Dracula II: Noroi no Fuuin ドラキュラII呪いの封印
(Dracula II: il sigillo maledetto)
Data di uscita: 28/08/87
Supporto: Nintendo Famicom Disk
Pubblicato in Giappone nel solo formato Famicom Disk, e poi esportato in occidente in formato cartuccia con il titolo di Castlevania II Simon’s Quest. Si tratta del primo vero seguito del titolo originale per Famicom, ma perde la parte ‘Akumajou’, ovvero ‘Castello Demoniaco’, in quanto l’ambientazione della seconda avventura di Simon Belmondo non è il castello di Dracula! Dopo aver sconfitto Dracula, infatti, Simon si scopre vittima di una sua postuma maledizione che lo condanna inesorabilmente a morte: l’unica speranza dell’eroe è recuperare le ‘cinque parti’ di Dracula (il suo cuore, un suo occhio, un suo osso, un suo artiglio e una sua zanna), misteriosamente sparpagliatesi in giro per la Transilvania dopo la prima sconfitta del Conte, e quindi bruciarle (anche se la raccolta risulterà poi in una involontaria ‘resurrezione anticipata’ di Dracula, il cui ciclo di eterna rinascita impiegherebbe regolarmente un intero secolo).
Lungi dall’essere una riproposizione del modulo di gioco del primo titolo, Dracula II: Noroi no Fuuin si distanzia drasticamente dal suo predecessore. Forse subendo l’influsso della giocabilità della versione MSX2 dell’originale, più orientata all’esplorazione di quella Famicom, Dracula II si propone in tutto e per tutto come un arcade-adventure a visione laterale: nei panni di Simon, il giocatore non dovrà quindi affrontare una sequenza di livelli unidirezionali, ma esplorare una vasta mappa fatta di varie locazioni sempre pronte a essere rivisitate in qualsiasi momento del gioco. Si potranno incontrare personaggi con cui interagire, e il personaggio principale subirà potenziamenti e aumenti di esperienza e livello, in modo incrementale e permanente. Le subweapon del primo titolo, modificate nel loro set, diventano anch’esse permanentemente acquisibili, mentre i cuoricini necessari al loro utilizzo non sono più reperibili dalle candele (qui del tutto assenti), ma tramite l’eliminazione dei nemici. Per esaltare la componente adventure di questo titolo, che lo avvicinava quasi a un action-rpg più che a un arcade puro, la Konami inserì anche interessanti fattori di gioco legati allo scorrere del tempo: l’alternanza del giorno e della notte durante dalla partita, che risulta soprattutto nel manifestarsi di diversi nemici, nonché un vero e proprio cronometro di gioco, che determina a quale dei vari finali si accede a completamento dell’avventura. Questo tipo di approccio al gioco, legato ai limiti tecnici del tempo, fecero di DraculaII un titolo dalla difficoltà estrema, spesso ossessionante nel suo nascondere letteralmente un’insidia a ogni passo, e talvolta frustrante nel lasciare il giocatore nel ‘vuoto di informazioni’ in merito alla direzione da intraprendere.
Dal punto di vista grafico il gioco non si discosta molto dallo stile e dal livello dell’originale, salvo a raccogliere alcune soluzioni (soprattutto cromatiche) della esteticamente superiore versione MSX2, cosa che appare evidente nello sprite del protagonista. Al contrario, il comparto sonoro appare drasticamente migliorato, e pur nella riproposizione di alcuni temi musicali già resi classici dal suo predecessore si impone nel parco titoli del Famicom come uno dei migliori audio di sempre.
In definitiva, Dracula II rappresentò un’evoluzione coraggiosa e radicale del primo titolo, e appare oggi come un classico assoluto, soprattutto in quanto la componente adventure che introdusse nella saga si sarebbe poi provata come il vero punto di reinvenzione e modernizzazione dei titoli più recenti...