Conversando con D.
[31/12, 05:14] Serenity: Più parlo con la gente più mi rendo conto di essere un pesce fuori d' acqua ....dimmi se mi sbaglio....credo che nonostante l ambiente rurale dalla quale tu provenga, possa capirmi molto più di parecchia gente che si autoproclama a chissà che
[31/12, 05:20] Serenity: La sera prima di partire....parlavo col mio coinquilino...aveva assoluta necessità di dirmi che si era fidanzato. Tralasciando tutti i dettagli della storia, a un certo punto dice "sai sentivo delle persone, nulla di che, ma ovviamente si dichiarava un certo interesse / flirt. Ma con questa ragazza è tutto diverso quindi le ho chiesto io l'esclusività e lei l' ha accettata. E allora ho spedito dei messaggi a quelle persone, dicendo semplicemente che qualcosa era cambiato perché ora aveva un partner e quindi, tra virgolette, che quel gioco era terminato"
Al che io mi sono seccata. Abbastanza. Dal mio punto di vista era stata una mossa molto scorretta. Non tanto nell' atto dell' invio del messaggio, che in base alla tipologia del testo ora potesse risultare inappropriato, quanto per avere chiesto un qualcosa ( l' esclusivita della relazione) che gli sistemava dei casini che lui forse da solo non era in grado di risolvere. O in ogni caso, qualora avesse cmq chiesto l'esclusività non per questa ragione, ha cmq usato una terza persona per non affrontare situazioni sue. Per dire no a una persona, non serve usare un partner, magari arrivato anche dopo. Sii uomo e dì no per te, non perché ora hai l esclusiva quindi sai....'c'è di mezzo una terza persona.
Ma purtroppo so che la maggioranza delle persone ragiona esattamente come lui e non come me
[31/12, 05:30] Serenity:
2. Vengo attaccata con frasi tipo " non ti piace mai nessuno, anche quando ti ho presentato quelle persone, per quella persona x ti sei incazzata che abbia chiesto che lavoro fai/ cosa fai nella vita"
Partiamo dal presupposto che non mi piace il terzo grado finalizzato alla stesura del mio codice fiscale. Aggiungiamo l'aggravante che non amo le etichette e tanto meno ridurmi a un semplice 'architetto' come se poi potessi essere ignorante in altri argomenti. Perche questo è quello che succede, chiedi cosa fa una persona per poi indirizzare la conversazione in quella direzione. Non ci sarà malizia in questa domanda, ma risulta di poco fatto e superficiale. Dichiarando che la persona non ha sensibilità o esperienze pregresse oppure senso di comunità.
La vera domanda da porsi è dunque: è davvero questa, una domanda opportuna nel 2020? In un mercato del lavoro come quello sardo? Io ora posso pararmi il culo perché lavorando a Londra non mi devo più vergognare, ma il malessere che ho provato fino a tipo " 1anno fa" non mi abbandona. Questa sensazione che ti fai in 4 per cercare un' occupazione ma non hai la raccomandazione e dunque non trovi lavoro se non gratis. Provare, sperare e buttarsi, per poi cadere a muso per terra. Come una fallita. Oggi molta gente si giustifica dicendo che non fa nulla perché non ce nulla sul mercato. Ma se davvero vuoi tenerti impegnato, trovi altre strade.
Poi qua si aprirebbero altri discorsi quali persone che non hanno capito come abbia ottenuto certi posti di lavoro all' estero, mi dicevano, dal nulla.
In realtà io ho sempre fatto qualcosa di mio. Non mi sono mai fermata. E ho ampliato i miei orizzonti per cercare soluzioni a un problema: in questo caso lo stallo del mercato. Nulla mi è caduto dal cielo ma è stato il risultato di un duro e lungo lavoro.
Se si conosce qualcuno per la prima volta in un gruppo di persone secondo me le domande odierne sono : come hai conosciuto la persona che ti ha invitato?
Oppure: (se esci da tempo con un gruppo di persone e poi ti ritrovi gente nuova ) come mai sei venuto oggi? Interessato a questo tipo di eventi specifici?
Nulla, le persone non ragionano mai come ne e poi mi devo anche giustificare nelle mie scelte o reazioni quando di angioletto non c'è nessuno
Non ho da dunque da retrocedere. Sono felice di chi sono e di come penso. Un giorno i miei pensieri saranno il comune. Oggi sono la stranezza ( parola con significato italiano ben diverso dalla traduzione in inglese di eccentricità)