Echelon - Il grande orecchio
Echelon-Il grande orecchio
L' argomento non è molto complesso, però mi è sembrato giusto dividere l' articolo in varie parti per facilitarne la lettura.
Quello che leggerete sarà frutto di una rielaborazione di articoli apparsi sulla rete, anche se il cut&paste l' ho usato solo per alcune parti in cui non c' era davvero nulla da modificare.
Enjoy!
{Cujo}
Introduzione
Al giorno d' oggi, la privacy sembra essere uno dei valori fondamentali per l' esistenza di una persona.Si è addirittura arrivati ad istituire un garante che vigilasse sulle eventuali violazioni di questo diritto.Per questo la messa in onda di trasmissioni come “The big brother” o “Survival” scandalizzano l' opinione pubblica.In realtà la vita quotidiana non è molto diversa, basti pensare alle centinaia di telecamere di sicurezza che ci filmano nelle banche o nei negozi, ma i benpensanti e la società bigotta continuano ad ostentare la loro ottusità.Per quanto riguarda l' ambito delle comunicazioni le cose sono messe anche peggio.Dubito che molti di voi non sappiano cosa sia Echelon, dato che nelle settimane passate ha scatenato molteplici polemiche. Echelon non è nient' altro che quello che i paranoici temevano ( speravano? ) da molto tempo. E' vero, esiste un sistema di sicurezza che è capace di captare qualsiasi tipo di comunicazione, sia essa telefonica o telematica ( e-mai e fax in cima alla lista ).
The story so far.....
La “ nostra cara “ NSA lavora da anni a questo progetto, e la sua esistenza non è assolutamente oscura alle alte cariche Stato.Pensate solo che la “ Lady di Ferro” Margaret Thatcher utilizzava questa enorme rete di ricezione per spiare i suoi collaboratori.Durante la campagna elettorale dell' 83, infatti, si rivolse all' Intelligence service e il famoso “ Mister M “ ( no, non è una leggenda di 007, esiste davvero! =) ) si rivolse ai partner canadesi del Cse che insieme ad australiani e neozelandesi si stabilirono in un locale superprotetto a Londra dove installarono la loro base operativa.
Solamente in questi ultimi tempi, però, cominciano a venire a galla le prime dichiarazioni da parte dei diretti interessati.
L'Electronic Privacy Information Center (EPIC) [un centro di ricerca nato a Washington nel 1994 per sensibilizzare l'attenzione sulle libertà civili e la tutela della privacy, che si appoggia al FOIA. n.d. Me ;-) ] ha chiesto il 3 dicembre scorso ad un tribunale federale di disporre la diffusione di documenti controversi relativi a possibili attività di sorveglianza condotte su cittadini americani. La causa promossa dall'EPIC intende giungere alla pubblicazione di documenti riservati della NSA (National Security Agency) nei quali si analizzano i presupposti giuridici delle attività di sorveglianza effettuate dal servizio di sicurezza americano.
La NSA aveva rifiutato, all'inizio dell'anno, di fornire questa documentazione alla Commissione parlamentare sui servizi segreti, e ciò aveva portato ad una censura pubblica (fatto insolito) dell'agenzia di spionaggio. Il deputato Porter J. Goss, presidente del collegio di controllo, scrisse in una relazione della Commissione pubblicata a maggio che la motivazione con cui la NSA aveva giustificato il rifiuto di fornire le osservazioni giuridiche in oggetto era "poco convincente e opinabile". Rilevava che se i legali della NSA "interpretano in modo eccessivamente permissivo i poteri della NSA, potrebbero nascerne pericoli per il diritto alla privacy dei cittadini USA". A breve distanza dalla pubblicazione della relazione della Commissione, EPIC ha presentato alla NSA una richiesta di esibizione della documentazione in oggetto ai sensi della Legge sulla libertà di informazione (FOIA). Nonostante il FOIA fissi un limite di 20 giorni lavorativi per la risposta, la NSA non ha ottemperato alla richiesta dell'EPIC.
Il direttore dell'EPIC, Marc Rotenberg, ha dichiarato che "lo statuto della NSA non consente la raccolta di informazioni su privati cittadini. Tuttavia, abbiamo ragione di credere che la NSA stia acquisendo e intercettando in modo indiscriminato comunicazioni private condotte via Internet".
Da qualche tempo le attività di sorveglianza della NSA sono seguite con maggiore attenzione, e secondo alcuni studi la NSA sta coordinando una grossa iniziativa di intercettazione a livello mondiale denominata ECHELON. Nell'ultimo numero del The New Yorker Magazine, si afferma che alla NSA sono bastati 11 mesi di registrazioni del traffico su Internet per esaurire una capacità di memoria progettata per durare tre anni.
Il fondamento giuridico delle attività di intercettazione della NSA costituisce un tema chiave che EPIC intende esaminare in un ampio studio che verrà pubblicato all'inizio del prossimo anno.
Lo studio sarà condotto da Duncan Campbell, giornalista e produttore televisivo scozzese. All'inizio di quest'anno, Campbell è stato nominato consulente del Parlamento europeo ed ha preparato un'analisi su ECHELON e l'attività di sorveglianza delle comunicazioni, in cui erano contenute le prime prove documentarie del sistema di sorveglianza globale. Nei prossimi mesi Campbell collaborerà con EPIC all'elaborazione di un rapporto che sarà presentato durante le audizioni che si prevede terrà il Congresso in materia di servizi segreti, quarto emendamento e diritti dell'uomo.
The story so far...#2
Nessuno ne parla. I documenti sono stati cancellati dalla banca dati. Ma Bruxelles sta studiando un protocollo per le intercettazioni. Le uniche tracce le ha trovate una rivista telematica tedesca. E subito è scoppiata la polemica.
La denuncia di Barr è fondata. Nelle scorse settimane, dopo una coraggiosa campagna stampa del quotidiano Ekstra Bladet, la Danimarca è stato il primo paese europeo ad ammettere il coinvolgimento fin dal 1950 nel progetto Echelon, seppure come "parte terza": scambia cioè le informazioni solo dopo l'assenso americano e successivamente quello degli altri quattro alleati. E l'Italia? Il comitato di controllo sui servizi segreti sta ancora indagando, così come sta cercando di scoprire qualcosa la procura di Roma. Nel rapporto di Campbell al Parlamento europeo c'è però già una prima importante indicazione: la base Usa di San Vito dei Normanni, in Puglia, viene utilizzata dal '64 per le intercettazioni radio ad alta frequenza assieme a quella di Chicksands, in Inghilterra, e Karamursel, in Turchia. "Non c'è dubbio che Echelon opera in violazione delle leggi europee sulla privacy" sostiene David Soble, direttore dell'Electronic privacy information center. "Questa è la preoccupazione principale. Poi, naturalmente, c'è lo spionaggio economico".
La guerra fredda aveva fatto crescere a dismisura la Nsa e le agenzie collegate. Il crollo del Muro di Berlino le ha gettate nel panico, senza più una missione per giustificarne l'esistenza e il ricco budget. "Prima l'amministrazione di George Bush e poi quella di Bill Clinton sono corse in aiuto riuscendo a trovare il nuovo nemico: non più i comunisti, ma i capitalisti competitori" dichiara a Panorama Patrick Poole, il maggiore esperto di sorveglianza elettronica. "Per i due presidenti si è trattato solo della naturale estensione del concetto che ciò che è buono per l'industria americana è buono anche per gli Usa.
I casi citati nei rapporti presentati al Parlamento europeo sono numerosi. Si parte dal 1993, con la testimonianza di Howard Teicher, un ex funzionario del National security council americano, il quale ha rivelato che la stazione di Menwith Hill aveva messo nel mirino il consorzio europeo Panavia per le vendite dei Tornado in Medio Oriente. Un anno dopo, la Nsa intercettò alcune telefonate fra i manager della società francese Thomson-Csf e le autorità governative brasiliane per la vendita di un sistema radar Sivam, del valore di 1,3 miliardi di dollari, destinato all'Amazzonia. Nelle telefonate si accennava alle tangenti da pagare ad alcuni ministri. L'amministrazione Clinton informò la Raytheon corporation, una delle aziende legate al progetto Echelon, che fu in grado di fare un'offerta migliore e di vincere il ricco contratto.
Nel 1995 da un satellite commerciale di comunicazioni la stazione di ascolto inglese riuscì a intercettare i fax e le telefonate fra il quartier generale del consorzio europeo Airbus, la compagnia di bandiera saudita e alcuni principi della monarchia guidata da re Fahd. I contatti riguardavano l'acquisto degli aerei europei. L'informazione fu subito trasmessa a Boeing e McDonnell Douglas, che, nemmeno a dirlo, alla fine hanno trionfato: nel 1998 si sono aggiudicate l'affare con un contratto di 6 miliardi di dollari.
Nel documento di Campbell ci sono nomi, date, luoghi, tecniche del Grande orecchio: la costante intercettazione dei diplomatici italiani e francesi dalle centrali di Chicksands e Cheltenhem, in Gran Bretagna, lo spionaggio sulle ricerche che riguardavano gli standard di emissione delle auto giapponesi, il monitoraggio sui negoziati per le importazioni di vetture di lusso dal Giappone e su quelli per il Gatt attraverso il controllo delle telefonate tra il presidente francese François Mitterrand e quello della commissione europea, Jacques Delors.
Nemmeno il ricorso alla decrittazione evita di essere spiati. Nei documenti presentati alla Commissione Ue si spiega come alcune società, fra cui Microsoft, Lotus e Netscape, hanno permesso al governo Usa di indebolire la codificazione dei propri software. Non solo: uno degli obiettivi più importanti della Nsa è stata un'azienda svizzera, la Crypto Ag, che fornisce i codici diplomatici e militari a più di 130 paesi. Gli 007 americani sono riusciti a infiltrare l'azienda direttamente attraverso il proprietario-fondatore, Boris Hagelin.
E Internet? Anche la rete, simbolo di democrazia, è intrappolata: gli americani hanno bloccato nove centrali strategiche di smistamento di Internet con software in grado di controllare il traffico. Le stesse linee telefoniche sottomarine vengono costantemente monitorate, soprattutto quelle fra Europa e Africa sotto il Mediterraneo. ( 'azz!)
Non c'è niente che si possa fare contro le intrusioni della Nsa oltre il bombardamento di e-mail organizzato lo scorso 21 ottobre nel cosiddetto Echelon day? Per il momento la sfida più concreta sembra venire dalla Francia, dove uno studio legale ha annunciato un'azione penale e civile contro il governo Usa e quello britannico in rappresentanza di gruppi che si occupano dei diritti civili e di aziende che hanno denunciato di aver perso una serie di contratti a causa del "furto di informazioni".
Articolo di Gian Antonio Righi-Tratto da Panorama OnLine
Lo scandalo in USA
Dopo il rapporto presentato al parlamento europeo una settimana fa, arrivano le prime, clamorose conferme e rivelazioni su Echelon e sugli abusi commessi utilizzando il network satellitare. Sono ex spie canadesi e americane a parlare per la prima volta. Mike Frost, che ha lavorato per l'intelligence canadese dal 1972 al 1992, ha raccontato alla televisione americana Cbs come la Thatcher si sia servita, a scopi di politica interna, di Echelon. «Non pensate che sia fantascienza. Qualsiasi cosa, dal trasferimento dei dati alle telefonate via cellulare fino ai bancomat e alle radio portatili che controllano le culle dei neonati, tutto viene captato dalle antenne e dai satelliti di Echelon» ha rivelato Frost. ( ragazzi, qui stiamo messi proprio male...)
Che il Grande Orecchio sia un pericolo per la democrazia e per la privacy dei cittadini lo ha confermato un'altra ex spia, Margaret Newsham, che ha vissuto per anni nella base top secret inglese di Menwith Hill, la più importante, gestita direttamente dalla Nsa americana. «Quando arrivai lì ero convinta che avrei ascoltato conversazioni in russo, cinese o vietnamita. No, non era proprio così. Un giorno un mio collega mi disse: "Margaret vieni qui, ti faccio ascoltare qualcosa di veramente interessante". Presi la cuffia e mi rivolsi al mio amico: "Ma questi sono due americani". "Certo" mi fa lui. "Chi è quello che parla come un capo?". "Non lo conosci? È il senatore Strom Thurmond, sta telefonando dal suo ufficio al Congresso". Ecco cosa è capace di fare la Nsa: spiare anche i politici».
Già un anno fa, la National security agency, l'agenzia più segreta dell'apparato spionistico americano, quella che ha più fondi e più uomini della stessa Cia, fu costretta ad ammettere di conservare nei suoi archivi ben mille pagine di informazioni su Lady Diana. Perché? Una terza spia, un ex funzionario della Nsa, Wayne Madsen, ha raccontato nei giorni scorsi che «la principessa Diana, nella sua campagna contro le mine, entrò in conflitto con la politica americana. Ecco perché la sua attivita' era di interesse primario per gli Stati Uniti. Ed ecco perché la Nsa la intercettava 24 ore al giorno».
Non solo: quando gli spioni americani ritenevano che superasse i limiti, facevano arrivare alcuni brani delle conversazioni private di Diana ai tabloid inglesi. «Vi sembra strano? Vi sembra un film? Questo non è un romanzo di spionaggio. Questa è la realtà. Questo è il modo in cui Echelon funziona» conclude l'ex agente Frost. «Io lo so perché sono stato là, sono stato addestrato, ho lavorato per questo progetto che minaccia tutti: dai due ministri inglesi fino all'ultimo cittadino».
E qui da noi?
Lo STOA (Scientific and Technological Options Assessment ) e' un' unita' del Direttorato Generale della Ricerca, con sede a Strasburgo, che ha lo scopo istituzionale di fornire un supporto conoscitivo e orientativo a carattere tecnico-scientifico ai lavori del Parlamento Europeo. Le problematiche trattate da questa task-force di esperti vanno dalla medicina all'agricoltura, dall'urbanistica alle tecnologie di informazione e comunicazione, ecc...
Il rapporto intitolato "Valutazione delle tecnologie di controllo politico" afferma perentoriamente che "In Europa tutte le telefonate, i fax e i test di posta elettronica sono regolarmente intercettati, e dal centro strategico inglese di Menwith Hill le informazioni di interesse vengono trasferite al quartier generale della National Security Agency, l'agenzia di spionaggio elettronico americana".
Il network globale di spionaggio civile (ed è questa la grande novità !), fortunatamente, ha anche un nome suggestivo e per i giornali di tutto il mondo è un invito a nozze: in Italia "il Mondo" è il primo a sparare la notizia in prima pagina e a dare il via ad un domino inarrestabile di reazioni che non risparmierà neanche la magistratura, il nostro Parlamento e l'Ufficio del Garante per la privacy. Tutti si interrogano sulla liceità dell'operazione e sul ruolo che una tale struttura a potuto avere nella copertura dei "misteri italiani" da Ustica al caso Moro. Ma nessuno si domanda quali siano le fonti del rapporto.
Solo Libération punta il dito sulla credibilità del rapporto, affermando che è costruito soltanto su fonti indirette e giornalistiche: Somebody's listening (inchiesta del 1981 del giornalista inglese Duncan Campbell), Secret Power (libro cult del 1996 del neozelandese Nicky Hager), The Puzzle Palace ( libro del 1982 del giornalista americano James Bamford che descrive il pre-Echelon), l'agenzia Reuters, il Telegraph, il Times, il Guardian e poi le denunce di Amnesty International, della rivista di contro informazione Covert Action Quarterly, di Privacy International e di Statewatch, organizzazione inglese di monitoraggio sulle libertà politiche.
Cronologia degli avvenimenti
Anno Avvenimenti
1943 si forma l'allanza BRUSA, BRitain - USA
1947 si forma l'alleanza UKUSA, United Kingdom - USA
1957 Affare Crypto AG
1988 La prima volta in cui viene mensionato ECHELON.
1996 backdoor nel software Lotus Notes
1998 Il Parlamento europeo riceve il rapporto su Echelon
1999 Nuovo rapporto su ECHELON
Sembrerebbe ( da quanto riferito da "La Repubblica" ) che Il rapporto Stoa sia stato voluto e commissionato alla Omega Foundation da Glyn Ford, deputato laburista del Parlamento europeo e direttore di Stoa. Il suo lavoro di lobby ,tra gennaio e settembre 1998, quando il Parlamento europeo vota una risoluzione, è intenso. Soprattutto in Inghilterra, tra verdi, laburisti, organizzazioni non governative, gruppi e associazioni della galassia dell'anti militarismo e delle battaglie per la privacy. La lobby di Ford non ottiene però buoni risultati sul piano politico, solo il titolo e un brevissimo accenno a Echelon nella Risoluzione che il Parlamento europeo vota nel settembre 1998. La "Risoluzione sulle relazioni transatlantiche e il sistema Echelon" riguarda una serie di problemi commerciali tra Ue e Usa e solo al punto 14, il penultimo, recita: "La crescente importanza di Internet e delle telecomunicazioni mondiali in genere, e del sistema Echelon in particolare, richiedono misure precauzionali per quanto concerne le informazioni economiche". Solo un europarlamentare belga avanza un'ipotesi, e suggerisce che il sistema di intercettazioni Echelon sia coperto da accordi bilaterali segreti tra i vari paesi della Ue e gli Stati Uniti.
E qui da noi? #2
Nella cartina, la struttura dei centri d'ascolto noti di Echelon e le cinque aree territoriali che controllano attraverso un sistema di satelliti
Ci si arriva da Manchester o da Edimburgo lungo le stradine dello Yorkshire. All'improvviso spuntano enormi globi bianchi. Se ne vedono 25 e ciascuno nasconde un'antenna puntata verso un satellite. Sembra una base lunare. Poi si nota un po' di vita, qualche guardia davanti ai recinti, alcune auto che entrano ed escono. Poco più in là si intravedono diversi edifici stile caserma. Dentro ci lavorano 1.500 statunitensi e un migliaio di britannici, che, 24 ore al giorno, maneggiano i computer più avanzati e gli strumenti di ascolto più sofisticati del mondo. Benvenuti a Menwith Hill, sperduta landa del nord dell'Inghilterra, uno dei posti più segreti del pianeta. E anche dei più controversi.
È qui che da oltre 50 anni opera Echelon. Sebbene ufficialmente di proprietà della Raf, la stazione è gestita dalla National security agency, la più imponente centrale americana di spionaggio, incaricata della sorveglianza elettronica, con un budget di 4 miliardi di dollari l'anno (uno più della Cia) e 40 mila agenti. Echelon è un progetto così segreto che, fino a qualche settimana fa, nessuna autorità politica ne aveva neppure ammesso l'esistenza. Ora una serie di rapporti declassificati confermano non solo che le intercettazioni elettroniche globali vanno avanti dagli anni della guerra fredda, ma che Echelon è stato potenziato negli ultimi dieci anni con stazioni di ascolto sparse in tutti i continenti, capaci di catturare e analizzare ogni telefonata, fax, telex, e-mail, spedito via satellite o via Internet in un posto qualsiasi del mondo. Attraverso un software chiamato N-gram, le cyber-spie possono scandagliare l'imponente traffico usando parole chiave o combinazioni di parole come Clinton, droga, bomba, terrorismo, contratto, Wall Street e via dicendo.
Ancora più allarmanti sono i rapporti di due esperti, il giornalista inglese Duncan Campbell e Nikos Bogonikolos della società Zeus, che da martedì 22 febbraio vengono esaminati e discussi dalla commissione Libertà civili e affari interni del Parlamento europeo. Nei due documenti, destinati a riattizzare il fuoco di polemiche dell'Ue contro gli Stati Uniti, ma anche contro la Gran Bretagna, che si trova nella posizione singolarissima di essere contemporaneamente membro dell'Ue ma anche del progetto anglosassone, la conclusione è che Echelon è attualmente utilizzato soprattutto per lo spionaggio economico, per avvantaggiare cioè le imprese americane a danno di quelle europee e asiatiche.
Più in generale, è abusato dalle agenzie spionistiche dei cinque paesi di lingua inglese per controllare singoli individui, in palese violazione delle rispettive costituzioni e leggi. Ecco perché dopo il Parlamento europeo, presto anche il Congresso americano aprirà un'inchiesta sulla Nsa. "Sono stupito" dice il deputato repubblicano della Georgia, Bob Barr, paladino della guerra a Echelon "che i paesi che operano assieme alla Nsa non abbiano finora chiesto di essere informati. E sono ancor più stupito perché, secondo le mie informazioni, vi partecipano tutti i paesi europei".
Articolo di Laura Ronchi
Links
Tactical Media Crew
Paul Wolf (attivista delle libertà civili)
Control.alt del Tactical Media Crew
Echelon, un lavoro sporco su Disinformation
Stati Uniti, National Security Agency
Gran Bretagna, Government Communications Head Quarters
Canada, Communications Security Establishment
Australia, Defense Signals Directorate
Base americana di Menwith Hill
13th Usasa Field Station sito ufficiale dell'associazione di Menwith Hill
Base di Pine Gap in Australia.
Base di Yakima nello stato di Washington
Spero vi sia piaciuto questo articolo, anche se ci sia ancora poca carne al fuoco.Spero di poter scrivere un altro articolo sull' argomento appena se ne saprà di più.
E ricordate, non siamo mai soli!!!
ByeZ
{Cujo}