habitat nativo, il c.g. si toglie spesso la giacca per
rivelare un sottopiumaggio composto da una camicia sofisticata (amido opziona-
le) e una cravatta. Nei momenti di stress maggiore, le maniche (se lunghe)
possono essere arrotolate, e la cravatta allentata di un centimetro o due al
massimo. In genere serve a poco. Il milieu del c.g. e` in genere tanto lontano
da quello dell'hacker di quanto si possa riuscire a immaginare rimanendo a
toccare un calcolatore; il termine connota pieta`. Vedi <Real World>, <suit>.
2. Usato di o per un hacker, una macchia assai seria sull'abilita` creativa
della persona; connota uno stile caratterizzato da tecniche primitive, stretta
aderenza alle regole, e completa mancanza di immaginazione. Confr. <card
walloper>.

<code police>: [polizia del codice, per analogia con `thought police'] s.
Una mitica squadra di reparti d'assalto stile Gestapo che puo` penetrare
nell'ufficio di qualcuno e arrestarlo per avere violato le regole di stile.
Puo` essere usato sia seriamente, per sottolineare l'affermazione che una
particolare violazione di stile e` pericolosa, o ironicamente, per suggerire
che la pratica sotto discussione e` condannata principalmente da <weenies> che
si prendono il mal di pancia per queste cose. L'uso ironico e` forse piu`
comune.

<codewalker>: [attraversatore di codice] s. La componente di un programma
che attraversa altri programmi come scopo. I compilatori hano dei c. nei loro
front-end; lo stesso per i generatori di cross-reference e per alcuni front-
end di basi dati. Altre utilities che tentano di fare troppo col codice sor-
gente possono trasformarsi in c. . Esempio: "
Questa nuova feature di `vgrind'
richiederebbe un c., per essere implementata".

<coefficient of x>: s. Il discorso hackish fa un uso piuttosto pesante di
metafore pseudomatematiche. Quattro di quelle particolermente importanti
involvono i termini "
coefficiente", "fattore", "indice" e "quoziente". Questi
sono spesso applicati liberamente a cose di cui non si puo` realmente parlare
in modo quantitativo, ma ci sono delle sottili distinzioni tra di loro che
contengono dell'informazione sul modo in cui chi parla modella mentalmente
quello che sta descrivendo.

"
Fattore foo" e "quoziente foo" tendono a descrivere qualcosa per cui quello
che conta e` la presenza o l'assenza. L'esempio canonico (v. <canonical>) e`
<fudge factor> [fattore di abborracciamento]. Non e` importante quanta roba ad
hoc si sia messa: il termine riconosce semplicemente che e` necessario aggiu-
stare le cose. Si puo` dire che un film piace per il suo fattore di stupidi-
ta`. Il quoziente tende ad implicare che la proprieta` e` un rapporto di due
fattori opposti. "
Avrei vinto, se non fosse per il mio quoziente di sfortuna".
Si sarebbe anche potuto dire "
Avrei vinto, se non fosse per il fattore di
sfortuna", ma usare *quoziente* enfatizza che la sfortuna ha schiacciato la
fortuna.

"
Indice foo" e "coefficiente di foo" tendono entrambi a implicare che foo e`,
se non strettamente misurabile, almeno qualcosa che puo` essere piu` o meno
grande. Cosi` ci si puo` riferire a un articolo o una persona dicendo che ha
un "
alto indice di bogosita` (v. <bogosity>)", mentre e` piu` improbabile par-
lare di un "
alto fattore di bogosita`". "Indice foo" suggerisce che foo e` il
condensato di molte quantita`, come nel mondano indice della vita; "
coeffi-
ciente di foo" suggerisce che foo e` una quantita` fondamentale, come nel co-
efficiente di attrito. La scelta tra i due termini e` spesso una di preferenza
personale; p.es., alcuni possono pensare che la bogosita` sia un attributo
fondamentale e parleranno di "
coefficiente di bogosita`", mentre altri lo ve-
dranno piu` come una combinazione di fattori e diranno percio` "
indice di bo-
gosita`".

<cokebottle>: /kohk'bot-l/ [bottoglia di Coca Cola] s. Un qualunque
carattere inusuale, in particolare uno che non c'e` sulla propria tastiera
cosicche` non puo` essere digitato. La gente dell'MIT era solita lamentarsi
dei comandi "
control-meta-cokebottle: ai SAIL [NdE: Stanford Artificial
Intelligence Labs], e quelli dei SAIL a loro volta dei comandi `altmode-
altmode-cokebottle' all'MIT. Dopo la fine delle <space-cadet keyboard>, c.
svani` come uso serio, ma era spesso invocato umoristicamente per descrivere
un comando (non specificato) a tastiera strano o non intuitivo. Il termine
puo` pero` risorgere a nuova vita. Il window manager di OSF/Motif, mwm, ha una
combinazione di tasti riservata per tornare all'insieme default di comporta-
mento e di significato dei tasti. Questa combinazione e` (credetelo o no)
`control-meta-bang' (v. <bang>). Visto che il punto esclamativo assomiglia
parecchio a una bottiglia di cocacola messa all'ingiu`, gli hacker Motif hanno
cominciato a riferirsi a questa combinazione di tasti come c. . Vedi anche
<quadruple bucky>.

<COME FROM>: [vieni da] s. Un costrutto semimitico dei linguaggi di pro-
grammazione duale al `go to'; COME FROM <label> fa si` che la label indicata
agisca come una specie di trappola, in modo che se mai il flusso del programma
la raggiunge, il controllo viene trasferito silenziosamente e automagicamente
(v. <automagically>) all'istruzione che segue il COME FROM. COME FROM e` stato
proposto per la prima volta in un articolo di Datamation del dicembre 1973
(ristampato nel numero di Aprile 1984 delle Communication of the ACM) che pa-
rodiava le allora furiose guerre sante (v. <holy wars>) sulla "programmazione
strutturata"
(vedi anche <considered harmful>). Miticamente, alcune varianti
sono il "come from assegnato" (assigned come from) e il "come from calcolato"
(computed come from) (una parodia di alcuni sporchi costrutti di controllo nel
FORTRAN e in alcuni BASIC estesi). Ovviamente, il multitasking (o il nondeter-
minismo) puo` essere implementato avendo piu` di uno statement COME FROM pro-
veniente dalla stessa label.

In un certo senso il DO del FORTRAN assomiglia a un COME FROM. Dopo che e`
stata raggiunta la label terminale col CONTINUE, il controllo viene passato
all'istruzione successiva al DO. Alcuni FORTRAN generosi permettono istruzioni
arbitrarie (e non solo il CONTINUE) per la label, portando ad esempi come il
seguente:

DO 10 I=1,LIMIT
C immaginate qui molte linee di codice, lfacendo perdere il DO
C originale nella progammazione a spaghetti...
WRITE(6,10) I,FROB(I)
10 FORMAT(1X,I5,G10.4)

in cui la trappola e` nella istruzione che segue immediatamente il FORMAT.

Pur essendo sufficientemente stupefacente per il lettore che non sospetta,
questa forma del COME FROM non e` completamente generale. Dopo tutto, il
controlla passera` alla fine all'istruzione seguente. L'implementazione della
forma generale e` stata lasciata al FORTRAN dell'Univac, intorno al 1975. Lo
statement "AT 100" eseguiva un "COME FROM 100". Esso era stato inteso
strettamente come un aiuto nel debugging, con atroci conseguenze promesse a
chiunque lo usasse nel codice di produzione. Cose piu` orribili sono state
comunque gia` perpetrate nei linguaggi di programmazione; i dubbiosi non hanno
che da contemplare l'istruzione ALTER in COBOL.

COME FROM e` stato in seguito supportato con il suo proprio nome per la prima
volta quindici anni dopo, in C-INTERCAL (vedi <INTERCAL>, <RETROCOMPUTING>);
si sa di gente attendibile che si deve ancora riavere dallo choc.

<command key>: [tasto command, tra gli utenti Mac] s. Il tasto del
Macintosh con la grafica del qudrifoglio su di esso; ci si riferisce ad esso a
volte come "fiore" (flower), "trifoglio" (clover), o "fagiolino" (beanie).
L'equivalente Mac di un tasto <ALT>.

<comm mode>: /kom mohd/ [modo di comunicazione, dalla feature dell'ITS
supportante il chat on-line] sin. per <talk mode>; scritto anche "com mode".

<comment out>: [commentare via] vt. Circondare una sezione di codice con
dei delimitatori di commento, o prefissare tutte le linee della sezione con un
marker di commento; questo le previene dall'essere compilate o interpretate.
Spesso fatto quando il codice e` ridondante o obsoleto, ma si preferisce
lasciarlo nel sorgente per rendere piu` chiaro quello che viene fatto dal
codice attivo; anche quando quel codice e` bacato e lo si vuole bypassare per
debaggare altre parti del codice. Confr. <condition out>, solitamente la
tecnica preferita nei linguaggi (come il <C>) che la permettono.
















############ ###
### 6 ### NOTIZIE FIDONET REGION 33 ###
############ ###

News dal net 331: (by Vertigo, 2:331/301)
=================

----- *** -----

La notizia di maggior rilievo questo mese e' il "boom demografico" dei
nodi nell'hub di Milano e dintorni: sono infatti ben SEI i nuovi sistemi nel-
l'arco di poche settimane che hanno fatto il loro ingresso in nodelist (facen-
do fare gli straordinari al sottoscritto, HC dell'hub 331/300, per tutte le
prove di connessione e di rispondenza ai criteri tecnici dettati dalla policy
:-) ). Ecco i neo-sysop, in rigoroso ordine numerico:

331/323: Cyberspace Connection (Liscate, MI) di Walter Mascarin.
Attualmente questo nodo e' listato come privato e -unpublished- per ragioni di
provvisorieta' della linea telefonica. E' in linea con un Dual Standard.

331/324: Wizard's BBS (Sesto San Giovanni, MI), sysop Luigi Gualtieri.
La BBS di Luigi risponde invece a 2400 baud al numero 02/2475923 dalle 21:30
alle 6:00 del mattino (non ha il flag CM, quindi occhio agli orari!).

331/325: InfoMed (Milano) sysop Luca Pinotti.
Come chiaramente si comprende dal nome, questa BBS tratta argomenti di tipo
medico ed e' la seconda a Milano, dopo TeleSiBioc di Pietropaolo Bianchi. Il
numero telefonico e' 02/76000382 e risponde con un Dual Standard.

331/326: Angie BBS (Milano), sysop Mauro Biraghi.
In linea con un 2400 non MNP (per ora) questo nodo segna l'ingresso in Fidonet
di un ex-utente molto attivo nell'area milanese, gia' co-sysop del 331/305. Il
numero e' 02/70125802.

331/327: Genesis (Milano), sysop Marco Carrubba.
Al pari del precedente, il nodo di Marco risponde con un modem 2400 non MNP.
Il tema principale e' l'astronomia, e particolarmente nutrite sono le aree
files con immagini dedicate allo spazio. Un punto di riferimento per tutti gli
astrofili del milanese. Il numero telefonico e' 02/55191844

331/328: Wimpy (Milano), sysop Giovanni Zanetti.
Gia' point di Carlo Ballarini (Orpheus, 331/316) anche Giovanni Zanetti passa
dall'altra parte della barricata. Il suo nodo e' dedicato ai sistemi operativi
WIMP-based (Windows, Geos etc.). Il numero telefonico e' 02/472165 (risponde
un Dual Standard).

----- *** -----

Inoltre, sempre nel net 331, si segnala la presenza di un nuovo nodo mol-
to particolare: si tratta del

331/115: Gesu' ti Ama! BBS (Lecco, CO), sysop Paolo Campana.
Un Bulletin Board System a carattere cristiano evangelico, come lo definisce
il suo sysop nel bollettino iniziale. Per collegarsi al sistema di Paolo,
chiamate il numero 0341/220396 (2400 baud)

----- *** -----

E' tutto per questo numero.

Ciao,
--V--




News dal net 334:
=================

----- *** -----

Mercoledi` 19 marzo si e` tenuta l'assemblea dell'associazione TAM-TAM.
Oltre all'approvazione per acclamazione del bilancio 1991, Sono stati eletti
anche i nuovi Revisori dei Conti, nelle persone di Paolo Giulio Gialli (beh,
tanto nuovo non e`: dobbiamo accontentarci di un ottimo Revisore riciclato),
Paolo Sobrito e Luciano Bellinato.

----- *** -----

Due nuovi nodi entrano in Fidonet, uno nell'hub 300 e uno nell'hub 100.

+ + + ATH !, nodo 334/308, sysop Elio Romagnoli.
Gira su Amiga, con modem Dual Standard USRobotics, ma non e` solo per Amiga.
Risponde (solo di sera dalle 20 alle 8!) al numero 011-3094326.

Olimpus, nodo 334/104, sysop Luca Bello.
Anch'essa gira su Amiga: a defferenza di + + + ATH ! Luca ha deciso di
occuparsi solo di Amiga. Finalmente a Torino un nodo specializzato su questo
calcolatore... Al numero 011-890084 (orario serale, dalle 19 alle 7 dal
lunedi` al venerdi` e tutta la giornata sabato e domenica) risponde un 2400
MNP5.

----- *** -----

La riunione mensile del 6 aprile prossimo e` annullata causa elezioni: ci
si ritrovera` in Corso Sicilia 12 il 4 maggio prossimo, sempre alle 21.

----- *** -----

.mau.











Telematicus puo` essere downloadato dai seguenti nodi Fidonet:

334/100 - 011-3299706 | 334/1 - 011-5765565 | 331/112 - 0341-360511
333/603 - 040-3783111

e dai nodi ISN

331/301 - 02-76006857 | 331/106 - 0332-706469 | 331/201 - 030-293250
331/202 - 0373-273188 | 331/206 - 0523-896512 | 331/318 - 0382-575369
332/206 - 019-853037 | 332/404 - 051-554430 | 332/305 - 0541-777003
332/402 - 051-6331730 | 332/403 - 051-6231940 | 332/102 - 055-2364065
332/108 - 055-2298120 | 332/502 - 0522-824379 | 332/504 - 059-450643
333/304 - 049-9200386 | 333/207 - 0445-530103 | 333/401 - 0471-200004
333/404 - 0474-21123 | 333/505 - 0422-431041 | 333/507 - 0431-430945
334/0 - 011-5765568 | 334/306 - 0121-542795 | 335/210 - 081-5709527
335/405 - 06-315323




#### End of TELEM015 ####

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