Trappola per catturare vespe e mosche
Le Vespe
Con il mese di agosto iniziano i danni provocati dalle vespe.
Per catturarle bisogna attirarle in una trappola e dunque occorre un'esca, funziona anche lo stesso frutto che la vespa sta danneggiando, sicuramente si tratta di un frutto zuccherino, con dello zucchero sciolto nell'acqua si migliora l'esca.
Ottimi risultati si hanno con carne, brodo di carne, ossa.
I requisiti per una trappola sono:
- Contenere il liquido dove annegheranno, (lo stesso liquido potrebbe essere l'esca).
- Permettere l'uscita degli odori che fanno da esca.
- Facilitare l'ingresso in trappola. Complicare l'uscita.
Un oggetto che si presta bene a svolgere il ruolo di trappola è una bottiglia di plastica per l'acqua.
Le prime prove prevedevano l'entrata laterale (da due fori, o da un taglio con piega tipo una tasca), ma i fori laterali non complicano l'uscita.
Migliori risultati ci sono stati utilizzando una retina a forma di cilindro di circa 5 cm, da incollare al posto del tappo, verso l'interno della bottiglia.
Sopra il livello del liquido ho fatto qualche buco per favorire la circolazione dell'aria e l'uscita degli aromi dalla parte alta della bottiglia, il taglio trasversale lo faccio comunque, perché mi permette di introdurre la frutta zuccherina, ma evito di lasciare fessure che potrebbero far uscire le vespe.
Le trappole fatte con secchi non devono avere pareti troppo alte, meglio se la parte alta sia più larga del fondo, nel secchio si può appendere o immergere un osso che emani un forte odore, o della carne.
Le mosche
Purtroppo sembrano essere attratte da puzze sgradevoli, sul genere fogna, anche dal pesce.
Per una buona esca. l'importante è trovare il modo di diffondere gli odori che attirano l'insetto da intrappolare.
Riguardo alle bottiglie, questo modello sembra attirare bene perché, come si vede nelle immagini la parte alta della bottiglia viene tagliata e girata sotto sopra, in modo che formi un imbuto, della dimensione che combacia perfettamente con la parte di sotto, le due parti le ho saldate a caldo.
Nella parte ad imbuto ho fatto dei forellini per l'aerazione.
Per la pioggia ho usato un piattino a scodella con un buchino al centro, e uno stecchino sulla bottiglia per stabilizzarlo.
Ma le ultime che ho fatto sono più semplici, ovvero, mezza bottiglia e la scodellina sopra, malgrado le mosche potrebbero uscire senza difficoltà, non lo fanno.
Il segreto sta nel prodotto usato, ovvero le stesse mosche morte. Quando se ne raccolgono un bel po, una parte si possono travasare in una nuova trappola.