Ma la cultura da cosa è scritta?
Oggi mi sono candidata per un posto da kitchen designer. Tradotto significa " progettista di cucine". Parliamo ovviamente di un centro di vendita di cucine, di lusso, che necessita di personale qualificato per affiancare i propri clienti nella migliore soluzione per i loro spazi ed esigenze.
Dopo come al solito arriva la sera, come una costante, e io mi ritrovo a dovermi cucinare il pasto.
Il mio intestino è ancora imbarazzato dall' infezione intestinale, e quindi opto per un bollito di patate e carote.
Le patate e le carote sono da spellare. E in cucina c'è freddo. Si, c'è tanto freddo perché manca il termosifone.
La casa è dotata di un termosifone in ogni camera ma manca in bagno, corridoio e cucina.
Allora prendo l'attrezzatura necessaria e decido di compiere questa operazione in camera mia. Sulla scrivania.
Nel frattempo ripenso alla mia Cover letter per quel lavoro. Ho scritto che amo progettare le cucine perché nella mia cultura rappresentano lo spazio dove si crea la famiglia.
Si, perché nella classica e comune casa popolare sarda, la cucina ha tutto il necessario per la famiglia. Perché anticamente l'uomo andava nei campi e la donna stava a casa a curarsi della famiglia. E questo implica anche cucinare. E all'epoca non si andava dal panettiere a comprare il pane tutti i giorni ad esempio, ma lo si faceva in casa. E allora, la cucina diventa lo studio, l'ufficio della donna di casa.
La cucina diventa anche il luogo dove finita la scuola si ritorna tutti a casa e si peana tutti insieme sul tavolo in cucina. E qui si discute delle avventure vissute in quella stessa giornata da ogni membro della famiglia. E allora diventa il nostro luogo di aggregazione. Diventa il luogo nella quale la parola famiglia di concretizza. Si perché tu conosci le altre persone che stanno intorno al tuo tavolo e condividono il tuo pasto caldo, ma gli altri conosco anche te e nel dialogo ti elogiano o ti criticano per cercare di migliorarti.
Ora, veniamo al dunque.
Mi immagino queste scene vissute e raccontate in questa fredda cucina londinese.
Non esisterebbero.
Qua manca un termosifone, immaginiamoci il focolare del caminetto.
Ecco che però tutto si rispecchia nella cultura. Gli italiani sono famosi per stare in cucina e amare il buon cibo. Gli inglesi no.
Non sto offendendo, sto solo ragionando e facendo una considerazione.
E così mi rendo conto che forse quel posto di lavoro sarà più complicato del previsto, ma non importa.
E allo stesso tempo mi rendo conto di come lo stile di vita influenzi i nostri luoghi, e allora il concetto di architettura diventa un essere vivente informe più vivo che mai