Outpost 2: Destini Divisi
Outpost 2: Destini Divisi sarà una sfida in grande stile. Un gioco assolutamente non banale, con un livello di difficoltà forse al di sopra la media, ma molto appassionante. Ecco come salvare capra e cavoli dalla distruzione…
UN MONDO NON BASTA
La prima nota da fare riguardo a Outpost 2: Destini Divisi, è la sua discreta complessità. Non è semplice iniziare a giocare, è vero, ma questo non ci deve affatto spaventare. Anche i più incalliti giocatori, potrebbero avere dei problemi. Due sono i consigli principali: percorrere il Tutorial e, per poterlo eseguire alla perfezione, leggere il manuale (in italiano) on-line nel gioco (attivabile tramite F1) o quello in formato .pdf, in regalo nel CD. In Outpost 2: Destini Divisi, ci sono tre livelli di difficoltà. Le differenze maggiori riguardano due parametri: la risposta militare avversaria e il punto di partenza nel gioco. Gli avversari saranno tanto meglio attrezzati e più numerosi, in base al livello di difficoltà crescente. A livello strategico, invece, non sembrano essere molto bravi a variare gli attacchi o a ideare tattiche inaspettate. L’altra differenza è invece più consistente. Inizieremo la missione con dei vantaggi o degli svantaggi supplementari rispetto a quella di livello normale. Per meglio capire la differenza, proviamo a fare la prima missione a tutti e tre i livelli per renderci conto del serio divario che ci può essere tra i vari livelli di difficoltà.
COLONIA: TERRA NOVA
In Outpost 2: Destini Divisi, noi potremo impersonare due diverse fazioni, nate dallo stesso gruppo di coloni originali. Le due fazioni sono pressoché identiche; molti edifici differiscono per la forma, ma hanno le stesse funzioni. Le uniche differenze reali, sono tra i mezzi d’attacco, alcuni anche completamenti diversi.
In generale, le missioni si divideranno in due generi: strategico o gestionale. In effetti, quasi tutte, avranno tinte molto organizzative e dovremo essere bravi a diventare veloci nel capire come gestire la colonia. Il primo aspetto di cui tenere conto è costruire la colonia, quando è possibile, vicino alle miniere di metallo comune. Può sembrare una sciocchezza, ma far diminuire i tempi di trasporto miniera-fonderia, potrebbe rivelarsi una delle mosse vincenti. Nel far progredire la nostra colonia, dobbiamo essere accorti nel collegare sempre i nuovi edifici a quelli vecchi, cercando di lasciare uno spazio minimo, giusto per il passaggio dei mezzi tra un edificio e l’altro. In questo modo saranno già collegati e non dovremo usare il Robot-Ruspa per fare il collegamento necessario per attivare l’edificio. Altri mezzi, sono fondamentali per lo sviluppo del gioco. Il Robot-Rivelatore e il Robot-Minatore, servono per individuare e sfruttare le miniere di metallo comune. Basta far passare sopra al lingotto bianco il primo e, in un secondo tempo, dopo l’avviso, far costruire la miniera al secondo (che si trasformerà in miniera, quindi, stiamo pronti a costruirne un altro, se serve). I Trasporti e i VeiCos sono le unità di collegamento della Colonia e devono essere presenti in buon numero, a seconda, soprattutto, delle richieste degli obiettivi della missione. Per esempio: se ci viene detto che dobbiamo avere sui Trasporti, per terminare la missione con successo, 6000 unità di materiali grezzi e 2000 unità di cibo (il massimo trasportabile da un singolo trasporto è 1000), è facile intuire che dobbiamo averne almeno otto funzionanti per riuscirci. Stiamo quindi all’erta e cerchiamo di avere il numero necessario e, in caso, di assemblarli per tempo. Un ultimo importante consiglio generale è di ascoltare Outpost 2: Destini Divisi, non solo per la colonna sonora, ma anche per gli avvisi nel gioco, spesso molto utili. Altro aspetto importante, è mantenere il controllo del perimetro della nostra colonia. Una volta costruiti gli edifici principali, possiamo iniziare a costruire mezzi di difesa e d’attacco. Molto utili, in alcuni casi, si posso rivelare i Fari, per evitare che il nemico ci piombi addosso dal nulla e le Torrette Laser. I mezzi d’attacco d’entrambi i gruppi sono relativamente lenti e con corto raggio di fuoco. Stiamo attenti a tenerli coperti dalle Torrette, in modo da avere sempre a portata di tiro l’avversario e non essere troppo esposti al loro fuoco. C’è però un rischio supplementare: gli eventi naturali. Terremoti o meteoriti sono delle realtà di un certo peso nel gioco; cerchiamo quindi di avere da parte sempre un Centro Comando e un Tokomak (la fabbrica d’energia), per essere sicuri di poter ripartire in ogni momento e non dover mai alzare bandiera bianca. Per essere sicuri di sapere sempre dove mettere le mani, per costruire un certo mezzo o una certa struttura, diamo un’occhiata alla guida sul manuale, da pag. 69 in poi. Una scorsa anche veloce, ci permette di sapere che tipi di mezzo potremo avere a disposizione e le strutture possibili.
GLORIA E ONORE
La colonia deve essere gestita, quindi, tramite tre parametri: risorse, cibo e materiali. Sono i punti chiave, soprattutto quello relativo al cibo. Le miniere e le strutture di raffinazione sono alla base della sopravvivenza stessa della colonia. Non c’è possibilità alcuna di mandare avanti la colonia senza di esse e, a dire il vero, senza miniere non potremo neanche iniziare a giocare. All’inizio della partita, quindi, controlliamo subito il nostro insediamento e rendiamoci conto di quante e dove sono queste strutture: averle e proteggerle, sarà fondamentale nel proseguire del gioco. Altro importante parametro è il Morale della colonia. Qui il discorso è più complesso da gestire. Per tenere alto il Morale, la colonia dovrà funzionare e funzionare bene, come un orologio svizzero. Residenze, una gran quantità di cibo e ricchezza (derivata dalla capacità produttiva) e sicurezza della colonia. Organizziamo la colonia bene e cerchiamo di avere almeno un edificio per tipo. Anche la crescita scientifica è importante ed è molto automatizzata, non sfruttando le risorse. Basta avere uno, massimo due, Laboratori di Ricerca e possiamo gestire tranquillamente l’avanzamento tecnologico in tempi discreti. Ultimo ragguaglio. Stiamo attenti al Tempo. La stragrande maggioranze delle missioni dove ci viene detto che dobbiamo essere pronti a ogni evenienza, nascondono un trabocchetto. Significa che dobbiamo prepararci a fuggire e a farlo in fretta, quindi, cerchiamo di non perdere tempo in fronzoli inutili e gestiamo bene le Risorse per eseguire tutti gli obiettivi della missione.
TRUCCHI
COMPITI PRECISI
I mezzi di Outpost 2: Destini Divisi avranno diverse funzioni a seconda del tipo. Non ne troveremo nessuno che ci permetta di fare tutte le azioni possibili nel gioco. D’altronde molte funzioni sono simili per ogni mezzo. Selezioniamo un mezzo qualsiasi e andiamo con il puntatore sulle icone che rappresentano le funzioni: in basso a sinistra dello schermo di gioco, potremo vedere la sua funzione nel gioco. Le prime sono sempre relative al movimento, mentre l’ultima è per l’auto-distruzione. I Trasporti hanno alcune funzioni particolari. Se portati nello spazio di carico delle Colonia Agricola, della Miniera, della Fonderia e dei relativi magazzini, potranno caricare/scaricare un tot di materiale che andrà dal cibo, ai materiali grezzi a quelli raffinati. In molte missioni dovremo aver caricato un certa quantità di materiali sui Trasporti per concludere vittoriosamente. Altra cosa da notare è la loro autonomia nelle operazioni di carico/scarico. Controlliamo sempre che i Trasporti non si blocchino o intasino l’arrivo di altri Trasporti. Cerchiamo di selezionare piccoli gruppi e farli lavorare per poi spostarli a un altro compito. I Veicos, invece, sono i mezzi studiati per costruire gli edifici e ripararli. Per farlo, selezioniamo il Centro di Costruzione, capace di assemblare la struttura che ci interessa. A costruzione ultimata, carichiamo il kit sul VeiCos, (seguiamo le stesse regole dei Trasporti), e costruiamo l’edificio in questione. Un aspetto molto importante è relativo alla posizione della struttura. Cerchiamo di piazzarla in modo da non dover perdere tempo nel costruire i collegamenti dell’energia. Nel caso sbagliassimo la posa della struttura, ricorriamo al Robot-Ruspa per collegare il nuovo palazzo con il resto della colonia. Molti mezzi possono anche abbattere gli edifici, una funzione da usare solo se siamo davvero sicuri che tale struttura non ci possa essere più davvero utile. Gli ultimi comandi rimasti sono relativi, soprattutto, ai mezzi d’attacco di difesa. In caso di attacco massiccio sarà meglio avere alcune unità fuori dalla colonia (teniamole sempre, per sicurezza), con il comando di tenere la posizione. In caso di attacco su un fianco, iniziamo a difenderci con le unità che abbiamo disposto intorno al perimetro (cerchiamo di averne un numero ben diviso tra quelle a corto e lungo raggio) e, mentre siamo sotto attacco e ci difendiamo mantenendo la linea, usiamo le unità nascoste all’esterno per contrattaccare dall’esterno. Molto utile, in alcuni casi, difendere certe strutture, normalmente all’esterno della colonia, con il comando di controllo di un edificio (o di una unità, tra l’altro) e pattugliare il perimetro con un mezzo o due per lato.
TATTICA DI BASE
Per selezionare più mezzi insieme, basta tenere premuto il tasto sinistro e fare un rettangolo su tutte le unità che vogliamo selezionare. A questo punto possiamo spostare tutte le unità con un solo clic. Se i mezzi sono tutti uguali, possiamo anche dare uno stesso ordine (come attaccare un edificio). Per deselezionare, facciamo un clic sinistro in una zona vuota dello schermo.
Un ultimo consiglio: c’è un certo ordine di preferenza per costruire gli edifici della colonia. Dando per scontato che dobbiamo avere un Tokomak, un Centro di Costruzione e un Centro di Comando (magari anche di scorta), costruiamo subito la Fonderia dei Metalli Comuni e la Miniera. Il secondo passo sono le Colonie Agricole, i Laboratori e i Reparti Pediatrici, per sviluppare la colonia con un certo ritmo. Utili, nelle missioni più avanzate, saranno anche il Faro, le Torrette e gli edifici di livello superiore, simili ai precedenti, ma più performanti.