Akumajou Special: Boku Dracula-kun 悪魔城すぺしゃる ぼくドラキュラくん
(Castello Demoniaco Special – Io Draculino)
Data di uscita: 19/10/90
Formato: Nintendo Famicom Cartridge
Più che un nuovo capitolo della saga, un suo spin-off, dunque una sorta di ‘fuori serie’, come del resto anche l’uso del termine ‘special’ nel titolo lascia intuire. La moda delle autoparodie impazzava alla Konami, dove Parodius, originariamente la parodia del celebre shooter ‘serio’ Gradius, aveva riscosso un grande successo. Applicando la stessa logica alla serie di AkuDora, ormai affermatasi come uno dei simboli della software house, la Konami creò le avventure di Draculino, una simpatica versione infantile (cosiddetto stile chibi) di Dracula, o forse del suo discendente (Alucard?). In effetti la vera natura del simpatico protagonista non è chiara: nelle otto pagine di fumetto che raccontano la storia del gioco, in apertura del libretto di istruzioni, vediamo Draculino svegliarsi da un sonno di diecimila anni, per poi accomodarsi, ancora in pigiama e con una lattina di succo di pomodoro in mano, dinanzi alla sua televisione... ed è qui che lo raggiunge la sfida di Galamoth, un essere draghiforme che durante il sonno di Draculino ne ha usurpato il titolo di ‘Grande Re dei Demoni’. Ma niente paura (letteralmente), dopo aver rivendicato il suo titolo di ‘Dracula’, e quindi indossato ‘il mantello di papà’ (sic), Draculino è pronto a partire alla riscossa!
Nella fattispecie, la riscossa di Draculino ha la forma di un gioco d’azione lineare, colorato e divertente, chiaramente indirizzato a un pubblico di giovanissimi. Si parte da un’ambientazione abbastanza tipica di AkuDora, con Castello Demoniaco, scalinata finale e musica di sottofondo classica della serie. Ma le cose cambiano subito dopo il primo livello: nei successivi cinque Draculino dovrà affrontare livelli vari e colorati, muovendosi tra gli scenari più disparati: dal mondo delle nuvole all’antico Egitto, dal mondo subacqueo a quello spaziale! E anche le abilità di Draculino, inizialmente in grado di lanciare palle di fuoco (tradizione di famiglia) e nulla più, aumenteranno col progredire del gioco, rendendo il piccolo eroe in grado di usare pipisboomerang e persino di volare. Grazie alle monete raccolte sconfiggendo nemici, infine, il piccolo vampiro potrà partecipare a divertenti (e spesso esilaranti) minigiochi extra simili a buffi show televisivi. Da notare come, nonostante il target infantile, il gioco offre un notevole livello di sfida, soprattutto negli ultimi livelli, fortunatamente affiancato all’ormai usuale sistema di password per giocare una partita in più sessioni.
A conti fatti, abbandonate le atmosfere tenebrose della serie originale, con questo titolo la Konami ha creato un gioco delizioso in cui la giocabilità subisce una notevole sterzata rispetto alla serie classica, andando ad assomigliare più a quella della saga di Rockman (Capcom) e ricordando in certi temi e atmosfere persino quella di Wonderboy (Sega). Davvero una deliziosa chicca per tutti gli appassionati di AkuDora!